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Maracaibo (Zulia): visita alla cittą e al lago del Venezuela

Maracaibo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Maracaibo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Maracaibo, il cui nome ufficiale è Nueva Zamora de la Laguna de Maracaibo, è una città di tre milioni di persone situata nella parte centro-settentrionale dello stato venezuelano dello Zulia, di cui è capoluogo. Il centro, che per numero di abitanti è secondo solo alla capitale Caracas, è circondato da un’estesa area metropolitana abitata da oltre un milione di persone. Dal punto di vista geografico, la città sorge all’estremità centro-occidentale dell’omonimo lago di Maracaibo, percorso ad ogni ora del giorno e della notte da gigantesche imbarcazioni legate all’estrazione, alla lavorazione ed all’esportazione del petrolio, la fonte di ricchezza più importante dello stato.

Particolarmente interessante è la storia legata all’etimologia del nome Maracaibo, la cui origine non è ancora stata accertata. Alcune ipotesi sono inclini a pensare che il termine possa essere derivato dalla lingua indigena degli indios Guajiros, che chiamavano “Maara-iwo”, traducibile come “posto dove abbondano i serpenti”, l’area semidesertica che avrebbe poi ospitato il centro. Un’ulteriore tesi ritenuta abbastanza verosimile dagli studiosi fa riferimento al termine “Maare kaye”, che significa “luogo di fronte al mare”, mentre sono meno credibili le versioni che legano Maracaibo al capo indiano Mara, sulla cui reale esistenza aleggiano ancora molti dubbi.

Le informazioni sulla storia vera e propria della città sono invece ben più chiare e concise, quantomeno a partire dai primi anni di occupazione coloniale che, a partire dall’inizio del XVI secolo, pose fine a quasi due millenni di dominio da parte degli indigeni. La fondazione di Maracaibo avvenne infatti in tre fasi distinte: la prima, nel 1529, vide la realizzazione dei primi edifici da parte degli uomini di Ambrosio Alfinger, un conquistador del casato Welser proveniente dalla città di Coro, che battezzò il neo-nato insediamento Villa Maracaibo, anche se, dopo pochi anni, la popolazione venne trasferita a Capo della Vela, oggi in Colombia, a causa dei problemi economici che attanagliavano il villaggio; la seconda, che altro non è che il primo tentativo di riportare gli abitanti nel sito originario, vide come protagonista nel 1573 Alonso Pacheco, che ribattezzò l’abitato Ciudad Rodrigo, pur senza riuscire nel proprio intento; la terza ed ultima fase invece, nel 1574, fece segnare il secondo e definitivo tentativo di ripopolare quella che sarebbe diventata Nueva Zamora di Maracaibo. Nel secolo seguente e per tutta la prima metà del Settecento, a causa della ricchezza e dei beni che transitavano dal centro, Maracaibo fu più volta assaltata dai temibili pirati che solcavano le acque del Mar dei Caraibi, a causa dei quali buona parte dei cittadini furono uccisi o costretti ad abbandonare la città.

Oggi Maracaibo è una metropoli viva, moderna e dinamica, che, come molte altre grandi città dell’America centro-meridionale, deve convivere con problemi legati al traffico ed all’elevata densità abitativa, alla base del degrado di alcune zone e del proliferare della delinquenza. Avvicinandosi alla città si nota come ormai lo skyline urbano sia dominato dalla presenza di alti palazzi e di moderni grattacieli, che fanno da contraltare ai più bassi edifici storici del centro, visibili solo una volta entrati nell’abitato.

Per cominciare la visita alla parte più antica bisogna recarsi a El Saladillo, ovvero il centro urbano originario, la cui fondazione risale agli anni immediatamente successivi al 1529. A causa degli ingenti sventramenti compiuti negli anni ’70, alcune zone particolarmente suggestive del quartiere sono andate irrimediabilmente perdute, a discapito di vialoni, fontane ed edifici moderni, che pure non hanno risolto del tutto i problemi igienico-sanitari e di illuminazione, e che in molti casi non sono neanche stati ultimati, lasciando così che rovine e fabbricati semi-diroccati alterino la percezione dello scenario. Molto interessante, ed una delle più gravemente alterate dall’urbanistica moderna, è la zona intorno al mercato delle pulci di “Las Pulgas”.

