Tumbes, la regione peruviana e la città al confine con l'Ecuador
Tumbes, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Tumbes dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
All’estremità settentrionale della costa peruviana, al confine con l’Ecuador, si estende la regione di Tumbes, un’area molto variegata dal punto di vista paesaggistico che vanta numerose attrattive di carattere ecologico. La parte centro-orientale della regione è contraddistinta dalla presenza di un’intricata foresta tropicale, meta ideale per avventurose spedizioni anche di qualche giorno, mentre a sud la morfologia del terreno si fa più simile a quella della savana tropicale, soleggiata e meno umida rispetto al resto del dipartimento. Il capoluogo è l’omonima città di Tumbes, un insediamento di oltre 100.000 abitanti situato allo sbocco del rio Tumbes nel golfo di Guayaquil, 10 chilometri a sud del confine ecuadoregno e quasi 1.300 chilometri a nord di Lima.
Nel 1528, quando Francisco Pizarro vi giunse per la prima volta, la regione di Tumbes era un’area antropizzata già da molti secoli ad opera dell’impero inca. In quell’occasione il conquistatore spagnolo invitò un nobile inca a cena sul suo galeone e mandò due dei suoi uomini sulla costa; al loro ritorno, questi riferirono dell’esistenza di una civiltà molto ben organizzata, radicata sul territorio, sul quale si ergevano meraviglie architettoniche di straordinaria bellezza e complessità. Basandosi sul loro resoconto, Pizarro organizzò la spedizione che pochi anni più tardi avrebbe portato alla colonizzazione dell’intero Perù.
A soli 30 chilometri dal confine con l’Ecuador, la città di Tumbes è circondata da un’area costiera ricoperta di verde dove il deserto lascia magicamente spazio alle foreste di mangrovie in una zona ricca di riserve ecologiche e di aree sottoposte a tutela, senza contare che l’insediamento è anche l’accesso più frequentato alle spiagge di Mancora, che si trova a due ore da qui proseguendo verso sud. Villaggio ecuadoriano fino alla vittoria del Perù nella guerra per il confine del 1940-1941, Tumbes è ancora oggi una cittadina caratterizzata da una forte presenza militare. A prescindere dalla stagione, la zona è molto calda e anche per questo la maggior parte dei visitatori non vi si ferma a lungo, preferendo partire in fretta per i tanti parchi nazionali situati nei paraggi.
Tra le cose da vedere in centro, su Grau, ad est di Plaza des Armas, sorgono diverse case antiche che risalgono all’inizio del XIX secolo; trattasi di costruzioni precarie realizzate in bambù e legno che hanno l’aria di sfidare l’attrazione gravitazionale con la sola forza della volontà. Sulla piazza si trovano inoltre diversi ristoranti all’aperto, conferendo un’atmosfera piacevole e rilassante all’intero quartiere. Le strade pedonali a nord della plaza, ed in particolare Bolivar, vantano numerosi grandi monumenti moderni, e sono tra i luoghi di ritrovo preferiti da giovani e anziani. Circa 5 chilometri a sud della città, nei pressi della Carretera Panamericana, si trova un sito archeologico molto esteso un tempo residenza delle genti tumpis; la storia del luogo è narrata all’interno del piccolo museo locale, il Museo de Cabeza de Baca, dove sono esposte anche alcune ceramiche datate a 1.500 anni fa.
Nei dintorni del capoluogo, 14 chilometri a nord di esso, si può visitare Puerto Pizarro, caratterizzato da un ambiente dominato da paludi di mangrovie abitata da una ricchissima avifauna selvatica, con più di 200 specie di uccelli migratori che lo frequentano in diverse stagioni. Qui si possono noleggiare imbarcazioni per muoversi tra la vegetazione, e per i più coraggiosi esiste un itinerario che conduce ad una riserva di coccodrilli dove potrete vedere gli unici esemplari esistenti in Perù di questa specie, che vi viene allevata per scongiurarne il rischio di estinzione. Nei pressi si trova l’Isla de Aves, dove è proibito sbarcare, ma si possono osservare molte specie di uccelli che vi nidificano. La lunga e incurvata baia di Punta Sal, 83 chilometri a sud di Tumbes, ha una sabbia fine punteggiata di rocce ed è il luogo ideale per un tuffo nelle acque dell’Oceano Pacifico. In questo punto il mare è calmo e l’assenza di sportivi che si dedicano al surf ne fa una tranquilla oasi particolarmente indicata per le famiglie.
