Palavas-les-Flots (Francia), visita alla cittą e alle sue spiagge
Palavas-les-Flots, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Palavas-les-Flots dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Lo slogan è uno di quelli che piacciono. E anche molto. “Prochaine destination? Palavas-les-Flots, naturally!”. Siamo in Linguadoca-Rossiglione, nel dipartimento francese dell’Hérault, terra ai confini del mare dove sabbia, paludi, stagni e parchi natura creano un tripudio di colori e scorci panoramici in cui perdersi letteralmente.
Affacciata sul Mar Mediterraneo, con i suoi canali e le lagune, Palavas-les-Flots è una suggestiva località balneare con porto peschereccio allo sbocco del Lez, il fiume che nasce a Saint-Clément-de-Rivière e dopo un tragitto di 30 chilometri, attraversando anche la bella Montpellier, sfocia nelle acque mediterranee. La prima nota di colore della cittadina, la si ha con la sua Transcanal, una seggiovia che permette l'attraversamento del canale che collega il fiume al mare. La teleferica più corta al mondo (83 metri) è stata inaugurata il primo luglio del 1970 ed in funzione ogni giorno dalle 10 alle 23. Maggiori informazioni.
Per scoprire la città in tutto il suo splendore non si può che iniziare con una passeggiata nel giardino Saint-Pierre ai piedi dell’omonima chiesa situata nel cuore del villaggio. Costruito nel 1841, questo importante edificio religioso (fra i più antichi della cittadina) accoglie al suo interno la statua in cera di Sainte Florence, preziosa reliquia portata sin qui nel 1899 dal monastero italiano dei cistercensi di Agnani. Estremamente sobria, la chiesa è impreziosita da un bel giardino con ponti giapponesi, chioschi, fontane e piante della macchia mediterranea. Grazioso angolo verde di Palavas, fra il vecchio villaggio e il Faro del Mediterraneo, il giardino è aperto al pubblico in inverno dalle 8.30 alle 18 e in estate dalle 8.30 alle 19. Fra la chiesa e il parco si trova anche una fontana da cui sgorga acqua effervescente proveniente dalla sorgente Jeanne d’Arc.
Passeggiando a Palavas s’incontrano due grandi statue di bronzo: il “pescatore” di Gil Orengo e la “speranza” di Nella Buscot. Entrambe affacciate sulle sponde del canale, rappresentano non solo due delle attrazioni turistiche più visitate della città ma anche i simboli della sua gloriosa tradizione peschereccia. Se l’Espoir raffigura un gruppo di naufraghi che guarda verso Palavas formando una sorta di piramide in bronzo dalla patina verdastra che si eleva per 4 metri di altezza, il Pecheur inaugurato in occasione della Festa del Mare nel 2003 si innalza con fierezza all’uscita del canale simboleggiando dai suoi 5 metri la prosperità degli abitanti in un bell’omaggio ai pescatori e alle loro famiglie.
Anche il Parc du Levant, cuore verde di questa località francese, offre la possibilità di fare passeggiate ecologiche, ricreative e culturali grazie agli ampi viali alberati dove i più piccoli possono divertirsi con i giochi a loro dedicati ammirando cigni e anatre che sguazzano fra gli stagni e il lago. E poi ancora percorsi salute per gli sportivi. Un modo interessante insomma, quello offerto dall’Ente del Turismo, per scoprire il patrimonio naturale della città.
Chi invece predilige la bicicletta può ripercorrere le orme del treno a vapore pedalando per 13 km intorno al lago di Prévost con la propria bike o con una presa a noleggio dal Comune godendo così di paesaggi naturali davvero inediti.
Gli amanti dello sport troveranno a Palavas-les-Flots attività sportive per tutti i gusti, dal beach soccer al tennis sino al nuoto (non solo nel Mar Mediterraneo ma anche nella bella piscina comunale). Senza dimenticare poi le passeggiate a cavallo e il gioco con le bocce che qui, come in tutta Francia del resto, è fra le discipline ludiche più apprezzate.
Chi sceglie di visitare questa località affacciata sul Mediterraneo deve sapere che si tratta di un vero e proprio paradiso dove la natura è l’assoluta protagonista tanto da essere stata riconosciuta “zona umida di importanza internazionale”. Flora e fauna locali contribuiscono a rendere ancora più suggestivo questo angolo di Francia che offre ai turisti scenari mozzafiato con cavalli bianchi che vivono allo stato brado e fenicotteri rosa che camminano placidamente al tramonto rosso acceso. D’altronde il nome stesso della città deriva da “Palus Avis” che significa “uccelli di palude”.