Un elemento distintivo da sempre molto radicato nella cultura locale è il fervore cattolico, manifestato nel corso dei secoli con la realizzazione di svariati edifici sacri. Tra questi, non si può non visitare la Basilica della Virgen de Chiquinquirá, situata in pieno centro, e dedicata alla santa patrona dello Zulia, chiamata confidenzialmente dalla popolazione La Chinita. Da ricordare inoltre la Catedral de Maracaibo, il Templo San Felipe Neri, il Templo San Francisco, la Santa Bárbara y Santuario a la inmaculada Concepción, la Nuestra Señora de la Consolación, la Sagrado Corazón de Jesús e La Sagrada Familia. Per quanto riguarda invece gli edifici, palazzi e piazze storiche, i più interessanti sono: il Palacio del Gobierno, esattamente di fronte alla Plaza Simòn Bolìvar, dove si trovano gli uffici del governo regionale; la stessa Plaza Bolìvar, al centro della quale nel 1867 è stata collocata una statua in marmo di El Libertador; il Palazzo Legislativo, risalente alla fine del XVIII secolo, ma restaurato nel 1888 con l’introduzione di una facciata dorica in stile rinascimentale, e dichiarato patrimonio nazionale nel 1986; la Casa de Morales, l’unico edificio coloniale e residenziale rimasto in piedi della città, attualmente sede della "Academia de la Historia del Zulia"; e la Plaza Baralt, che deve il proprio nome a quello di Rafael Marìa Baralt, importante storico venezuelano incarnato da una statua.

Oltre ai danni arrecati agli scenari storici di Maracaibo, le politiche edilizie intraprese dall’amministrazione negli ultimi trent’anni hanno portato alla realizzazione di diversi importanti centri commerciali, puliti, moderni e, cosa fondamentale da queste parti, tutti dotati di aria condizionata. Tra questi ricordiamo il Sambil, il Centro Comercial Lago Mall, il Costa Verde ed il Galerìas.

Numerosi sono i parchi ed i giardini pubblici, molti dei quali ospitano anche servizi e strutture che li rendono particolarmente adatti per trascorrere bei pomeriggi all’insegna del relax, oltre che per cercare un po’ di refrigerio nelle giornate più torride. Tra i più importanti citiamo Parque Sur, un grande giardino zoologico, e la Vereda del Lago, attraversato da molti sentieri che costeggiano il lago di Maracaibo e che conducono ad aree preposte al divertimento o al riposo. Un altro parco molto frequentato da turisti e cittadini è Parque del Sol.

Il clima, che presenta caratteristiche tipiche delle latitudini tropicali ed altre riconducibili a regioni semi-aride, risulta sensibilmente più torrido rispetto a quello di molte altre città del Venezuela. Fino a qualche anno fa, la media delle temperature durante l’anno finiva per attestarsi intorno a 29 gradi, mentre negli ultimi si è registrato un marcato incremento dei valori, dovuto prevalentemente all’effetto serra generato dalle numerose industrie cittadine. Nei pomeriggi più caldi dell’anno, si registrano massime di 39/40 gradi. Un aspetto fastidioso del clima di Maracaibo, che rende ulteriormente più pesante la cappa d’afa, è l’elevato tasso di umidità relativa, quasi mai al di sotto del 70/80%. Le precipitazioni sono di carattere monsonico e tendono a manifestarsi sotto forma di violenti temporali accompagnati da forti raffiche di vento.

Per quanto riguarda i trasporti, la città è sede del principale aeroporto dello stato dello Zulia: l'Aeropuerto Internacional de La Chinita, situato poco fuori dal centro e quotidianamente collegato agli Stati Uniti e agli altri principali paesi dell’America Centrale. Molto importante è anche il porto, soprattutto in funzione dei traffici commerciali. Il trasporto pubblico consta attualmente di numerose linee di autobus e dei “carritos por questo”, ovvero dei taxi collettivi, ma già dal 2006 avrebbe dovuto essere ultimata la metropolitana, in realtà ancora ben lungi dall’essere inaugurata a causa di una serie di ritardi sul progetto. Foto wikipedia, cortesia: Wilfredor, Ddrriivvee
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