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Cueva El Soplao, alla scoperta delle grotte pił belle della Spagna

El Soplao, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. El Soplao dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nella classifica delle grotte più spettacolari della Cantabria, e quindi di tutta la Spagna, la Cueva El Soplao occupa una delle primissime posizioni. Situata nella parte alta della Sierra del Escudo di Cabuérniga, a 540 metri di altitudine tra le valli occidentali della regione, El Soplao è un complesso di oltre 12 chilometri di grotte estremamente ricco di stalattiti, stalagmiti e concrezioni di roccia calcarea. Da circa 7 anni un numero crescente di turisti decide di inoltrarsi tra le colline intorno a Rabago per ammirare questo incredibile spettacolo della natura, senza contare che grazie alla sua posizione privilegiata la grotta offre scorci paesaggistici incantevoli sui dintorni.

El Soplao significa “soffio d’aria”, definizione coniata dai minatori che lavorarono nella grotta per estrarne piombo e zinco dall’inizio del Novecento fino al 1979. Chiusa la miniera (vedi foto ingresso), la grotta è stata oggetto di alcune modifiche che, quasi 30 anni più tardi, nel 2005, hanno consentito l’apertura del complesso ai visitatori. Attualmente El Soplao può essere visitata in due modi: seguendo un percorso turistico accessibile a chiunque oppure attraverso la cosiddetta visita di turismo-avventura, mediante la quale si avrà modo di conoscere meglio la grotta inoltrandosi nelle sue profondità. Per quanto riguarda le tariffe, la prima tipologia di ingresso costa 11 € a persona (adulto), 8.50 € (ragazzi dai 4 ai 16 anni, studenti, pensionati e gruppi di almeno 36 persone) ed è gratuita per i minori di 4 anni. Il prezzo della visita turismo-avventura è invece di 32 € a persona (a partire dai 12 anni di età) e 26 € per gruppi di minimo 15 elementi.

Dopo aver fatto il biglietto, ciascuno dotato in un preciso orario di ingresso, si aspetta il proprio turno per prendere il trenino che percorre i primi 200 metri dall’ingresso della grotta artificiale scavata per consentire l’accesso ai visitatori. Scendendo dal trenino ha inizio la visita vera e propria, articolata lungo una minima parte del complesso. Passeggiando tra stalattiti e stalagmiti si transiterà dalle gallerie de los Fantasmas, dalla Gorda, dal Campanamento e dalle grotte di Lacuerre, in un crescendo di emozioni. La visita guidata dura all’incirca 45 minuti, durante i quali si potranno apprezzare anche i giochi di luce e gli effetti sonori progettati per rendere la visita ancor più spettacolare.

La grotta El Soplao ha uno “svolgimento” assai lineare: dal punto più orientale all’estremità occidentale ci sono 3,5 chilometri di distanza. Lo sviluppo naturale topografico della cavità misura poco più di 12,5 chilometri, mentre la parte di miniera relazionata e comunicante con la cavità non supera i 3,2 chilometri. A questi si aggiungono i 2 chilometri di grotte di Lacuerre, per un totale di quasi 18 chilometri di sviluppo totale del sistema topografico. All’interno, sia percorrendo il più breve percorso turistico che inoltrandosi nelle profondità del complesso, si avrà modo di ammirare una gran varietà di tipi di concrezioni. Le forme più frequenti sono quelle denominate centriche o convenzionali, eccentriche, elittiti di calcite o aragonite e pisoliti, ma anche senza conoscerle nel dettaglio non si potrà che rimanere a bocca aperta dinanzi a un tale spettacolo della natura (foto concrezioni El Soplao).

La ragioni scientifiche che hanno portato alla formazione di questa meraviglia sono molto semplici. La grotta si trova a poco più di 500 metri di quota all’interno di un ammasso montuoso di roccia calcarea alto fino a 700 metri. Di conseguenza, l’acqua presente nella parte sommitale della montagna si infiltra lentamente attraverso il terreno (carsismo) verso le viscere dell’altura, trascinando con sé sali minerali tra cui il bicarbonato di calcio.

Raggiunto il soffitto della grotta, l’acqua percolante comincia a gocciolare ed il carbonato di calcio precipitato genera le stalattiti, in corrispondenza della quali, sul pavimento, si trovano le stalagmiti, che quando raggiungono la concrezione soprastante prendono il nome di colonne (vedi foto di una colonna). La formazione di una struttura simile richiede tempi lunghissimi, migliaia di anni. Da notare la particolare conformazione delle stalattiti in fase di formazione, che si presentano cave sotto forma di cannule.
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