Ma non c’è solo natura a Palavas-les-Flots. Fra i vicoli del villaggio se ne percepiscono storia e tradizioni e a darne prova è proprio l’architettura delle abitazioni: strette e su due livelli, sono state progettate per ospitare le famiglie dei pescatori. Con le sue viuzze in tipico stile mediterraneo, i mercati dai profumi del sud e i ristoranti che offrono specialità del mare, in questo villaggio che si rispecchia sul mare regna il buon vivere.
Palavas è portavoce anche di un’altra interessante storia, quella della Redoute de Ballestras, un forte difensivo che è all’origine della nascita stessa della cittadina. Costruito nel 1743 a protezione della costa dai pirati, fu poi trasformato con il tempo tant’è che nel 1906 la torre ritenuta ormai obsoleta fu sostituita da un serbatoio idrico a torre destinato a rispondere ai bisogni della popolazione crescente. Se nel 1930 e poi nel 1943 due altre costruzioni hanno ingrandito il serbatoio, all’inizio degli anni’90 un grande cantiere ha dato avvio alla ristrutturazione della vecchia torre, smontata pietra per pietra, per essere infine riportata all’antico splendore e all’utilizzo originario.
Fra le visite consigliate non può mancare quella sull’originale artigianato di questo paese del Mediterraneo che offre ben 750 “pezzi” realizzati dai soldati della Grande Guerra con materiale raccolto direttamente dai campi di battaglia. “Artisanat des Poilus”, al Faro del Mediterraneo, è visitabile dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 24. Accessibile tramite ascensore panoramico con tariffa di 2 Euro.
A meritare un’interessante sosta è anche il museo Albert Dubout (www.dubout.fr) raggiungibile in barca oppure a piedi costeggiando il Parc du Levant. Ogni anno, questa esposizione accoglie le illustrazioni umoristiche, i disegni e le caricature più divertenti dai temi differenti. Dubout è il disegnatore che ha immortalato il famoso trenino a vapore di Palavas che per quasi un secolo ha permesso agli abitanti di Montpellier di raggiungere le spiagge di questa ridente località balneare. Orari museo: luglio e agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20; aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 14 alle 18; dicembre, gennaio e febbraio, i week end, i festivi e le vacanze scolastiche (tranne lunedì) dalle 14 alle 18. Tariffe: adulti 5 €; studenti e gruppi 3,50 €; giovani dai 12 ai 18 anni 2,30 €; bambini gratuito.
Si può inoltre visitare il museo del Patrimonio Jean-Aristide Rudel (533 avenue de l’Eveché de Maguelone – riva destra a fianco dell’istituto Saint Pierre) dove ammirare fra l’altro le opere di questo pittore e di suo figlio che hanno scelto nelle spiagge e nelle ninfe i loro principali soggetti artistici. Si tratta di una mostra espositiva che accompagna alla scoperta della storia della città dal 18° secolo ai giorni nostri e della tradizione dei pescatori e della pesca, attività attorno a cui si è sviluppata l’economia del villaggio grazie alle differenti tecniche applicate alla pesca in mare e al lago. Apertura: stessi orari del museo Albert Dubout tranne che per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio quando sono ospitate mostre temporanee. Biglietti di ingresso a 5 € per gli adulti, 2,50 € per i ragazzi dai 12 ai 18 anni e 10 € all’anno per i residenti.
Infine non lontano dalla Redoute de Ballestras, nel Parc du Levant, si trova il museo del Treno creato nel 1996 grazie al quale si può rivivere l’atmosfera fra 1800 e 1900 quando un treno a vapore collegava la città con Montpellier. Da non perdere la vecchia locomotiva con il suo vagone interamente restaurato, più di 50 disegni di Debout, 29 foto in bianco e nero del treno e una collezione privata di antiche lanterne da ferrovia. Orari e tariffe come per il Museo Albert Dubout.
Ogni anno a Palavas-les-Flots si festeggia la tradizionale Festa del Mare in onore di San Pietro, patrono dei pescatori, a cui è anche dedicata la chiesa cittadina. In questa occasione le imbarcazioni ricevono la benedizione e delle corone di fiori vengono gettate in mare per ricordare i defunti. Dopo le funzioni religiose, i festeggiamenti tornano a rallegrare l’intero paese con fuochi d’artificio, tornei e musica.
