Parco Naturale Cabo de Gata-Níjar e altri itinerari da Almeria
Almeria, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Almeria dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Dopo avervi condotto alla scoperta della città di Almeria e della sua costa, in questa ultima guida, vi accompagnaremo lungo la "strada della Costa" e nell'entroterra di questo lembo di Andalusia, esplorando il Parco Naturale Cabo de Gata-Níjar e alcune sue località
Da Retamar al faro di Cabo de Gata - Da Almería, percorrendo la strada conosciuta come "strada della Costa", si giunge all'urbanizzazione Retamar. Da dove si continua fino all'Eremo di Torregarcía nonché alla torre omonima. Si racconta che la sentinella di guardia trovasse fluttuando sopra le onde la patrona di Almería. Dall'eremo si può accedere all'Area della Riserva de las Marinas Amoladeras (ammesse solo le visite con guida) e al Centro Visitatori di Las Amoladeras. Qui ci verranno date tutte le informazioni necessarie relative al Parco.
Attraverso le dune e i canneti si raggiunge San Miguel de Cabo de Gata. Da questo piccolo paese di pescatori, seguendo la strada che si snoda parallela a la Playa di San Miguel, arriviamo alla Riserva delle Saline, nido di fenicotteri e di numerosi uccelli che si riesce a contemplare dall'osservatorio ubicato in un luogo "strategico". Dopo aver superato La Almadraba de Monteleva e La Fabriquilla, curve strette con vedute spettacolari che dominano tutta la baia di Almería, ci troviamo di fronte il faro di Cabo de Gata, custodito dalla Scogliera delle Sirene. Si racconta che il litorale fosse abitato da foche monache - oggigiorno in via di estinzione - le cui grida, di notte, confondevano la maggior parte dei marinai, portati a credere che si trattasse di sirene. Da lì deriva il nome.
All'interno del Parco Marittimo di Cabo de Gata è consentita solo la pesca con mezzi artigianali e incluso esistono zone con ulteriori restrizioni. È assolutamente proibito pescare utilizzando le bombole d'ossigeno. È autorizzata la pesca con la canna, dalla costa e dalle imbarcazioni, eccezion fatta per determinate zone proibite (quelle in cui si fa il bagno e quelle protette). Nel resto della costa la pesca sportiva è libera. Il trekking è una delle maniere più affascinanti di conoscere il litorale. Esistono itinerari che passano attraverso il Parco Naturale Cabo de Gata-Níjar e altri che attraversano il municipio di Sorbas, in un territorio piano e senza dislivelli che si apprezzino. Solo nella Sierra di Alhamilla le difficoltà sono maggiori (Informazioni presso l'Ufficio del Turismo e dell'Ambiente, dove sono disponibili anche le mappe relative agli itinerari). Per quanto riguarda le automobili fuoristrada, esistono itinerari della durata di un giorno o addirittura di mezza giornata solamente. Si snodano all'interno del Cabo de Gata e con l'assessoramento di guide specializzate.
San José e dintorni - In questo secondo itinerario bisogna ripartire dal faro e imboccare la strada diretta a San Miguel de Cabo de Gata. La sosta seguente è a San José, antica frazione di pescatori diventata ormai tranquillo centro di vacanze. Dotato di tutti i servizi essenziali e anche di un piccolo porto sportivo. Uscendo dal paese, una strada non asfaltata porta a una delle zone più belle del parco, scenario di film conosciutissimi quali Indiana Jones e l'ultima crociata o Le avventure del Barone di Münchausen: siamo nella Playa de los Genoveses e la Playa de Mónsul. Spettacolare duna rampante e roccia pietrificata in forma di onda.
Fatto ritorno al Pozo de los Frailes, possiamo visitare Los Escullos, località in cui l'erosione ha formato nella scogliera figure fantasmagoriche, dall'aspetto magico. Esiste un club di pesca subacquea che organizza escursioni in barca e noleggia l'attrezzatura indispensabile. Da questo punto s'intravvede L'isoletta del Moro, dove le donne continuano a lavare a mano nel lavatoio pubblico, mentre gli uomini preparano le reti e le imbarcazioni. Dopo una sosta presso il Belvedere de La Amatista, uno dei migliori posti della costa per godere di una prospettiva globale del Parco, si arriva a Rodalquilar. Antico paese con miniere di oro, di cui restano le rovine.
