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La Via Crucis del borgo di Monasterolo del Castello, Bergamo

Monasterolo del Castello, un quieto borgo in riva al lago di Endine, in Val Cavallina (BG). I vicoli silenziosi, una piazzetta, la chiesa parrocchiale del SS. Salvatore che sullo sfondo delle montagne verdeggianti si staglia al centro del paesino. Su un lato della piazza Giovanni XXIII, annunciate da un arco barocco, si rincorrono le edicole della Via Crucis. E’ uno scorcio di grande suggestione, che ora torna a risplendere: il restauro della Via Crucis di Monasterolo del Castello è stato possibile grazie al PIA-Progetto Integrato d’Area, che, nell’ambito del Programma operativo competitività 2007/2013 della Regione Lombardia- Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sta contribuendo a costruire una nuova identità della Val Cavallina attraverso il recupero di memorie e saperi locali, la valorizzazione di beni culturali nascosti o ‘dimenticati’, la creazione di percorsi di fruizione delle risorse ambientali.

Il restauro delle stazioni della Via Crucis del borgo di Monasterolo si inserisce proprio in questo contesto. Oggetto dell’intervento sono state le edicole votive sul sagrato parrocchiale, risalenti al Settecento, testimonianza di un più antico monastero benedettino, poi completate un secolo dopo con i due grandi archi barocchi a incorniciare l’ingresso del sagrato e la piazza. Le edicole negli anni ’60 del novecento andarono incontro al degrado, tanto che gli affreschi non erano più leggibili. Nel 1971 fu allora chiamato un artista importante, Trento Longaretti, allora direttore dell’Accademia di Carrara. Fu lui a preparare i bozzetti e i relativi cartoni per le nuove immagini delle stazioni, da realizzare con la tecnica del mosaico. Oggi le oltre settemila tessere che compongono le raffigurazioni sono tornate a risplendere e i muri sono stati ripuliti dopo un attento e delicato intervento curato dagli architetti Carlo Curto, Maurizio Spreafico e Silvia Vitali, e finanziato dal PIA con 74.692,73 euro (costo totale dell’operazione 149.385,45 euro).

La nuova vita restituita al complesso artistico ha trovato poi ulteriore espressività grazie alla recente illuminazione non invasiva, per riprodurre in chiave contemporanea la luce dei lumi che rischiaravano le preghiere all’imbrunire. Nel corso del Convegno di presentazione, che lo scorso 28 maggio alla presenza di S.E. Cardinale Paul Poupard (Presidente Emerito del Pontificio Consiglio della Cultura della Santa Sede) ha ufficialmente inaugurato la Via Crucis restaurata, preceduto da un ‘laboratorio’ di mosaico all’aperto con 200 bambini delle scuole locali, Trento Longaretti ha espresso la sua soddisfazione: “I restauri hanno ben valorizzato le singole stazioni e confermano che l’opera è destinata alla memoria. Ci saranno sempre future generazioni che davanti a questa Via Crucis pregheranno e si commuoveranno”. “Le rappresentazioni sacre danno, infatti, un senso e creano un legame tra le persone, costruendo l’identità di una comunità”, conferma Francesca Bonicalzi, Ordinario di Filosofia Morale all’Università di Bergamo, ben riassumendo così la filosofia di fondo del PIA, che attraverso un finanziamento di 6.469.107,57 euro permette 24 operazioni da parte di 16 soggetti beneficiari (il Consorzio Servizi Val Cavallina come capofila, 9 comuni, la Comunità Montana, 4 parrocchie e la cooperativa sociale onlus L’Innesto).

Nello stesso borgo di Monasterolo, nell’ambito del PIA, saranno poi realizzate altre operazioni per migliorare la fruibilità degli spazi e dei percorsi del centro storico: la riqualificazione della pavimentazione di via Loj, la creazione di un parco pubblico, il collegamento della località Legner - già raggiungibile con un percorso pedonale dal centro storico - con la “Casa del Pescatore”, luogo simbolo sul Lago di Endine, oggi anche Lido attrezzato con spiaggetta, piccole imbarcazioni (non a motore), ristorante tipico.

Questi interventi a Monasterolo evidenziano il valore del tema “strada” come luogo di incontri e scambi, con il nuovo parco destinato a divenire crocevia di percorsi all’interno dell’area civica. Quest’ultimo, infatti, sarà realizzato nell’area verde pertinente a una dimora del primo Ottocento, recentemente acquisita dall’amministrazione comunale, e destinata ad ospitare la nuova sede del Municipio e una biblioteca, attigua alla Chiesa SS. Salvatore e alla Via Crucis.

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