Con i suoi 7 km di spiaggia di sabbia, Palavas-les-Flots è anche un porto turistico che accoglie sino a 1100 imbarcazioni e a cui, grazie alla limpidezza delle sue acque, è stato assegnato l’ambito riconoscimento di “Bandiera Blu” che distingue i porti europei oltre all’etichetta di Porto Pulito. Il lungomare che si estende sino alla spiaggia è frequentato da residenti e turisti che tutto l’anno ne apprezzano la bellezza del paesaggio marittimo.
Dal 1924 a questa bella cittadina della costa francese è stato anche assegnato lo status di “Stazione balneare e climatica”. Le tante iniziative organizzate sul territorio fanno si che Palavas sia animata praticamente al ritmo delle 4 stagioni. In primavera l’appuntamento è con il risveglio della natura che offre al giardino Saint-Pierre e al Parc du Levant panorami incantevoli con le luci del sole al tramonto che si riflettono sull’acqua di laghi e stagni: si inizia così con il Festival delle Musiche e la Fiera di Primavera. In estate è inevitabilmente la spiaggia a diventare location perfetta per eventi e manifestazioni con spettacoli, danze, concerti e fuochi d’artificio oltre a giochi in riva al mare mentre nella stagione autunnale tornano di scena le tradizioni del sud con la Fiera d’Autunno sino a Natale quando la cittadina si veste di colori e luminarie con i turisti che animano i mercati natalizi.
Forte di un ricco passato di tradizioni e storia, Palavas-les-Flots ha comunque fatto spazio alla modernità entrando nel terzo millennio con il Faro del Mediterraneo. Monumento unico nel suo genere costruito lungo la costa litoranea, con i suoi 67 metri di altezza rappresenta la costruzione più elevata dell’intera città. In cima ospita un ristorante panoramico (ruotante!) e una passeggiata che permette di ammirare un panorama a 360°.
Palavas-les-Flot è facilmente raggiungibile in aereo tramite l’aeroporto internazionale Montpellier Méditerranée situato a 9 km dalla cittadina oppure in treno (stazione di Montpellier con TGV Méditerranée a 10 km). A chi preferisce raggiungerla via autostrada si possono percorrere la A9 (La Languedocienne) con uscita a Montpellier Est e Sud a 6 km oppure la A75 (La Méridienne) con uscita Le Caylar.
Sito ufficiale www.ot-palavaslesflots.com
Affacciata sul Mar Mediterraneo, con i suoi canali e le lagune, Palavas-les-Flots è una suggestiva località balneare con porto peschereccio allo sbocco del Lez, il fiume che nasce a Saint-Clément-de-Rivière e dopo un tragitto di 30 chilometri, attraversando anche la bella Montpellier, sfocia nelle acque mediterranee. La prima nota di colore della cittadina, la si ha con la sua Transcanal, una seggiovia che permette l'attraversamento del canale che collega il fiume al mare. La teleferica più corta al mondo (83 metri) è stata inaugurata il primo luglio del 1970 ed in funzione ogni giorno dalle 10 alle 23. Maggiori informazioni.
Per scoprire la città in tutto il suo splendore non si può che iniziare con una passeggiata nel giardino Saint-Pierre ai piedi dell’omonima chiesa situata nel cuore del villaggio. Costruito nel 1841, questo importante edificio religioso (fra i più antichi della cittadina) accoglie al suo interno la statua in cera di Sainte Florence, preziosa reliquia portata sin qui nel 1899 dal monastero italiano dei cistercensi di Agnani. Estremamente sobria, la chiesa è impreziosita da un bel giardino con ponti giapponesi, chioschi, fontane e piante della macchia mediterranea. Grazioso angolo verde di Palavas, fra il vecchio villaggio e il Faro del Mediterraneo, il giardino è aperto al pubblico in inverno dalle 8.30 alle 18 e in estate dalle 8.30 alle 19. Fra la chiesa e il parco si trova anche una fontana da cui sgorga acqua effervescente proveniente dalla sorgente Jeanne d’Arc.