Da Las Negras a Carboneras - Da Rodalquilar, la strada ci condurrà a Las Negras. Centro abitato da pescatori, che conserva una piccola passeggiata marittima. Diversi i bar dove si degusta la cucina caratteristica del posto. Costeggiando il mare, un sentiero si snoda lungo la spettacolare altura che dà il nome alla località e termina nella cristallina Cala di San Pedro. Qui è ubicata l'unica sorgente d'acqua dolce di tutto il Parco, fatta costruire, secondo la tradizione, da un famoso corsaro.
A questo punto abbiamo davanti due possibilità: riprendere la superstrada del Mediterraneo fino alla deviazione di la Venta del Pobre oppure dirigerci verso Fernán Pérez per poi proseguire in direzione Agua Amarga. Piccola località costiera ideale per riposarsi, fare il bagno, nuotare sott'acqua. Gli abitanti del luogo si dedicano soprattutto a vendere il pesce appena pescato sulla spiaggia, usando le imbarcazioni come se fossero banconi. La strada di Carboneras conduce a la Mesa de Roldán. Scogliere spettacolari e vedute splendide, specialmente all'imbrunire. Consigliamo di fare una scappata alla Playa de los Muertos. Questo itinerario conclude a Carboneras dove esistono oltre 16 chilometri di spiagge e parecchi ristoranti in cui provare il pesce e i deliziosi frutti di mare. Se abbiamo tempo, sarà interessante fare una gita al Playazo, con le belle scogliere vulcaniche. Vale la pena di visitare anche il Cortijo de los Frailes, località in cui si commise il crimine passionale che ispirò Federico Garcia Lorca quando scrisse il celebre romanzo "Nozze di Sangue".
Da Mojácar al limite con Murcia - Sia la Superstrada del Mediterraneo che la strada della costa, che si snoda tra scogliere bellissime, vanno da Carboneras a Mojácar. Paese dalle case bianche, adorno di cupole e minareti musulmani. Protetto da I'Indalo, figura antropomorfa che è visibile in tutti gli angoli. Cale e spiagge, alcune riservate ai nudisti. Differenziata offerta turistica: hotel, centri sportivi, animata vita notturna. Scendendo dal paese, la strada parallela al mare arriva a Garrucha: porto commerciale e sportivo, pieno di ristoranti in cui possiamo degustare lo squisito pesce della zona.
Da Garrucha si presentano due alternative: continuare fino a Vera e Cuevas de Almanzora, che ospita l'interessante Museo Antonio Campoy con la collezione d'arte contemporanea; oppure seguire la costa fino a San Juan de los Terreros, al limite con la provincia di Murcia. Questa seconda opzione ci permetterà di attraversare ampie spiagge quali Puerto Rey, Villaricos e Vera Mar. Qui è ubicato il complesso nudista Vera Playa Club.
All'interno meritano senz'altro una visita Nijar e la Sierra di Alhamilla. Il primo è un piccolo paese andaluso conosciuto per le "jarapas" (grandi pezzi di cotone o di lana che si usano come tappeti, coperte, tende e adorni), gli articoli di sparto, la famosa ceramica che segue la vecchia tradizione e ha colori vistosissimi. La seconda costituisce un vero polmone per Almería. Molto frequentata dagli amanti del trekking non eccessivamente difficile (per maggiori informazioni consultare la sezione Svaghi e spettacoli). A meno di un'ora da Almería si trova l'Area Naturale Karst, in località Yesos de Sorbas: il complesso carsico in gesso più importante di tutto il mondo. Racchiude circa 1.000 cavità naturali e ha più di 6.000.000 di anni di storia. Consigliamo di visitarlo accompagnati da una guida specializzata (Maggiori informazioni nella sezione Svaghi e spettacoli).
Vicino, il paese di Sorbas, arrampicato sulla parte alta della montagna. Case sospese e ceramica tipica, eseguita soprattutto nel Quartiere dei Vasai (Barrio de la Alfarería). Da Sorbas, o meglio da Almería, vale la pena di prendere la N-340 e fare un'escursione al Desierto de Tabernas. Non troverete niente che vi assomigli in tutto il continente europeo. Durante anni la sua singolare bellezza attrasse l'industria cinematografica, che usò questi scenari naturali per girare diversi film. Rimangono ancora in piedi abitati del far west, creati in occasione di film quali “La Morte aveva un prezzo” o “I magnifici sette”. I turisti possono visitarli tutti i giorni e rivivere quel mondo lontano. Esiste anche una Riserva Zoologica.
