Kaufhaus des Westens (KaDeWe), i grandi magazzini più importanti d'Europa
La visita dei KaDeWe, e cioè della Kaufhaus des Westens è il più grande cenro commerciale d'Europa, esteso su oltre sessantamila metri quadri, in pratica la superficie di almeno nove campi di calcio. Furono costruiti più di 100 anni fa.
La storia di KaDeWe, acronimo di Kaufhaus des Westens, ovvero “grande magazzino dell’Ovest”, si intreccia inevitabilmente con quella della città a cui appartiene. La costruzione commissionata nel 1905 all'architetto Johann Emil Schaudt da parte dell’imprenditore ebreo Adolf Jandorf portò alla sua inaugurazione nel 1907, ben dieci prima della nascita della Rinascente a Milano. Immediatamente il grande magazzino divenne uno dei punti di riferimento per il quartiere di Tiergarten che nel frattempo si ampliò.
Nel 1926 ci fu il primo passaggio di proprietà alla società Warenhaus Hermann Tietz AG, da cui prenderà il nome il gigante tedesco Hertie, che entrerà a fare parte del gruppo. Di nuovo una famiglia ebrea, la Tietz, famosa per aver ideato il modello commerciale basato su grandi quantità, prezzi fissi e bassi profitti unitari che fu poi esportato negli Stati Uniti. Tietz comprò il grande magazzino di Adolf Jandorf quanto già KadeWe era il principale grande magazzino d’Europa, con un giro d’affari di 128 milioni di Reichsmark (circa 30 milioni di dollari dell’epoca) e 18 mila dipendenti. Nel 1931 furono aggiunti due piani ai cinque già esistenti.
Nel 1933, quando venne introdotta ad opera del nazismo la prima legge razziale, la società della famiglia Tietz venne boicottata. Il pacchetto azionario di KadeWe fu acquisito da George Karg al quale fu garantito un credito di undici milioni da parte del ministero del Commercio. Durante il secondo conflitto mondiale, un aereo americano precipitò sul grande magazzino provocandone la momentanea distruzione. Venne ricostruito e nel 1950 nuovamente riaperto con una cerimonia che richiamò 180.000 visitatori. L’anno prima intanto venne riconosciuto un indennizzo agli eredi della famiglia Tietz, che negli anni del nazismo aveva lasciato la Germania, e la Fondazione Karg cedette il testimone al gruppo Hertie nel 1972.
La caduta del Muro di Berlino segnò una svolta epocale. Kadewe venne letteralmente assalito, da una folla golosa di “accidentalità”. Nel 1994 il gruppo Hertie fu sostituito da Kardstadt Quelle. L’ultimo intervento strutturale è del 1996, quando vennero dedicati alla gastronomia due interi piani, il 6° con punti di ristori legati alle tradizioni di varie cucine fra cui quella dello chef francese Paul Bocuse ed il 7° completamente dedicato al reparto self service.
Oggi, nei 60.000 metri quadrati che occupa – pari a 9 campi da calcio - e lo rendono il più grande oltre che il più antico d’Europa, KaDeWe ha aggiunto alla sua gigantesca gamma di prodotti legati alla presenza delle più importanti griffe non solo della moda, anche nuovi servizi, dalla sala di bellezza al sarto, dal parrucchiere al noleggio degli abiti. Ad attendere i clienti c’è ancora la saracinesca di ferro del 1907 che rappresenta la continuità con un passato ancora presente nonostante i frequenti passaggi di testimone ora in mano, e dal 2010, a Nicolas Berggruen che ha rilevato la Karstadt GmbH
Indirizzo: Tauentzienstr. 21-24, 10789 Berlin
Sito Web: www.kadewe.de
Nel 1926 ci fu il primo passaggio di proprietà alla società Warenhaus Hermann Tietz AG, da cui prenderà il nome il gigante tedesco Hertie, che entrerà a fare parte del gruppo. Di nuovo una famiglia ebrea, la Tietz, famosa per aver ideato il modello commerciale basato su grandi quantità, prezzi fissi e bassi profitti unitari che fu poi esportato negli Stati Uniti. Tietz comprò il grande magazzino di Adolf Jandorf quanto già KadeWe era il principale grande magazzino d’Europa, con un giro d’affari di 128 milioni di Reichsmark (circa 30 milioni di dollari dell’epoca) e 18 mila dipendenti. Nel 1931 furono aggiunti due piani ai cinque già esistenti.
Nel 1933, quando venne introdotta ad opera del nazismo la prima legge razziale, la società della famiglia Tietz venne boicottata. Il pacchetto azionario di KadeWe fu acquisito da George Karg al quale fu garantito un credito di undici milioni da parte del ministero del Commercio. Durante il secondo conflitto mondiale, un aereo americano precipitò sul grande magazzino provocandone la momentanea distruzione. Venne ricostruito e nel 1950 nuovamente riaperto con una cerimonia che richiamò 180.000 visitatori. L’anno prima intanto venne riconosciuto un indennizzo agli eredi della famiglia Tietz, che negli anni del nazismo aveva lasciato la Germania, e la Fondazione Karg cedette il testimone al gruppo Hertie nel 1972.
La caduta del Muro di Berlino segnò una svolta epocale. Kadewe venne letteralmente assalito, da una folla golosa di “accidentalità”. Nel 1994 il gruppo Hertie fu sostituito da Kardstadt Quelle. L’ultimo intervento strutturale è del 1996, quando vennero dedicati alla gastronomia due interi piani, il 6° con punti di ristori legati alle tradizioni di varie cucine fra cui quella dello chef francese Paul Bocuse ed il 7° completamente dedicato al reparto self service.
Oggi, nei 60.000 metri quadrati che occupa – pari a 9 campi da calcio - e lo rendono il più grande oltre che il più antico d’Europa, KaDeWe ha aggiunto alla sua gigantesca gamma di prodotti legati alla presenza delle più importanti griffe non solo della moda, anche nuovi servizi, dalla sala di bellezza al sarto, dal parrucchiere al noleggio degli abiti. Ad attendere i clienti c’è ancora la saracinesca di ferro del 1907 che rappresenta la continuità con un passato ancora presente nonostante i frequenti passaggi di testimone ora in mano, e dal 2010, a Nicolas Berggruen che ha rilevato la Karstadt GmbH
Indirizzo: Tauentzienstr. 21-24, 10789 Berlin
Sito Web: www.kadewe.de