Ancor più stupefacente è la Reserva de Biosfera del Noroeste, costituita da quattro aree naturali protette che si estendono su 2.344 chilometri quadrati nel dipartimento di Tumbes e nella parte settentrionale di quello di Piura. Nonostante la scarsità dei fondi statali stanziati per il mantenimento del parco, nel quale le infrastrutture e i servizi turistici sono decisamente carenti, la zona ha un grande valore ecologico e ambientale, potendo vantare un’incredibile varietà di specie animali e vegetali, alcune delle quali molto rare in tutto il Sud America. Di tutt’altro genere è il Parque Nacional Cerros de Amotape, un parco esteso per quasi 1.000 chilometri quadrati contraddistinto da un ecosistema dominato da vaste estensioni di foresta tropicale secca. L’area rappresenta l’habitat di animali come il giaguaro, il condor, il formichiere, anche se gli avvistamenti più frequenti riguardano pappagalli, cervi e pecari, presenti anche all’intero del Coto de Caza el Angolo e della Zona Reservada de Tumbes dove, grazie a un clima più umido, proliferano coccodrilli, nutrie e scimmie urlatrici.
Il clima della regione è caldo e umido praticamente per tutto l’anno, durante il quale la media delle temperature si attesta intorno ai 27 gradi. D’estate, ed in particolar modo quando si manifesta il fenomeno climatico de El Nino, si raggiungono picchi massimi superiori ai 40 gradi, mentre nelle notti invernali più fredde le minime difficilmente scendono sotto i 18 gradi. Le precipitazioni sono pressoché assenti per buona parte dell’anno eccezion fatta per i mesi compresi tra gennaio e aprile, che individuano la stagione delle piogge, durante i quali cadono mediamente più di 200 mm di pioggia.
Il fulcro dei trasporti della regione è ovviamente il suo capoluogo, Tumbes, dotata di un aeroporto situato 8 chilometri a nord della città: il Pedro Canga Rodriguez Airport, collegato quotidianamente dall’Aero Condor Perù a Lima. La capitale del Perù è raggiungibile da Tumbes anche in autobus, con il quale si impiegano dalle 16 alle 18 ore di viaggio per coprire i 1256 chilometri che separano le due città. Se dovete dirigervi a Puerto Pizarro, Zorritos o Mancora potete utilizzare uno dei combis che fermano vicino all’area del mercato, mentre non vi sono combis per l’aeroporto, dove bisognerà contrattare il prezzo di un taxi per spostarsi in centro.
Nel 1528, quando Francisco Pizarro vi giunse per la prima volta, la regione di Tumbes era un’area antropizzata già da molti secoli ad opera dell’impero inca. In quell’occasione il conquistatore spagnolo invitò un nobile inca a cena sul suo galeone e mandò due dei suoi uomini sulla costa; al loro ritorno, questi riferirono dell’esistenza di una civiltà molto ben organizzata, radicata sul territorio, sul quale si ergevano meraviglie architettoniche di straordinaria bellezza e complessità. Basandosi sul loro resoconto, Pizarro organizzò la spedizione che pochi anni più tardi avrebbe portato alla colonizzazione dell’intero Perù.
A soli 30 chilometri dal confine con l’Ecuador, la città di Tumbes è circondata da un’area costiera ricoperta di verde dove il deserto lascia magicamente spazio alle foreste di mangrovie in una zona ricca di riserve ecologiche e di aree sottoposte a tutela, senza contare che l’insediamento è anche l’accesso più frequentato alle spiagge di Mancora, che si trova a due ore da qui proseguendo verso sud. Villaggio ecuadoriano fino alla vittoria del Perù nella guerra per il confine del 1940-1941, Tumbes è ancora oggi una cittadina caratterizzata da una forte presenza militare. A prescindere dalla stagione, la zona è molto calda e anche per questo la maggior parte dei visitatori non vi si ferma a lungo, preferendo partire in fretta per i tanti parchi nazionali situati nei paraggi.
