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Valdez, il porto dell'Alaska, la Chugach National Forest e il Columbia Glacier

Valdez, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Valdez dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Microscopico villaggio immerso negli spettacolari scenari costieri dell’Alaska, Valdez rappresenta uno dei porti più importanti dello stato e quindi uno snodo fondamentale per l’economia locale. Dal punto di vista geografico, Valdez, che attualmente conta poco meno di 4000 abitanti, si trova sulla costa settentrionale di Port Valdez, un fiordo dalla acque molto profonde nelle vicinanze del Prince William Sound, 150 chilometri ad est di Anchorage. Il turismo è un’attività secondaria sia rispetto alla pesca che alla distribuzione di materie prime, dato che dal porto di Valdez partono ogni giorno grandi navi cariche di petrolio proveniente dall’oleodotto Trans-Alaska, ma non è da escludere che in futuro questo settore possa ricavarsi uno spazio importante, soprattutto per via della bellezza degli scenari incontaminati che circondano l’insediamento, oltre che per la vicinanza con la Chugach National Forest.

Il porto di Valdez venne istituito nel 1790 dall’esploratore spagnolo Salvador Fidalgo, dopo che la zona era stata visitata per la prima volta dall’ufficiale della marina spagnola Valdes y Antonio Fernandez Bazan. Una truffa riguardante un fantomatico giacimento di metalli preziosi presente nelle vicinanze indusse un sensibile aumento della popolazione a cavallo tra XIX e XX secolo, mentre a partire dalla seconda metà del Novecento Valdez si è affermata come snodo portuale tra gli Stati Uniti e il Canada con la parte più occidentale dell’Alaska. Nel 1964 la città fu scossa da un violento terremoto che, pur non causando morti, convinse il Corpo degli Ingegneri dell’Esercito a spostare di qualche chilometro il villaggio. Tra il 1975 ed il 1977 fu invece costruito l’oleodotto Trans-Alaska che, partendo dalla Prudhoe Bay, all’estremità settentrionale dello stato, conduce il greggio fino a Valdez, dove viene stivato nelle navi verso decine di destinazioni prevalentemente negli Stati Uniti. Proprio in vicinanza del terminal naufragò nel 1989 la petrogliera Exxon Valdez, provocando un disastro naturale di proporzioni colossali, ora fortunatamente solo un brutto ricordo del passato.

Pur non essendo una località turistica in senso stretto, Valdez è una cittadina che ha molto da offrire sotto il profilo ambientale e naturalistico. Oltre ad essere circondata da splendide colline e ad affacciarsi su un fiordo dalle coste frastagliate, la città rappresenta il punto di partenza ideale per visitare il piccolo Shoup Bay State Marine Park, situato una decina di chilometri ad ovest, e l’immensa Chugach National Forest. Il primo è un luogo incantevole in cui il mare ed un antico ghiacciaio hanno plasmato la roccia, scavandola e ricavandoci all’interno spettacolari concrezioni da ammirare possibilmente lambendo la costa in barca. La Chugach National Forest, invece, è la seconda foresta più estesa del sistema nazionale statunitense, prolungandosi dal tratto di mare del Prince William Sound fino alle omonime montagne Chugach; qui si possono ammirare scorci molto diversi tra loro accomunati dalla purezza dei soggetti, che variano dalle ondulate colline ricoperte di neve, ai ghiacciai millenari fino a tratti di litorale roccioso avvolti nella nebbia.

Ad ovest di Valdez avrete ancora la possibilità, forse, di ammirare il Columbia Glacier, il ghiacciaio che si muove più velocemente al mondo! Usiamo il condizionale dato che questa lingua di ghiaccio si sta ritirando altrettanto rapidamente, causa il riscaldamento globale, e secondo i calcoli, il suo ritiro dalle acque del mare avverrà intorno al 2020. Escursioni in barca da Valdez consentono di avvicinarsi al fronte del ghiacciaio, che ricordiamo tocca punte di spostamento anche di 30 metri al giorno. Dalle barche è possibili ammirare i crolli di pareti di ghiaccio in mare, circondata da una baia surreale, costellata da iceberg.

A Valdez, ogni anno a partire dal 1993, si tiene la Last Frontier Theatre Conference, una conferenza di rilevanza nazionale nella quale drammaturghi provenienti da tutti gli Stati Uniti sono invitati ad esprimere considerazioni e idee personali in merito alla situazione attuale del teatro americano. Grazie ai workshop, ai seminari, ma anche ad alcune vere e proprie rappresentazioni teatrali, la manifestazione ottiene sempre un buon riscontro di pubblico, affascinato dal poter discorrere del mondo teatrale americano in una località così stimolante dal punto di vista scenografico.

Il clima di Valdez è rigido, ma non gelato come quello di altre località dell’Alaska. Sia la presenza del mare che la latitudine relativamente “bassa” rispetto al resto dello stato fanno si che d’inverno le temperature massime arrivino a lambire lo zero termico, rimanendovi di un paio di gradi al di sotto da dicembre a febbraio, quando invece le minime si attestano sui -7/-8 gradi. Con l’arrivo di aprile e soprattutto di maggio il clima si addolcisce, la neve si scioglie del tutto in pianura e durante il giorno le temperature cominciano a superare i 10 gradi, fino a raggiungere i 17 media in luglio. Le precipitazioni sono abbondanti per tutti i dodici mesi dell’anno ed in particolare tra agosto e febbraio, mentre da ottobre ad aprile si verificano nevicate anche di forte intensità che possono perdurare per diversi giorni.

La porta di accesso principale a Valdez è il suo porto, anche se le navi passeggeri sono in netta minoranza rispetto alle imbarcazioni merci che ogni giorno vi transitano. La città è servita anche da un piccolo scalo aereo, il Valdez Airport, situato pochi chilometri ad est del centro lungo la Richardson Hwy, la statale n. 4, l’unica importante arteria carrabile che colleghi Valdez con il resto dell’Alaska. Per muoversi in città o nelle sue vicinanze non c’è niente di meglio della bicicletta, mentre se le condizioni atmosferiche dovessero essere avverse si potrà sempre noleggiare un’automobile.
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