Fonte foto Cortesia:wikipedia
Autori: Jsanchezes, Yomangani
Da Retamar al faro di Cabo de Gata - Da Almería, percorrendo la strada conosciuta come "strada della Costa", si giunge all'urbanizzazione Retamar. Da dove si continua fino all'Eremo di Torregarcía nonché alla torre omonima. Si racconta che la sentinella di guardia trovasse fluttuando sopra le onde la patrona di Almería. Dall'eremo si può accedere all'Area della Riserva de las Marinas Amoladeras (ammesse solo le visite con guida) e al Centro Visitatori di Las Amoladeras. Qui ci verranno date tutte le informazioni necessarie relative al Parco.
Attraverso le dune e i canneti si raggiunge San Miguel de Cabo de Gata. Da questo piccolo paese di pescatori, seguendo la strada che si snoda parallela a la Playa di San Miguel, arriviamo alla Riserva delle Saline, nido di fenicotteri e di numerosi uccelli che si riesce a contemplare dall'osservatorio ubicato in un luogo "strategico". Dopo aver superato La Almadraba de Monteleva e La Fabriquilla, curve strette con vedute spettacolari che dominano tutta la baia di Almería, ci troviamo di fronte il faro di Cabo de Gata, custodito dalla Scogliera delle Sirene. Si racconta che il litorale fosse abitato da foche monache - oggigiorno in via di estinzione - le cui grida, di notte, confondevano la maggior parte dei marinai, portati a credere che si trattasse di sirene. Da lì deriva il nome.
All'interno del Parco Marittimo di Cabo de Gata è consentita solo la pesca con mezzi artigianali e incluso esistono zone con ulteriori restrizioni. È assolutamente proibito pescare utilizzando le bombole d'ossigeno. È autorizzata la pesca con la canna, dalla costa e dalle imbarcazioni, eccezion fatta per determinate zone proibite (quelle in cui si fa il bagno e quelle protette). Nel resto della costa la pesca sportiva è libera. Il trekking è una delle maniere più affascinanti di conoscere il litorale. Esistono itinerari che passano attraverso il Parco Naturale Cabo de Gata-Níjar e altri che attraversano il municipio di Sorbas, in un territorio piano e senza dislivelli che si apprezzino. Solo nella Sierra di Alhamilla le difficoltà sono maggiori (Informazioni presso l'Ufficio del Turismo e dell'Ambiente, dove sono disponibili anche le mappe relative agli itinerari). Per quanto riguarda le automobili fuoristrada, esistono itinerari della durata di un giorno o addirittura di mezza giornata solamente. Si snodano all'interno del Cabo de Gata e con l'assessoramento di guide specializzate.
San José e dintorni - In questo secondo itinerario bisogna ripartire dal faro e imboccare la strada diretta a San Miguel de Cabo de Gata. La sosta seguente è a San José, antica frazione di pescatori diventata ormai tranquillo centro di vacanze. Dotato di tutti i servizi essenziali e anche di un piccolo porto sportivo. Uscendo dal paese, una strada non asfaltata porta a una delle zone più belle del parco, scenario di film conosciutissimi quali Indiana Jones e l'ultima crociata o Le avventure del Barone di Münchausen: siamo nella Playa de los Genoveses e la Playa de Mónsul. Spettacolare duna rampante e roccia pietrificata in forma di onda.
Fatto ritorno al Pozo de los Frailes, possiamo visitare Los Escullos, località in cui l'erosione ha formato nella scogliera figure fantasmagoriche, dall'aspetto magico. Esiste un club di pesca subacquea che organizza escursioni in barca e noleggia l'attrezzatura indispensabile. Da questo punto s'intravvede L'isoletta del Moro, dove le donne continuano a lavare a mano nel lavatoio pubblico, mentre gli uomini preparano le reti e le imbarcazioni. Dopo una sosta presso il Belvedere de La Amatista, uno dei migliori posti della costa per godere di una prospettiva globale del Parco, si arriva a Rodalquilar. Antico paese con miniere di oro, di cui restano le rovine.
