Saint-Cirq-Lapopie, uno dei borghi pił belli di Francia
Saint-Cirq-Lapopie, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Saint-Cirq-Lapopie dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Partendo da Cahors, nel Lot, una strada contornata da falesie si insinua nella valle del Lot verso Saint-Cirq-Lapopie. Questo villaggio medievale aderisce alla parete rocciosa a 100 metri sopra al fiume, con una cascata di vicol i lastricati, facciate gotiche e porte fortificate. Un tempo testimone di una fiorente attività fluviale, famosa per i tornitori su bosso, Saint-Cirq-Lapopie è un luogo classificato che comprende ben 13 monumenti storici.
Il villaggio ha conservato l’integrità del suo patrimonio, e anche il fascino, ed è considerato uno dei borghi più belli di Francia, se non il borgo più affascianate in assoluto. Fin dall’inizio del XX secolo, Saint-Cirq-Lapopie ha attratto artisti, galleristi parigini e poi molti esponenti del movimento surrealista, tra i quali André Breton che qui si trasferì. La dimensione artistica di Saint-Cirq-Lapopie persiste ancora oggi: ne è testimone il percorso di arte contemporanea, ma anche la residenza internazionale per artisti situata nella Maison Daura.
Nel Medio Evo, Saint-Cirq Lapopie era la città principale delle quattro località che componevano il viscontado del Quercy. Esso era stato diviso tra quattro dinastie feudali, e cioè Lapopies, Gourdons, Cardaillacs e Castelnaus. All'epoca Il paese era dominato da una fortezza composta da una serie di castelli e torri. Sotto la fortezza, le vie del paese scendevano fino a delle porte fortificate. Molti edifici storici che si possono ammirare sono in pietra o in legno e muratura con facciate risalenti al periodo compreso tra il 13° 16° secolo. Le case sono strette ed hanno ripidi tetti di tegole. Le case timpanate che s'affacciano sulla strada sono separate tra loro da uno spazio ristretto chiamato "entremi", che portava via l'acqua piovana e rifiuti di pozzi e latrine fino al fiume Lot.
Alcuni nomi delle strade hanno mantenuto la memoria delle corporazioni di arti e mestieri che un tempo erano la ricchezza di Saint-Cirq-Lapopie: segnaliamo Rue de la Pelissaria, e Rue Payrolerie. Molti sono i pittori venuti a vivere e lavorare a Saint-Cirq Lapopie. Per primi furono i post-impressionisti come Henri Martin, poi i surrealisti con il poeta André Breton, colui che poi dichiarà che non avrebbe voluto vivere altrove. Sotto la scogliera di Saint-Cirq Lapopie ci sono mulini, dighe, porti e chiuse, che ci ricordano i giorni in cui il trasporto fluviale era la gloria della Valle del Lot.
Ci sono 3 punti notevoli da poter ammirare Saint-Cirq-Lapopie in tutto il suo splendore: dalla riva destra del fiume Lot, trovando la posizione preferita sulla D 668 che costeggia il fiume, oppure salendo sulla strada D8 che si dirige ad ovest verso il villaggio di Aujols, oppure salire sulla porzione superiore dei resti dell'antica fortezza, da dove un ospiazzo consente una superba vista panoramica.
Saint-Cirq-Lapopie si trova a pochi chilometri dalle grotte di Pech Merle da non perdere assolutamente per i loro dipinti rupestri. Per raggiungerle basta seguire la valle del Lot verso occcidente, per poi girare dulla D41 in direzione di Cabrerets da dove si raggiungono in 5 minuti le celebri grotte. Nelle vicinanze non mancate di scattare una fotografia allo spettacolare castello di Gontaut-Biron.
