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Ars-sur-Formans: pellegrinaggio al Sanctuaire du Saint Curé d'Ars

Ars-sur-Formans, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ars-sur-Formans dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Non fosse stato per Jean-Marie Vianney, passato alla storia come Il Curato d'Ars, questa piccola località posta a nord di Lione non conoscerebbe alcuna notorietà nel mondo. Ci troviamo infatti su di un area blandamente ondulata, con campi e coltivazioni a perdita d'occhio, con all'orizzonte le asperità di Alpi e Massiccio Centrale, ma con nessuna attrattiva turistica particolare da offrire al turista, se non i prodotti della terra e il dolce vino di queste colline: il Beaujolais.

Jean-Marie Vianney, l'uomo che ha cambiato il corso di questa ridente cittadina sul piccolo fiume Formans, venne ad Ars-sur-Formans nel 1818, pochi anni dopo la restaurazione del congresso di Vienna. La situazione della chiesa francese era piuttosto difficile, ed i segni della Rivoluzione Francese ancora ben presenti. Fu così intensa l'attività pastorale del sacerdote nato a Dardilly, che Ars divenne subito famosa tra il popolo, ed i pellegrinaggi iniziarono già prima della morte del curato, considerato già un santo dai suoi contemporanei.
Povertà assoluta, grande disponibilità nell'accogliere i fedeli ed una fede cristallina lo resero un profeta del suo tempo, facendo espandere il nome di Ars un po' in tutta Europa. Dalla sua morte avvenuta nel 1859 Jean-Marie Vianney fu proclamato beato meno di 50 anni dopo, nel 1905 da Pio X, mentre la canonizzazione arrivò venti anni dopo, durante il papato di Pio XI. Dal 1929 il Santo Curato d'Ars è divenuto patrono di tutti i parroci.

Ars-sur-Formans è quindi oggi una meta di pellegrinaggi, con migliaia di fedeli che vengono a visitare i luoghi dove il curato visse in estrema semplicità. Nel 2009, in occasione dei 150 anni dalla sua morte, la Chiesa ha indetto l'Anno Sacerdotale, e questo evento ha contribuito ulteriormente a fare conoscere Ars ad un numero ancora maggiore di fedeli. Al centro della città domina la Basilica d'Ars, costruita già alla fine del diciannovesimo secolo, sotto la spinta di un massiccio afflusso di pellegrini. Si tratta di un ampliamento della piccola chiesa esistente, quella in cui operò il Santo Curato. All'interno della basilica si trova il sepolcro con il corpo intatto di Giovanni Maria Vianney, con la famosa statua del Cabuchet, e dei pregevoli dipinti di Paul Borel. Il flusso normale di pellegrini sfiora il mezzo milione all'anno. Oltre che la basilica e la cappella delle reliquie, i visitatori possono recarsi alla Casa del Curato d'Ars, rimasta praticamente intatta: si possono quindi vedere i dettagli dei mobili, la semplicità degli ambienti e meglio capire la frugalità della vita di un uomo dedito soprattutto alla preghiera. Un orologio ricorda la giornata tipo del Santo, davvero densa di attività, con sveglia all'una di notte e riposo a partire dalle 22, passando fino a 17 ore nel confessionale.

Altri spunti di visita ad Ars
Oltre alla Basilica e la casa del santo curato, merita un approfondimento la cosiddetta Cappella della Providence: la casa della provvidenza una scuola trasformata in orfanotrofio, che oltre all'opera di Giovanni Maria Vianney vide la presenza attivissima di Catherine Lassagne, che sostenne l'opera del curato e ne costituì una testimonianza fondamentale nel processo di beatificazione. Oggi l'orfanotrofio è divenuto una casa di accoglienza dei pellegrini. Al suo interno si può visitare la cappella della Santa Famiglia.

Non distante dalla Basilica troviamo la Cappella del Cuore, così chiamata perché ospita un reliquiario che contiene il cuore del Santo Curato d'Ars. Fu eretta nel 1930 subito dopo l'elezione di Jean-Marie Vianney a patrono dei parroci. Non è molto grande ma è riccamente decorata ed affrescata, e presenta degli affreschi nella cupola. Opera di G. Decote. Nella periferia sud-occidentale di Ars si può ammirare il gruppo scultorei dell'Incontro, una realizzazione dell'artista Louis Castex che venne realizzata nel 1938. Rappresenta il momento dell'arrivo del curato ad Ars, mentre discute con un bambino del luogo. E' un luogo perfetto per fare fotografie suggestive, specie al tramonto.
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 Pubblicato da - 03 Dicembre 2009 - © Riproduzione vietata

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