Columbus (Ohio): visita alla cittą capitale dello stato
Columbus, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Columbus dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La città di Columbus, così denominata in onore del grande navigatore Cristoforo Colombo, è situata nel cuore dell’Ohio, di cui è capitale, e conta 730.000 abitanti. Columbus è il più grande e popoloso insediamento dello stato, il quindicesimo se consideriamo tutti gli Stati Uniti, sede amministrativa della Contea di Franklin, anche se alcuni quartieri periferici si estendono all’interno delle contee di Delaware e Fairfield, così da generare la Columbus Metropolitan Area, un’area metropolitana di discrete dimensioni che annovera 1.700.000 residenti.
La storia della città di Columbus, e prima ancora dei territori sui quali fu poi costruito l’insediamento, fu caratterizzata da sanguinosi scontri tra popolazioni native e coloni europei, terminati solo dopo il 1795, anno della battaglia di Fallen Timbers, che sancì la sconfitta degli indiani, costretti a firmare il Trattato di Greenville, una carta che in pratica consegnava nella mani degli americani quasi tutta la regione. Nel 1797 un giovane geometra proveniente dalla Virginia chiamato Lucas Sullivant gettò le basi di un piccolo villaggio sulla riva occidentale del fiume Scioto, un manipolo di case che pochi anni dopo, per l’esattezza 14 febbraio 1812, divenne capitale del neonato stato dell’Ohio, annesso all’Unione nove anni prima nel 1803. Col passare degli anni Columbus accrebbe le proprie dimensioni, grazie soprattutto all’introduzione di nuove infrastrutture, come la prima ferrovia cittadina inaugurata nel 1850, e ad un miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, in precedenza assolutamente scadenti e causa del proliferare di focolai di colera e febbre, così da dotarsi di un solido impianto economico basato fin dalla seconda metà del XIX secolo sulla produzione industriale. Proprio il valore del suo apparato manifatturiero ha fino ad oggi permesso a Columbus di evitare le principali crisi nazionali ed internazionali, su tutte la grande depressione del 1929, non andando ad intaccare un processo di crescita e sviluppo intrapreso quasi duecento anni fa e tutt’ora in atto.
La visita alla città non può che partire dal centro, davvero molto grazioso e perfettamente curato, dove si trovano gallerie d’arte, ristoranti, pub e negozi di prodotti tipici, oltre ad alcune delle principali attrattive architettoniche: lo State Capitol, iniziato nel 1839 in stile neoclassico chiaramente ispirato al mondo della Grecia antica, caratterizzato da un maestoso “pronao” porticato di colonne doriche, sormontato da un ampio frontone centrale col compito strutturale di sorreggere la rotonda cupolata che illumina l’interno; l’Ohio Judicial Center, un complesso originale e curioso, interamente ispirato da linee e tratti art-dèco; il Wexner Center, progettato da un “mostro sacro” dell’architettura come Peter Eisenman e adibito a galleria d’arte; ed il Greater Columbus Convention Center. Altri siti da non perdere sono la Rhodes State Office Tower, la LeVeque Tower e la One Nationwide Plaza, tutti a breve distanza dal centro.
Per quel che riguarda i musei, non si possono non citare il Columbus Museum of Art, aperto dal 1931 con una collezione europea ed americana fino al primo modernismo, il COSI (Center of Science and Industry), un grande museo scientifico, e l’Ohio Historical Center, pochi chilometri fuori città ed incentrato sulla storia dello stato. Molto belli sono anche alcuni parchi cittadini, su tutti il Park of Roses ed il Big Darby Creek.
Ogni anno a Columbus si tengono diverse manifestazioni che vale la pena segnalare: la ComFest, abbreviazione di Community Festival, è una festosa tre giorni di musica dal vivo, animata da artisti e gruppi provenienti da tutt’America, che si esibiscono per le strade ed all’interno dei molti locali del centro; il JuneteenthOhio Festival, organizzato ogni anno a Franklin Park con musica, cibo, danze ed intrattenimento; e l’Old Times Festival, ambientato nel quartiere storico della città.
Il clima è umido continentale, caratterizzato da estati calde ed afose, e da inverni secchi e rigidi. La temperatura più alta mai registrata fu di 41 gradi nel 1930, anche se mediamente le massime di luglio si attestano intorno ai 29 gradi, mentre in inverno le minime sono quasi sempre qualche grado sotto lo zero, niente a che vedere comunque con il -30 registrato nel gennaio del 1994. Occasionalmente possono verificarsi tornado o trombe d’aria anche se, nella maggior parte dei casi, i fronti di bassa pressione danno origine a semplici temporali, più frequenti all’inizio ed alla fine dell’estate, che sommati alle altre precipitazioni del resto dell’anno danno un totale medio di 1000 mm di pioggia.
Columbus è sfiorata da due delle maggiori autostrade interstatali dell’Ohio, la I-70 e la I-71, che grazie anche alle US 23, US 33 e US 40 collegano perfettamente la città agli altri maggiori centri del Midwest. L’aeroporto è il Port Columbus International Airport, qualche chilometro ad est del centro, servito prevalentemente da rotte nazionali. La Union Station è invece la stazione ferroviaria centrale, il centro di un sistema di trasporto moderno ed efficiente gestito dall’Amtrak, parallelo alla COTA (Central Ohio Transit Authority), il servizio di autobus urbani, per quel che riguarda i medi e brevi spostamenti.