Lo Zafferano del Quercy è una spezia che nasce da un fiore color lilla da cui emerge il rosso profondo delle stigma. Prelevando le stigma si ottiene questa spezia considerata un prodotto di lusso. Lo zafferano viene coltivato nel Quercy fin dal Medioevo, soprattutto nei dintorni di Saint-Cirq-Lapopie e Cajarc, e spesso le famiglie lo coltivavano per uso personale. Oggi circa 80 produttori realizzano un totale di 6-8 kg di zafferano ogni anno. Tra questi, Catherine Calvet ha aperto al pubblico la sua fattoria des Bories nella quale coltiva lo zafferano in maniera biologica. Racconta ai visitatori dei bulbi color malva, della delicata raccolta fatta in ottobre, e fa assaggiare i suoi prodotti allo zafferano elaborati assieme ad un pasticciere: sciroppo, berlingot, altea. Lo zafferano del Quercy si può trovare anche alla cooperativa Codeval, a Cajarc. Una deliziosa cittadina che ha dato i natali alla scrittrice Françoise Sagan e che organizza la Festa dello Zafferano, l'ultimo weekend di ottobre.
L’hotel 3 stelle Le Saint-Cirq ha aperto nel 2010 a Tour de Faure, proprio davanti al famoso villaggio di Saint-Cirq-Lapopie. Oltre ad un panorama fantastico sulla perla della valle del Lot, l'hotel permette di apprezzare tutta l'eleganza campestre dell'architettura tradizionale del Quercy. L'edificio ha ottenuto la denominazione regionale di "hotel de charme et de caractère". Il proprietario, Eric Viven, è anche lo chef del ristorante Le Gourmet Quercynois e della brasserie La Tonnelle che si trovano a Saint-Cirq-Lapopie. È dunque da conoscitore che quest'anno lancia un mini soggiorno "tartufi e foie gras" che comprende: visita del mercato dei tartufi di Limogne, una dimostrazione di ricerca di tartufi, un pasto di degustazione e un pernottamento all'hotel. Questa iniziazione alle nobili golosità del Quercy viene proposta nella stagione invernale, ovvero nel momento in cui si trovano i tartufi e si produce il foie gras.
Saint-Cirq-Lapopie si trova ad est di Cahors, e si raggiunge seguendo la valle del Lot, lungo la strada D 662 fino a Bouziers, per poi attraversare il fiume piegando sulla D 40 che in pochi chilometri vi porterà a destinazione. In alternativa si può superare il fiume più avanti, presso Tour de Faure, e ritornare leggermente indietro. Il clima di questo ameno borgo è influenzato dall'Oceano Atlantico che ragala inverni non troppo freddi, anche se piovosi. In estate è facile avere bel tempo e caldo quasi mediterraneo, ma anche a luglio ed agosto non mancano occasioni di temporali e burrasche rinfrescanti.
Il villaggio ha conservato l’integrità del suo patrimonio, e anche il fascino, ed è considerato uno dei borghi più belli di Francia, se non il borgo più affascianate in assoluto. Fin dall’inizio del XX secolo, Saint-Cirq-Lapopie ha attratto artisti, galleristi parigini e poi molti esponenti del movimento surrealista, tra i quali André Breton che qui si trasferì. La dimensione artistica di Saint-Cirq-Lapopie persiste ancora oggi: ne è testimone il percorso di arte contemporanea, ma anche la residenza internazionale per artisti situata nella Maison Daura.
Nel Medio Evo, Saint-Cirq Lapopie era la città principale delle quattro località che componevano il viscontado del Quercy. Esso era stato diviso tra quattro dinastie feudali, e cioè Lapopies, Gourdons, Cardaillacs e Castelnaus. All'epoca Il paese era dominato da una fortezza composta da una serie di castelli e torri. Sotto la fortezza, le vie del paese scendevano fino a delle porte fortificate. Molti edifici storici che si possono ammirare sono in pietra o in legno e muratura con facciate risalenti al periodo compreso tra il 13° 16° secolo. Le case sono strette ed hanno ripidi tetti di tegole. Le case timpanate che s'affacciano sulla strada sono separate tra loro da uno spazio ristretto chiamato "entremi", che portava via l'acqua piovana e rifiuti di pozzi e latrine fino al fiume Lot.
