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La New York Public Library, la biblioteca pubblica della Grande Mela

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Non c’è scusa che tenga: potete odiare la lettura, essere allergici ai libri o provare antipatia per i topi di biblioteca, ma nessuno può resistere al fascino eterno della New York Public Library. Non una semplice biblioteca comunale, ma un vero e proprio tempio consacrato all’arte e alla cultura, imbottito di libri d’ogni genere e arricchito di prodotti multimediali innovativi. Una fucina di idee inesauribili, dove il profumo un po’ polveroso delle pagine antiche incontra le luci e i colori della moderna creatività. Aggiungete che è la terza biblioteca più grande del Nord America e il gioco è fatto: le dimensioni colossali della NYPL vi procureranno quella vertigine inconfondibile, spiazzante, che si prova di fronte a uno spettacolo meraviglioso.

Una proficua collaborazione tra pubblici e privati mantiene in vita questa creatura magica, assicurandole ben più della mera sopravvivenza: il servizio bibliotecario di Manhattan funziona davvero bene, e all’offerta incommensurabile di libri affianca proposte culturali, corsi gratuiti, lezioni e mostre a tema. È una delle cinque biblioteche più importanti degli USA –come sottolinea lo storico David McCullogh- e alla qualità delle collezioni corrisponde una grandezza tangibile: basti pensare che alla sede centrale, situata a Midtown Manhattan tra la 42th Street e la 42nd Street, sono collegate quasi 90 filiali spalmate tra Manhattan, il Bronx e Staten Island (Brooklyn e il Queens sono serviti da altre biblioteche). Alcune filiali, altamente specializzate, non fanno servizio di prestito; una è concepita appositamente per i non vedenti e i diversamente abili; le altre contengono volumi, videocassette, cdrom, mappe e documenti variegati, per un totale di cinquanta milioni di articoli, di cui venti milioni di libri.

Alla base del progetto della New York Public Library, nata all’inizio del Novecento, c’è la convinzione che le biblioteche siano le custodi della nostra memoria, testimoni del pensiero e dell’azione umana, e che debbano essere accessibili a tutti. L’unico requisito per accedere alla NYPL –come scritto sul sito ufficiale- è la curiosità. Il tempo e lo spazio acquistano una dimensione nuova tra gli scaffali, e si azzerano le distanze geografiche e culturali; miriadi di storie aspettano di essere svelate, per intrecciarsi con quella personale del lettore. Tutto questo è reso possibile da una società privata senza scopo di lucro, finanziata da enti pubblici e privati, che si impegna a rendere la cultura “democratica”: il catalogo online facilita l’accesso alle risorse bibliotecarie, e le collezioni spaziano tra gli argomenti più vari, come finestre spalancate sul mondo. Alcuni pezzi sono dei veri monumenti, come una delle Bibbia di Gutenberg e la copia scritta a mano da Jefferson della Dichiarazione d’Indipendenza Americana.

L’EDIFICIO
Ogni anno circa 16 milioni di persone varcano l’ingresso della biblioteca di NYC. Prima di entrare nella sede centrale ammirano la facciata di marmo bianco, in elegante stile Beaux Arts: ai lati dell’entrata ci sono le sculture di Frederick MacMonnies, che rappresentano un uomo seduto su una sfinge, simbolo della verità, e una donna seduta su Pegaso, simbolo della bellezza; nel frontone ci sono le statue di Paul Bartlett, che da sinistra a destra simboleggiano la filosofia, il romanzo, la religione, la poesia, il dramma e la storia.

A conquistare i cuori dei newyorkesi, tuttavia, sono stati i leoni di marmo ai lati della gradinata: intorno a loro sono fiorite storie e leggende, e sono considerati i veri custodi della biblioteca. Sin dall’inaugurazione della NYPL, il 23 maggio 1911, tutti li hanno rispettati e coccolati, agghindandoli di fiori in estate, proteggendoli dal gelo in inverno, facendo loro indossare il cappellino di una squadra di baseball o semplicemente facendosi fotografare in loro compagnia. Nei decenni sono stati battezzati e ribattezzati in tanti modi: in origine si chiamavano Leo Astor e Leo Lenox (dai nomi dei fondatori della biblioteca), poi diventarono Lady Astor e Lord Lenox (benché siano entrambi leoni maschi!). Negli anni Trenta, finalmente, i nomi definitivi: Patience e Fortitude –Pazienza e Forza- sembrarono perfetti nel periodo della grande depressione, come augurio di rinascita alla società statunitense. Oggi sono le mascotte della biblioteca: Patience veglia il lato sud dell’ingresso, mentre Fortitude guarda a nord.