Fonte foto, cortesia: wikipedia
Autori:Alexander Smith, Derek Jensen
La storia della città di Columbus, e prima ancora dei territori sui quali fu poi costruito l’insediamento, fu caratterizzata da sanguinosi scontri tra popolazioni native e coloni europei, terminati solo dopo il 1795, anno della battaglia di Fallen Timbers, che sancì la sconfitta degli indiani, costretti a firmare il Trattato di Greenville, una carta che in pratica consegnava nella mani degli americani quasi tutta la regione. Nel 1797 un giovane geometra proveniente dalla Virginia chiamato Lucas Sullivant gettò le basi di un piccolo villaggio sulla riva occidentale del fiume Scioto, un manipolo di case che pochi anni dopo, per l’esattezza 14 febbraio 1812, divenne capitale del neonato stato dell’Ohio, annesso all’Unione nove anni prima nel 1803. Col passare degli anni Columbus accrebbe le proprie dimensioni, grazie soprattutto all’introduzione di nuove infrastrutture, come la prima ferrovia cittadina inaugurata nel 1850, e ad un miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie, in precedenza assolutamente scadenti e causa del proliferare di focolai di colera e febbre, così da dotarsi di un solido impianto economico basato fin dalla seconda metà del XIX secolo sulla produzione industriale. Proprio il valore del suo apparato manifatturiero ha fino ad oggi permesso a Columbus di evitare le principali crisi nazionali ed internazionali, su tutte la grande depressione del 1929, non andando ad intaccare un processo di crescita e sviluppo intrapreso quasi duecento anni fa e tutt’ora in atto.
La visita alla città non può che partire dal centro, davvero molto grazioso e perfettamente curato, dove si trovano gallerie d’arte, ristoranti, pub e negozi di prodotti tipici, oltre ad alcune delle principali attrattive architettoniche: lo State Capitol, iniziato nel 1839 in stile neoclassico chiaramente ispirato al mondo della Grecia antica, caratterizzato da un maestoso “pronao” porticato di colonne doriche, sormontato da un ampio frontone centrale col compito strutturale di sorreggere la rotonda cupolata che illumina l’interno; l’Ohio Judicial Center, un complesso originale e curioso, interamente ispirato da linee e tratti art-dèco; il Wexner Center, progettato da un “mostro sacro” dell’architettura come Peter Eisenman e adibito a galleria d’arte; ed il Greater Columbus Convention Center. Altri siti da non perdere sono la Rhodes State Office Tower, la LeVeque Tower e la One Nationwide Plaza, tutti a breve distanza dal centro.
Per quel che riguarda i musei, non si possono non citare il Columbus Museum of Art, aperto dal 1931 con una collezione europea ed americana fino al primo modernismo, il COSI (Center of Science and Industry), un grande museo scientifico, e l’Ohio Historical Center, pochi chilometri fuori città ed incentrato sulla storia dello stato. Molto belli sono anche alcuni parchi cittadini, su tutti il Park of Roses ed il Big Darby Creek.
Ogni anno a Columbus si tengono diverse manifestazioni che vale la pena segnalare: la ComFest, abbreviazione di Community Festival, è una festosa tre giorni di musica dal vivo, animata da artisti e gruppi provenienti da tutt’America, che si esibiscono per le strade ed all’interno dei molti locali del centro; il JuneteenthOhio Festival, organizzato ogni anno a Franklin Park con musica, cibo, danze ed intrattenimento; e l’Old Times Festival, ambientato nel quartiere storico della città.
Il clima è umido continentale, caratterizzato da estati calde ed afose, e da inverni secchi e rigidi. La temperatura più alta mai registrata fu di 41 gradi nel 1930, anche se mediamente le massime di luglio si attestano intorno ai 29 gradi, mentre in inverno le minime sono quasi sempre qualche grado sotto lo zero, niente a che vedere comunque con il -30 registrato nel gennaio del 1994. Occasionalmente possono verificarsi tornado o trombe d’aria anche se, nella maggior parte dei casi, i fronti di bassa pressione danno origine a semplici temporali, più frequenti all’inizio ed alla fine dell’estate, che sommati alle altre precipitazioni del resto dell’anno danno un totale medio di 1000 mm di pioggia.
Columbus è sfiorata da due delle maggiori autostrade interstatali dell’Ohio, la I-70 e la I-71, che grazie anche alle US 23, US 33 e US 40 collegano perfettamente la città agli altri maggiori centri del Midwest. L’aeroporto è il Port Columbus International Airport, qualche chilometro ad est del centro, servito prevalentemente da rotte nazionali. La Union Station è invece la stazione ferroviaria centrale, il centro di un sistema di trasporto moderno ed efficiente gestito dall’Amtrak, parallelo alla COTA (Central Ohio Transit Authority), il servizio di autobus urbani, per quel che riguarda i medi e brevi spostamenti.
Fonte foto, cortesia: wikipedia
Autori:Alexander Smith, Derek Jensen