Alcuni nomi delle strade hanno mantenuto la memoria delle corporazioni di arti e mestieri che un tempo erano la ricchezza di Saint-Cirq-Lapopie: segnaliamo Rue de la Pelissaria, e Rue Payrolerie. Molti sono i pittori venuti a vivere e lavorare a Saint-Cirq Lapopie. Per primi furono i post-impressionisti come Henri Martin, poi i surrealisti con il poeta André Breton, colui che poi dichiarà che non avrebbe voluto vivere altrove. Sotto la scogliera di Saint-Cirq Lapopie ci sono mulini, dighe, porti e chiuse, che ci ricordano i giorni in cui il trasporto fluviale era la gloria della Valle del Lot.
Ci sono 3 punti notevoli da poter ammirare Saint-Cirq-Lapopie in tutto il suo splendore: dalla riva destra del fiume Lot, trovando la posizione preferita sulla D 668 che costeggia il fiume, oppure salendo sulla strada D8 che si dirige ad ovest verso il villaggio di Aujols, oppure salire sulla porzione superiore dei resti dell'antica fortezza, da dove un ospiazzo consente una superba vista panoramica.
Saint-Cirq-Lapopie si trova a pochi chilometri dalle grotte di Pech Merle da non perdere assolutamente per i loro dipinti rupestri. Per raggiungerle basta seguire la valle del Lot verso occcidente, per poi girare dulla D41 in direzione di Cabrerets da dove si raggiungono in 5 minuti le celebri grotte. Nelle vicinanze non mancate di scattare una fotografia allo spettacolare castello di Gontaut-Biron.
Lo Zafferano del Quercy è una spezia che nasce da un fiore color lilla da cui emerge il rosso profondo delle stigma. Prelevando le stigma si ottiene questa spezia considerata un prodotto di lusso. Lo zafferano viene coltivato nel Quercy fin dal Medioevo, soprattutto nei dintorni di Saint-Cirq-Lapopie e Cajarc, e spesso le famiglie lo coltivavano per uso personale. Oggi circa 80 produttori realizzano un totale di 6-8 kg di zafferano ogni anno. Tra questi, Catherine Calvet ha aperto al pubblico la sua fattoria des Bories nella quale coltiva lo zafferano in maniera biologica. Racconta ai visitatori dei bulbi color malva, della delicata raccolta fatta in ottobre, e fa assaggiare i suoi prodotti allo zafferano elaborati assieme ad un pasticciere: sciroppo, berlingot, altea. Lo zafferano del Quercy si può trovare anche alla cooperativa Codeval, a Cajarc. Una deliziosa cittadina che ha dato i natali alla scrittrice Françoise Sagan e che organizza la Festa dello Zafferano, l'ultimo weekend di ottobre.
L’hotel 3 stelle Le Saint-Cirq ha aperto nel 2010 a Tour de Faure, proprio davanti al famoso villaggio di Saint-Cirq-Lapopie. Oltre ad un panorama fantastico sulla perla della valle del Lot, l'hotel permette di apprezzare tutta l'eleganza campestre dell'architettura tradizionale del Quercy. L'edificio ha ottenuto la denominazione regionale di "hotel de charme et de caractère". Il proprietario, Eric Viven, è anche lo chef del ristorante Le Gourmet Quercynois e della brasserie La Tonnelle che si trovano a Saint-Cirq-Lapopie. È dunque da conoscitore che quest'anno lancia un mini soggiorno "tartufi e foie gras" che comprende: visita del mercato dei tartufi di Limogne, una dimostrazione di ricerca di tartufi, un pasto di degustazione e un pernottamento all'hotel. Questa iniziazione alle nobili golosità del Quercy viene proposta nella stagione invernale, ovvero nel momento in cui si trovano i tartufi e si produce il foie gras.
Saint-Cirq-Lapopie si trova ad est di Cahors, e si raggiunge seguendo la valle del Lot, lungo la strada D 662 fino a Bouziers, per poi attraversare il fiume piegando sulla D 40 che in pochi chilometri vi porterà a destinazione. In alternativa si può superare il fiume più avanti, presso Tour de Faure, e ritornare leggermente indietro. Il clima di questo ameno borgo è influenzato dall'Oceano Atlantico che ragala inverni non troppo freddi, anche se piovosi. In estate è facile avere bel tempo e caldo quasi mediterraneo, ma anche a luglio ed agosto non mancano occasioni di temporali e burrasche rinfrescanti.
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