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Le Puy Sainte-Réparade (Francia): visita al Chateau La Coste in Provenza

Le Puy-Sainte-Reparade, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Le Puy-Sainte-Reparade dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A pochi chilometri a nord di Aix-en-Provence, ai margini meridionali del Parco naturale regionale di Luberon, ci attende il piccolo borgo di Le Puy Sainte-Réparade, in quella zona di cerniera che è la Val de Durance, già nel dipartimento delle Bocche del Rodano. Un comune piccolo di poche anime immerso in un paesaggio fatto di vigneti, di morbide colline e sentieri dolci.

Sono i panorami della Provenza, non si può certo pretendere di meno. Da sempre zona di passaggio e crocevia, con il fiume che lambisce la cittadina a nord e che rappresenta una vera ricchezza di fauna e flora.

Cosa vedere a Le Puy Sainte-Réparade

A dominare l’abitato la collina du Puy, puech in provenzale, con le vestigia di un antico oppidum celto-ligure e le testimonianze del primo nucleo abitativo migrato poi nella piana a valle, quando anche il castello costruito nel X secolo e per decenni di proprietà degli arcivescovi di Aix-en-Provence fu demolito. La passeggiata fin sulla collina, verso l’oppidum de la Quille, la Quilho in provenzale, regala rilassanti vedute sulla valle della Durance.

Sul versante orientale della collina si può visitare la chapelle Sainte-Réparade, da Réparate una giovane martire vissuta in Palestina nel III secolo a.C. diventata santa patrona di Nizza, le cui reliquie furono in parte trasferite qui nella cappella che un tempo era chiamata Saint-Maurice-du-Puy. Risalente al X secolo, la cappella ha subito due importanti ristrutturazioni, nel 1577 e nel 1975. Ancora oggi è luogo di pellegrinaggio in occasione della festa per l’Ascensione e per la Santa patrona (8 ottobre).

Anche le eleganti architetture di Château d’Arnajon riflesse nelle acque del canale non lasciano certo indifferenti; residenza di campagna costruita nel XVII secolo e oggi di proprietà della famiglia Pascal è registrata come monumento storico. Infine, di fronte alla scuola materna, nel cuore di Le Puy Sainte-Réparade, la cantina costruita nel 1924 dall'architetto Hourst testimonia la vocazione vitivinicola della cittadina e del territorio; parte della costruzione è stata inclusa nell’Inventario generale dei beni culturali nel 1986.

Tutt’intorno le Puy Sainte-Réparade si estendono boschi, uliveti e vigneti, un paesaggio modellato dall’uomo e da quell’attività incessante che plasma e modella la terra. Muovendosi a zig-zag nella campagna aperta ci si perde tra domini vitivinicoli che valorizzano le eccellenze enologiche del territorio che siano bianchi, rossi o rosé. Li potete degustare, acquistare e magari fermarvi per una visita guidata alle cantine.

La visita al Chateau La Coste

Ma che siate amanti o meno del vino, non potete tralasciare la visita di Château La Coste, un’azienda vitivinicola che è al tempo stesso un museo en plein-air dove installazioni architettoniche contemporanee si integrano e si fondono in modo armonico con l’ambiente agreste. L’idea venne nel lontano 2004 all’immobiliarista irlandese Paddy McKillen e ancora oggi è un vero e proprio work in progress con in cantiere nuovi contributi di Renzo Piano e Oscar Niemeyer.

La visita dura circa due ore, assicuratevi di avere buone scarpe per passeggiare tranquillamente per centinaia di ettari di terreno alla scoperta di 25 installazioni futuristiche. Punto di partenza è il Centro d’arte di Tadao Ando (2011), un edificio di cemento a V composto quasi esclusivamente da vetrate che creano suggestivi giochi di luce oltre a offrire visuali uniche sulla vasta distesa d’acqua che gira tutt’intorno e che ospita altre due opere enigmatiche, l’Infinity di Hiroshi Sugimoto (2010), della serie di sculture matematiche dell’artista, e Small Crinkly (1976) di Alexander Calder, che si muove grazie al vento come fosse la fronda di un albero.

Il centro d’arte di Tadao Ando ospita la biblioteca e il ristorante a pelo d’acqua con vista sui vigneti. L’artista giapponese ha firmato altre installazioni a Château La Coste tra cui il cancello, le panchine Origami e una struttura a protezione fatta di vetro e acciaio per la cappella del XVI secolo che si trova sulla collina di Château La Coste.

Proprio di fianco al centro d’arte si ammira il sofisticato ragno galleggiante di Louise Bourgeois (2003) uno dei maggiori artisti del Novecento; le sue sculture di ragni in bronzo che rappresentano spesso il complesso tema della maternità e più in particolare la madre sono diventate centrale nella sua opera dal 1990.

A poco distanza, si raggiunge il Pavillon de Musique (2008) di Frank O. Gehry, esposto per la prima volta alla Serpentine Gallery di Londra e poi rimontato qui. I pannelli di vetro che ricoprono il tetto sono orientati per ottenere la miglior acustica possibile senza lasciare passare né vento, né pioggia né sole. Poco più su, si ammira The Drop di Tom Shannon (2009), una spettacolare scultura cinetica in acciaio inossidabile dall’aspetto misterioso quasi fosse un oggetto extraterrestre. Potete metterla in movimento e la goccia inizierà a muoversi in modo ipnotico sopra un esile piedistallo. Il percorso continua rivelando altre sorprendenti installazioni di artisti famosi: le placche di Richard Serra conficcate nel terreno (2008), il nido capovolto di Andy Goldworthy (2009), e ancora Sean Scully, Paul Matisse e Guggi.

Nelle vicinanze dell’opera di Frank O. Gehry si estende l’orto progettato dall’architetto e paesaggista Louis Benech, il terreno è in pendenza e il sistema di irrigazione è progettato in modo equilibrato per evitare ristagni inutili. Potete gustare i frutti di questo sapiente lavoro nella caffetteria La Terrasse e nei due ristoranti di Château La Coste. Le cantine sono invece di Jean Nouvel (2008), due semicilindri in metallo dove si è inaugurato un sistema di vinificazione davvero moderno ecattento ai principi biodinamici, per questo motivo nel 2009 i vini di Château La Coste sono stati etichettati come prodotti da agricoltura biologica, una certifica che riconosce l’attenzione dell’azienda per la salvaguardia del terreno e della sua fertilità.

Oltre al centro di degustazione e vendita dei vini, con tanti simpatici cadeaux per le vostre idee regalo compresa una chiavetta USB a forma di tappo, segnaliamo che a Château la Coste si organizzano eventi cultuali, concerti, film all’aperto e work shop sulle tecniche artistiche.

Per informazioni sulla struttura e il percorso di visita: chateau-la-coste.com/
Orario: dal 1°marzo al 31 ottobre, tutti i giorni, 10-19; dal 1° novembre al 28 febbraio, da lunedì a venerdì, 10-17, sabato e domenica, 10-19.
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 Pubblicato da - 06 Marzo 2017 - © Riproduzione vietata

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