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Il Carnevale di Ulassai

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Come tutti i paesi sardi anche Ulassai, nella regione dell'Ogliastra (Sardegna), vanta un bagaglio di tradizioni che hanno origini antiche e nel tempo hanno trovato attecchimento anche nelle nuove generazioni, educate dalle vecchie a preservare il passato.

Per questo "Su Maimulu, S'Ingrastula e su Maimoni" seguita a sopravvivere come uno dei carnevali più coinvolgenti d'Italia, differenziandosi dagli altri per la natura macabra delle sue maschere, legate a vetusti riti propiziatori concernenti il ciclo della morte e della rinascita.

Si palesa caratteristico soprattutto per le presenze di personaggi in grado di incarnare arcani mistici ed entità arcaiche: ecco comparire la madre del rituale, Sa Ingrastula; Su Maimulu rappresenta la personificazione vivente del rituale; la comunità pastorale partecipa attraverso una delegazione provvista di lacci i cui esponenti sono gli Assogadoris; la parte orrorifica si manifesta con S'Ursu Aresti, un uomo incatenato che simboleggia la malvagità; sa Martinicca - la donna scimmia - insieme a Sa Ingrastula organizza la questua per Su Maimoni; il fantoccio Martisberri completa il lugubre quadro.

Il Carnevale consta di una sfilata aperta da su quadderi, una figura che, a cavalcioni su un bastone con in punta un teschio di cavallo, annuncia il passaggio del corteo ufficiale delle maschere, is Maimulus. Spuntano sottobraccio le coppie damas e caballeris, dalle vesti appariscenti, circondate dai servi - gli is istravaccius - di aspetto umile.

Seguono is filadoris, i filatori di lana, e successivamente gli attesi is bendidoris, che creano frastuono facendo battere ritmicamente tra loro latte vecchie, coperchi e mestoli. Il Su Dottori è la temuta figura in camice bianco, ch'è solito molestare giovani donne (solamente durante la manifestazione e non per davvero, s'intende).

Il s'Ursu è legato alla catena di un aratro in quanto emblema del male, sorvegliato da un trio di peddinciones, vestiti con pelli di capra e collari dotati di campanacci di diversa misura. In coda al cordone vi sono i sos poddinaios, che distribuiscono crusca agli spettatori. Il fantoccio Martisberri viene arso l'ultimo giorno di Carnevale per propiziare l'attività agricola. La festa ha inizio la notte di San Sebastiano (il 20 gennaio) e si conclude il Martedì grasso.

Per il 2017 la sfilata di Ulassai si svolge sabato 25 febbraio.

Calendario delle aperture
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 Pubblicato da il 09/02/2017 - - ® Riproduzione vietata

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