Da Las Negras a Carboneras - Da Rodalquilar, la strada ci condurrà a Las Negras. Centro abitato da pescatori, che conserva una piccola passeggiata marittima. Diversi i bar dove si degusta la cucina caratteristica del posto. Costeggiando il mare, un sentiero si snoda lungo la spettacolare altura che dà il nome alla località e termina nella cristallina Cala di San Pedro. Qui è ubicata l'unica sorgente d'acqua dolce di tutto il Parco, fatta costruire, secondo la tradizione, da un famoso corsaro.
A questo punto abbiamo davanti due possibilità: riprendere la superstrada del Mediterraneo fino alla deviazione di la Venta del Pobre oppure dirigerci verso Fernán Pérez per poi proseguire in direzione Agua Amarga. Piccola località costiera ideale per riposarsi, fare il bagno, nuotare sott'acqua. Gli abitanti del luogo si dedicano soprattutto a vendere il pesce appena pescato sulla spiaggia, usando le imbarcazioni come se fossero banconi. La strada di Carboneras conduce a la Mesa de Roldán. Scogliere spettacolari e vedute splendide, specialmente all'imbrunire. Consigliamo di fare una scappata alla Playa de los Muertos. Questo itinerario conclude a Carboneras dove esistono oltre 16 chilometri di spiagge e parecchi ristoranti in cui provare il pesce e i deliziosi frutti di mare. Se abbiamo tempo, sarà interessante fare una gita al Playazo, con le belle scogliere vulcaniche. Vale la pena di visitare anche il Cortijo de los Frailes, località in cui si commise il crimine passionale che ispirò Federico Garcia Lorca quando scrisse il celebre romanzo "Nozze di Sangue".
Da Mojácar al limite con Murcia - Sia la Superstrada del Mediterraneo che la strada della costa, che si snoda tra scogliere bellissime, vanno da Carboneras a Mojácar. Paese dalle case bianche, adorno di cupole e minareti musulmani. Protetto da I'Indalo, figura antropomorfa che è visibile in tutti gli angoli. Cale e spiagge, alcune riservate ai nudisti. Differenziata offerta turistica: hotel, centri sportivi, animata vita notturna. Scendendo dal paese, la strada parallela al mare arriva a Garrucha: porto commerciale e sportivo, pieno di ristoranti in cui possiamo degustare lo squisito pesce della zona.
Da Garrucha si presentano due alternative: continuare fino a Vera e Cuevas de Almanzora, che ospita l'interessante Museo Antonio Campoy con la collezione d'arte contemporanea; oppure seguire la costa fino a San Juan de los Terreros, al limite con la provincia di Murcia. Questa seconda opzione ci permetterà di attraversare ampie spiagge quali Puerto Rey, Villaricos e Vera Mar. Qui è ubicato il complesso nudista Vera Playa Club.
All'interno meritano senz'altro una visita Nijar e la Sierra di Alhamilla. Il primo è un piccolo paese andaluso conosciuto per le "jarapas" (grandi pezzi di cotone o di lana che si usano come tappeti, coperte, tende e adorni), gli articoli di sparto, la famosa ceramica che segue la vecchia tradizione e ha colori vistosissimi. La seconda costituisce un vero polmone per Almería. Molto frequentata dagli amanti del trekking non eccessivamente difficile (per maggiori informazioni consultare la sezione Svaghi e spettacoli). A meno di un'ora da Almería si trova l'Area Naturale Karst, in località Yesos de Sorbas: il complesso carsico in gesso più importante di tutto il mondo. Racchiude circa 1.000 cavità naturali e ha più di 6.000.000 di anni di storia. Consigliamo di visitarlo accompagnati da una guida specializzata (Maggiori informazioni nella sezione Svaghi e spettacoli).
Vicino, il paese di Sorbas, arrampicato sulla parte alta della montagna. Case sospese e ceramica tipica, eseguita soprattutto nel Quartiere dei Vasai (Barrio de la Alfarería). Da Sorbas, o meglio da Almería, vale la pena di prendere la N-340 e fare un'escursione al Desierto de Tabernas. Non troverete niente che vi assomigli in tutto il continente europeo. Durante anni la sua singolare bellezza attrasse l'industria cinematografica, che usò questi scenari naturali per girare diversi film. Rimangono ancora in piedi abitati del far west, creati in occasione di film quali “La Morte aveva un prezzo” o “I magnifici sette”. I turisti possono visitarli tutti i giorni e rivivere quel mondo lontano. Esiste anche una Riserva Zoologica.
Fonte foto Cortesia:wikipedia
Autori: Jsanchezes, Yomangani