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Potsdamer Platz, il simbolo della nuova e moderna Berlino

Potsdamer Platz è il centro moderno di Berlino, e tra palazzi e grattacieli è possibile ammirare anche le opere dell'architetto Renzo Piano. Da visitare il Sony Center, la Kollhof con il Panorama Punkt ed il DaimlerChrysler Atrium.

Potsdamer Platz non è semplicemente il simbolo di Berlino, ma l’incarnazione della nuova Berlino. Perché si sa: la capitale tedesca, oggi così bella e viva, non è sempre stata così, e neppure la grande piazza, che ha attraversato momenti di desolazione e terrore. Ci si potrebbe limitare a visitarla senza pensieri, apprezzando gli edifici moderni, il brulichio di turisti e l’accoglienza dei caffè; oppure si può dedicare un pensiero alla sua storia drammatica, e allora il fascino di Potsdamer Platz acquista tutto un altro sapore. Luoghi di intrattenimento, centri commerciali ed esercizi turistici si concentrano sulla piazza tenendola sempre sveglia, ad ogni ora del giorno e della notte, ma non cancellano il valore simbolico di un luogo ferito, segnato dalle cicatrici della guerra e dalla voglia di rinascere.

Un pò di storia
Incastonata nel quartiere di Tiergarten, al confine con Mitte, la Potsdamer Platz si trova lungo la strada per Potsdam, città a 25 km da Berlino, nel punto in cui superava la cinta doganale attraverso il Potsdamer Tor. Il XX secolo l’ha vista protagonista di fasi distinte, in cui si sono alternate la gloria e la sconfitta: negli anni Venti, all’epoca della Repubblica di Weimar, era uno snodo centrale per i trasporti, dotato del primo impianto d’illuminazione europeo, sempre frenetico e trafficato. Scalzata dalla zona del Neuer Westen, fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e rimase una landa desolata fino al 1989, solcata da quel muro che rappresentava la netta divisione tra la Berlino Est e la Berlino Ovest.
La fase di risurrezione di questa piazza posta a sud della Porta di Brandeburgo, cominciò proprio con la caduta del muro, quando il senatore allo sviluppo urbano Volker Hassener, finanziato dall’investitore Daimler-Benz, mise in moto il progetto di una nuova Potsdamer Platz, donando fiducia a una distesa polverosa che fino al giorno prima comunicava solo amarezza. Fu indetto un concorso per la realizzazione del sito, vinto da Heinz Himmler e Christoph Sattler dopo un’attenta valutazione. I fattori in gioco erano molti: non si trattava di una scelta estetica o semplicemente funzionale, ma bisognava ridare vita a un territorio di guerra, trasformandolo nel cuore pulsante di una capitale europea.

Potsdamer Platz oggi
La piazza fu suddivisa in tre aree, la più ampia delle quali spettò alla Daimler-Benz, che affidò a Renzo Piano la pianificazione dell’opera. Una seconda fetta andò alla Sony, che commissionò ad Helmut Jahn il Sony Center, considerato un capolavoro d’arte moderna, e la terza è costituita dal Besheim Center. Nell’insieme si riconoscono stili diversi: se il Sony Center ricorda una metropoli statunitense, con palazzi alti e futuribili, la Marlene Dietrich Platz è una classica piazzetta europea, con alberi e aiuole curate. Ogni giorno, a qualsiasi ora, vi si riversano migliaia di turisti, attirati dallo shopping, dai centri culturali, dal cinema in lingua inglese e dai caffè o ristoranti. Il momento più vivace dell’anno è il mese di febbraio, quando la piazza ospita il Festival Internazionale del Cinema di Berlino, accogliendo artisti di fama internazionale davanti al Palazzo della Berlinale, in Marlene Dietrich Platz.

Tra gli edifici più sorprendenti della piazza c’è il Sony Center, con la sua copertura ultramoderna in vetro, sostenuta da cavi d’acciaio ancorati ai palazzi vicini.
In cima alla torre di mattoni Kollhoff, invece, il Panorama Punkt è un terrazzo panoramico a 93 metri d’altezza, da cui si ammira una delle più belle vedute su Berlino, apprezzata a da oltre 3 milioni di persone dal 1999 ad oggi: con un’occhiata si abbracciano il quartiere Die Bahn, la Porta di Brandeburgo, la Cattedrale, il Gendarmenmarkt e altre meraviglie architettoniche. L’accesso, reso possibile dall’ascensore più veloce d’Europa, costa 5.50 euro, e sulla piattaforma troverete una bella caffetteria in stile Anni 30.
Anche la torre Debis è imponente: realizzata da Renzo Piano in vetro e pietra, è alta 106 metri per un totale di 22 piani, ed è il primo edificio della nuova piazza ad essere stato completato.
Altri siti degni di nota sono l’Hotel Esplanade, con la sua bella facciata neo-barocca che dà sulla Bellevuestrasse, il DaimlerChrysler Atrium in cui vengono presentate mostre d’arte, il centro commerciale Arkaden e il palazzo Weinhaus Huth, il solo risalente a prima della Seconda Guerra Mondiale.

Trasporti
Potsdamer Platz è facilmente raggiungibile con la linea metropolitana U-Bahn e la ferrovia S-Bahn, a breve distanza da Tiergarten.
S-Bahn: S+U Potsdamer Platz Bhf: S1, S2, S25
U-Bahn: S+U Potsdamer Platz Bhf: U2

Bus:
S+U Potsdamer Platz Bhf: M41, M48, M85
S Potsdamer Platz Bhf/Voßstr.: M41, M85
Varian-Fry-Str.: 200, N2, M48, M85

Foto © German National Tourist Board:
Kiedrowski, Rainer
Lehnartz GbR Lehnartz, Klaus und Dirk
Merten, Hans Peter

 Pubblicato da il 02/10/2016 - 35.772 letture - ® Riproduzione vietata

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