Tra le cose da vedere in centro, su Grau, ad est di Plaza des Armas, sorgono diverse case antiche che risalgono all’inizio del XIX secolo; trattasi di costruzioni precarie realizzate in bambù e legno che hanno l’aria di sfidare l’attrazione gravitazionale con la sola forza della volontà. Sulla piazza si trovano inoltre diversi ristoranti all’aperto, conferendo un’atmosfera piacevole e rilassante all’intero quartiere. Le strade pedonali a nord della plaza, ed in particolare Bolivar, vantano numerosi grandi monumenti moderni, e sono tra i luoghi di ritrovo preferiti da giovani e anziani. Circa 5 chilometri a sud della città, nei pressi della Carretera Panamericana, si trova un sito archeologico molto esteso un tempo residenza delle genti tumpis; la storia del luogo è narrata all’interno del piccolo museo locale, il Museo de Cabeza de Baca, dove sono esposte anche alcune ceramiche datate a 1.500 anni fa.
Nei dintorni del capoluogo, 14 chilometri a nord di esso, si può visitare Puerto Pizarro, caratterizzato da un ambiente dominato da paludi di mangrovie abitata da una ricchissima avifauna selvatica, con più di 200 specie di uccelli migratori che lo frequentano in diverse stagioni. Qui si possono noleggiare imbarcazioni per muoversi tra la vegetazione, e per i più coraggiosi esiste un itinerario che conduce ad una riserva di coccodrilli dove potrete vedere gli unici esemplari esistenti in Perù di questa specie, che vi viene allevata per scongiurarne il rischio di estinzione. Nei pressi si trova l’Isla de Aves, dove è proibito sbarcare, ma si possono osservare molte specie di uccelli che vi nidificano. La lunga e incurvata baia di Punta Sal, 83 chilometri a sud di Tumbes, ha una sabbia fine punteggiata di rocce ed è il luogo ideale per un tuffo nelle acque dell’Oceano Pacifico. In questo punto il mare è calmo e l’assenza di sportivi che si dedicano al surf ne fa una tranquilla oasi particolarmente indicata per le famiglie.
Ancor più stupefacente è la Reserva de Biosfera del Noroeste, costituita da quattro aree naturali protette che si estendono su 2.344 chilometri quadrati nel dipartimento di Tumbes e nella parte settentrionale di quello di Piura. Nonostante la scarsità dei fondi statali stanziati per il mantenimento del parco, nel quale le infrastrutture e i servizi turistici sono decisamente carenti, la zona ha un grande valore ecologico e ambientale, potendo vantare un’incredibile varietà di specie animali e vegetali, alcune delle quali molto rare in tutto il Sud America. Di tutt’altro genere è il Parque Nacional Cerros de Amotape, un parco esteso per quasi 1.000 chilometri quadrati contraddistinto da un ecosistema dominato da vaste estensioni di foresta tropicale secca. L’area rappresenta l’habitat di animali come il giaguaro, il condor, il formichiere, anche se gli avvistamenti più frequenti riguardano pappagalli, cervi e pecari, presenti anche all’intero del Coto de Caza el Angolo e della Zona Reservada de Tumbes dove, grazie a un clima più umido, proliferano coccodrilli, nutrie e scimmie urlatrici.
Il clima della regione è caldo e umido praticamente per tutto l’anno, durante il quale la media delle temperature si attesta intorno ai 27 gradi. D’estate, ed in particolar modo quando si manifesta il fenomeno climatico de El Nino, si raggiungono picchi massimi superiori ai 40 gradi, mentre nelle notti invernali più fredde le minime difficilmente scendono sotto i 18 gradi. Le precipitazioni sono pressoché assenti per buona parte dell’anno eccezion fatta per i mesi compresi tra gennaio e aprile, che individuano la stagione delle piogge, durante i quali cadono mediamente più di 200 mm di pioggia.
Il fulcro dei trasporti della regione è ovviamente il suo capoluogo, Tumbes, dotata di un aeroporto situato 8 chilometri a nord della città: il Pedro Canga Rodriguez Airport, collegato quotidianamente dall’Aero Condor Perù a Lima. La capitale del Perù è raggiungibile da Tumbes anche in autobus, con il quale si impiegano dalle 16 alle 18 ore di viaggio per coprire i 1256 chilometri che separano le due città. Se dovete dirigervi a Puerto Pizarro, Zorritos o Mancora potete utilizzare uno dei combis che fermano vicino all’area del mercato, mentre non vi sono combis per l’aeroporto, dove bisognerà contrattare il prezzo di un taxi per spostarsi in centro.