Passeggiando a Palavas s’incontrano due grandi statue di bronzo: il “pescatore” di Gil Orengo e la “speranza” di Nella Buscot. Entrambe affacciate sulle sponde del canale, rappresentano non solo due delle attrazioni turistiche più visitate della città ma anche i simboli della sua gloriosa tradizione peschereccia. Se l’Espoir raffigura un gruppo di naufraghi che guarda verso Palavas formando una sorta di piramide in bronzo dalla patina verdastra che si eleva per 4 metri di altezza, il Pecheur inaugurato in occasione della Festa del Mare nel 2003 si innalza con fierezza all’uscita del canale simboleggiando dai suoi 5 metri la prosperità degli abitanti in un bell’omaggio ai pescatori e alle loro famiglie.
Anche il Parc du Levant, cuore verde di questa località francese, offre la possibilità di fare passeggiate ecologiche, ricreative e culturali grazie agli ampi viali alberati dove i più piccoli possono divertirsi con i giochi a loro dedicati ammirando cigni e anatre che sguazzano fra gli stagni e il lago. E poi ancora percorsi salute per gli sportivi. Un modo interessante insomma, quello offerto dall’Ente del Turismo, per scoprire il patrimonio naturale della città.
Chi invece predilige la bicicletta può ripercorrere le orme del treno a vapore pedalando per 13 km intorno al lago di Prévost con la propria bike o con una presa a noleggio dal Comune godendo così di paesaggi naturali davvero inediti.
Gli amanti dello sport troveranno a Palavas-les-Flots attività sportive per tutti i gusti, dal beach soccer al tennis sino al nuoto (non solo nel Mar Mediterraneo ma anche nella bella piscina comunale). Senza dimenticare poi le passeggiate a cavallo e il gioco con le bocce che qui, come in tutta Francia del resto, è fra le discipline ludiche più apprezzate.
Chi sceglie di visitare questa località affacciata sul Mediterraneo deve sapere che si tratta di un vero e proprio paradiso dove la natura è l’assoluta protagonista tanto da essere stata riconosciuta “zona umida di importanza internazionale”. Flora e fauna locali contribuiscono a rendere ancora più suggestivo questo angolo di Francia che offre ai turisti scenari mozzafiato con cavalli bianchi che vivono allo stato brado e fenicotteri rosa che camminano placidamente al tramonto rosso acceso. D’altronde il nome stesso della città deriva da “Palus Avis” che significa “uccelli di palude”.
Ma non c’è solo natura a Palavas-les-Flots. Fra i vicoli del villaggio se ne percepiscono storia e tradizioni e a darne prova è proprio l’architettura delle abitazioni: strette e su due livelli, sono state progettate per ospitare le famiglie dei pescatori. Con le sue viuzze in tipico stile mediterraneo, i mercati dai profumi del sud e i ristoranti che offrono specialità del mare, in questo villaggio che si rispecchia sul mare regna il buon vivere.
Palavas è portavoce anche di un’altra interessante storia, quella della Redoute de Ballestras, un forte difensivo che è all’origine della nascita stessa della cittadina. Costruito nel 1743 a protezione della costa dai pirati, fu poi trasformato con il tempo tant’è che nel 1906 la torre ritenuta ormai obsoleta fu sostituita da un serbatoio idrico a torre destinato a rispondere ai bisogni della popolazione crescente. Se nel 1930 e poi nel 1943 due altre costruzioni hanno ingrandito il serbatoio, all’inizio degli anni’90 un grande cantiere ha dato avvio alla ristrutturazione della vecchia torre, smontata pietra per pietra, per essere infine riportata all’antico splendore e all’utilizzo originario.
Fra le visite consigliate non può mancare quella sull’originale artigianato di questo paese del Mediterraneo che offre ben 750 “pezzi” realizzati dai soldati della Grande Guerra con materiale raccolto direttamente dai campi di battaglia. “Artisanat des Poilus”, al Faro del Mediterraneo, è visitabile dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 24. Accessibile tramite ascensore panoramico con tariffa di 2 Euro.
A meritare un’interessante sosta è anche il museo Albert Dubout (www.dubout.fr) raggiungibile in barca oppure a piedi costeggiando il Parc du Levant. Ogni anno, questa esposizione accoglie le illustrazioni umoristiche, i disegni e le caricature più divertenti dai temi differenti. Dubout è il disegnatore che ha immortalato il famoso trenino a vapore di Palavas che per quasi un secolo ha permesso agli abitanti di Montpellier di raggiungere le spiagge di questa ridente località balneare. Orari museo: luglio e agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20; aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 14 alle 18; dicembre, gennaio e febbraio, i week end, i festivi e le vacanze scolastiche (tranne lunedì) dalle 14 alle 18. Tariffe: adulti 5 €; studenti e gruppi 3,50 €; giovani dai 12 ai 18 anni 2,30 €; bambini gratuito.
