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Il centro storico di San Gimignano e le torri festeggiano i 20 anni Unesco

Primo sito Unesco della provincia di Siena, sesto in Italia. Il Comune di San Gimignano celebra sabato 6 novembre il ventennale dell’iscrizione del borgo turrito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco e lo fa con una giornata all’insegna della cultura ma anche delle strategie per la tutela e la valorizzazione dei siti. Il programma della giornata prevede un convegno su “La gestione e valorizzazione dei beni culturali”, un dibattito su “Il ruolo e le esperienze delle fondazioni bancarie nel settore della gestione e valorizzazione dei beni culturali”e l’inaugurazione della targa celebrativa. Nel pomeriggio, a cura della Fondazione Musei Senesi, sono in programma la presentazione del volume su “Palazzo comunale e Pinacoteca Torre grossa”, la presentazione del restauro degli affreschi della camera del podestà e l’inaugurazione della mostra fotografica di Luca Capuano “Da molto lontano. San Gimignano patrimonio dell’Umanità”.

«Un insieme di eventi con cui vogliamo non solo celebrare i venti anni di riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità - spiega il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – ma anche valorizzare e diffondere storia e cultura del nostro borgo. Una realtà che è un grande orgoglio amministrare, ma anche ragione di una grande responsabilità. E’ chiaro che la conservazione e la valorizzazione di quei caratteri che ci hanno reso Patrimonio dell’Umanità sono alla base di ogni scelta politica e amministrativa. Tutto deve essere fatto in un’ottica di tutela inserita in un giusto equilibrio tra esigenze di un’inevitabile progresso e necessità di un fondamentale passato».

«Permettetemi una considerazione da esponente delle Istituzioni che questa mattina rappresento, ma anche da orgoglioso cittadino di San Gimignano – dichiara Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps -. Perché se la nostra città è annoverata tra i prestigiosi siti Unesco, è senz’altro merito delle amministrazioni locali che hanno avuto la capacità gestionale di tutelare e conservare questo patrimonio al meglio, ma anche dell’educazione dei cittadini al rispetto del patrimonio che ci appartiene, consapevoli della grande responsabilità di doverlo tramandare intatto ai posteri. Fondamentali, direi, gli interventi finanziari di istituzioni di supporto come l’ACRI o la Fondazione Mps, per il proprio territorio di riferimento, per interventi pratici di ristrutturazione, restauro, riqualificazione, salvaguardia; ma altrettanto determinante deve essere lo spirito di appartenenza alla nostra provincia così ricca di unicità da custodire».

I requisiti – “Rappresenta un capolavoro del genio creativo dell’uomo, apporta una testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una civiltà o di una tradizione culturale scomparsa, offre un esempio eminente di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o di paesaggio che illustri un periodo significativo della storia umana”.

Questi i criteri assegnati a San Gimignano con i quali l’Unesco, nel 1990, ha iscritto la città turrita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità.

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