All’interno le sorprese sono molte, e non serve essere intenditori o studiosi incalliti per apprezzare la Reading Room (Sala di Lettura) del terzo piano. Chi pensa che un libro vada letto in una tana polverosa e angusta non potrà che ricredersi: questa è un’immensa sala luminosissima, con ben 636 posti a sedere, che incanta i suoi ospiti e fa venir sete di cultura. Ci si emoziona al solo pensiero di quanti sogni, quanti progetti, quante idee abbiano preso le mosse in questa stanza, da qualche testa chinata sui tavoli. Vi hanno studiato e lavorato gli scrittori Norman Mailer e E.L. Doctorow, Chester Carlson vi ha inventato la fotocopiatrice Xerox, e Norbert Pearlroth vi ha preso spunto per la sua striscia fumettistica “Ripley’s Believe It or Not!”. Ad ispirare questi e altri grandi c’erano libri su libri, che allineati coprirebbero una distanza di oltre 140 km.

IL PATRIMONIO
La NYPL, come già detto, ha un patrimonio sconfinato e molto completo. Le collezioni sono organizzate in base a più di 100 temi principali, tre dei quali, particolarmente consistenti, hanno reso necessaria la creazione di tre aree apposite. Sono la “The New York Public Library for the Performing Arts (LPA)”, che riguarda l’arte dello spettacolo e ha sede nel Lincoln Center; il “Schomburg Center for Research in Black Culture”, ad Harlem, dedicato alla cultura nera; infine la “Science, Industry and Business Library (SIBL)”, a Midtown Manhattan, che tratta tutto quanto abbia a che fare con la scienza, l’industria e il mondo degli affari. Da un lato la Biblioteca si impegna a stare al passo coi tempi, dotandosi di ogni strumento innovativo che possa favorire la conoscenza e la cultura, ma non smette di investire nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico. Qui si possono reperire antiche mappe di New York City, fotografie ormai datate, vecchie riviste che non vengono più stampate e importanti manoscritti. C’è anche una collezione dedicata ai giochi storici per bambini, compresi gli animaletti che ispirarono Winnie the Pooh.

GLI EVENTI
Dalle letture alle proiezioni di film, dalle presentazioni di libri ai laboratori manuali, la NYPB offre oltre 25 mila eventi all’anno, e organizza corsi gratuiti di tecnologia (ad es. uso di internet e di alcuni software), letteratura e inglese per stranieri. Qualche volta si festeggiano delle occasioni speciali, come l’Holiday Open House Party: è una grande festa che si svolge a inizio dicembre e ha lo scopo di raccogliere fondi per il mantenimento della Biblioteca. Per l’occasione, che ormai è diventata una tradizione trentennale, l’edificio sulla 42nd Street si trasforma in un magico paesaggio invernale, con tanto di albero di Natale, neve e canti popolari, in cui prender parte a piccoli laboratori di pittura, imparare qualche gioco di prestigio o ascoltare una favola natalizia.

IL NEGOZIO
Nella New York Public Library troverete un negozio ricchissimo di souvenir e idee regalo, con libri, cartoline, articoli di cancelleria, oggetti per la casa e addirittura capi d’abbigliamento. Quasi un centro commerciale di classe, aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
Contatti: telefono 212-930-0869, fax 212-930-0849, e-mail libraryshop@nypl.org.

LE VISITE ALLA BIBLIOTECA
Potete visitare la biblioteca autonomamente, vagando per i saloni a vostro piacimento, ma anche prender parte a uno dei diversi tour guidati gratuiti (Da lunedì a sabato alle 11.00 e alle 14.00, la domenica alle 14.00. Durata: generalmente un’ora). Tour al Stephen A. Schwarzman Building: una guida esperta vi accompagnerà lungo l’edificio della 42nd Street, evidenziando i tratti più interessanti dell’architettura ma soprattutto raccontando la storia delle collezioni. I gruppi numerosi devono prenotare in anticipo. Tour al Schomburg Center for Research in Black Culture: in questa sezione della NYPB le visite guidate sono disponibili dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 15.00, è necessaria la prenotazione con almeno 4 settimane di anticipo e il numero massimo di partecipanti per ogni gruppo è fissato a 30. Il tour dura 30 o 60 minuti a seconda delle esposizioni temporanee. Per prenotare si deve compilare il Tour Request Form sul sito internet della biblioteca e inviarlo via fax al 212-491-6760 o via mail all’indirizzo schomburgtours@nypl.org. Tour alla Science, Industry and Business Library: la visita guidata gratuita di un’ora si svolge il giovedì dalle 14.00, con partenza di fronte al Reception Desk.

INFORMAZIONI E CONTATTI DELLA NYPB
La biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì. L’orario generale è dalle 10.00 alle 18.00, ma può variare a seconda dei giorni e delle sezioni. L’ingresso è libero, ma sono ben accette donazioni. Trasporti: metropolitane 4, 5, 6, 7, S (Grand Central/42nd St.); 7 (5th Ave.); B, D, F, V (42nd St.). Sito ufficiale: www.nypl.org Potete iscrivervi alla newsletter o rimanere costantemente aggiornati sulle attività della NY Public Library mediante Facebook, Twitter e tutti i maggiori social network.

 Pubblicato da il 01/05/2011 - 19.527 letture - ® Riproduzione vietata

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