Si può inoltre visitare il museo del Patrimonio Jean-Aristide Rudel (533 avenue de l’Eveché de Maguelone – riva destra a fianco dell’istituto Saint Pierre) dove ammirare fra l’altro le opere di questo pittore e di suo figlio che hanno scelto nelle spiagge e nelle ninfe i loro principali soggetti artistici. Si tratta di una mostra espositiva che accompagna alla scoperta della storia della città dal 18° secolo ai giorni nostri e della tradizione dei pescatori e della pesca, attività attorno a cui si è sviluppata l’economia del villaggio grazie alle differenti tecniche applicate alla pesca in mare e al lago. Apertura: stessi orari del museo Albert Dubout tranne che per i mesi di dicembre, gennaio e febbraio quando sono ospitate mostre temporanee. Biglietti di ingresso a 5 € per gli adulti, 2,50 € per i ragazzi dai 12 ai 18 anni e 10 € all’anno per i residenti.
Infine non lontano dalla Redoute de Ballestras, nel Parc du Levant, si trova il museo del Treno creato nel 1996 grazie al quale si può rivivere l’atmosfera fra 1800 e 1900 quando un treno a vapore collegava la città con Montpellier. Da non perdere la vecchia locomotiva con il suo vagone interamente restaurato, più di 50 disegni di Debout, 29 foto in bianco e nero del treno e una collezione privata di antiche lanterne da ferrovia. Orari e tariffe come per il Museo Albert Dubout.
Ogni anno a Palavas-les-Flots si festeggia la tradizionale Festa del Mare in onore di San Pietro, patrono dei pescatori, a cui è anche dedicata la chiesa cittadina. In questa occasione le imbarcazioni ricevono la benedizione e delle corone di fiori vengono gettate in mare per ricordare i defunti. Dopo le funzioni religiose, i festeggiamenti tornano a rallegrare l’intero paese con fuochi d’artificio, tornei e musica.
Con i suoi 7 km di spiaggia di sabbia, Palavas-les-Flots è anche un porto turistico che accoglie sino a 1100 imbarcazioni e a cui, grazie alla limpidezza delle sue acque, è stato assegnato l’ambito riconoscimento di “Bandiera Blu” che distingue i porti europei oltre all’etichetta di Porto Pulito. Il lungomare che si estende sino alla spiaggia è frequentato da residenti e turisti che tutto l’anno ne apprezzano la bellezza del paesaggio marittimo.
Dal 1924 a questa bella cittadina della costa francese è stato anche assegnato lo status di “Stazione balneare e climatica”. Le tante iniziative organizzate sul territorio fanno si che Palavas sia animata praticamente al ritmo delle 4 stagioni. In primavera l’appuntamento è con il risveglio della natura che offre al giardino Saint-Pierre e al Parc du Levant panorami incantevoli con le luci del sole al tramonto che si riflettono sull’acqua di laghi e stagni: si inizia così con il Festival delle Musiche e la Fiera di Primavera. In estate è inevitabilmente la spiaggia a diventare location perfetta per eventi e manifestazioni con spettacoli, danze, concerti e fuochi d’artificio oltre a giochi in riva al mare mentre nella stagione autunnale tornano di scena le tradizioni del sud con la Fiera d’Autunno sino a Natale quando la cittadina si veste di colori e luminarie con i turisti che animano i mercati natalizi.
Forte di un ricco passato di tradizioni e storia, Palavas-les-Flots ha comunque fatto spazio alla modernità entrando nel terzo millennio con il Faro del Mediterraneo. Monumento unico nel suo genere costruito lungo la costa litoranea, con i suoi 67 metri di altezza rappresenta la costruzione più elevata dell’intera città. In cima ospita un ristorante panoramico (ruotante!) e una passeggiata che permette di ammirare un panorama a 360°.
Palavas-les-Flot è facilmente raggiungibile in aereo tramite l’aeroporto internazionale Montpellier Méditerranée situato a 9 km dalla cittadina oppure in treno (stazione di Montpellier con TGV Méditerranée a 10 km). A chi preferisce raggiungerla via autostrada si possono percorrere la A9 (La Languedocienne) con uscita a Montpellier Est e Sud a 6 km oppure la A75 (La Méridienne) con uscita Le Caylar.
Sito ufficiale www.ot-palavaslesflots.com
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