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Judisches Museum di Berlino: Il Museo Ebraico più grande d'Europa

Judisches Museum a Berlino il Museo Ebraico del più grande museo d’Europa dedicato alla storia del popolo israeliano.

La forma a zig zag, che gli è valsa il soprannome di “Blitz” (fulmine in tedesco), ricorda quella della stella di David spezzata. Progettato dall’architetto statunitense Daniel Libeskind, l’edificio che dal 1999 accoglie lo Judisches Museum Berlin, il Museo Ebraico della capitale tedesca, è oggi la sede del più grande museo d’Europa dedicato alla storia del popolo israelitico. Nato a Lodz, in Polonia, e figlio di ebrei sopravvissuti all’Olocausto, Libeskind lavorò al progetto dal 1992 per ben 8 anni realizzando un complesso dall’architettura laboriosa tanto da essere considerato un’opera d’arte.

Al museo si accede tramite il Berlin-Museum (non vi è ingresso dalla strada), costruito nel 1735 e utilizzato prima come sede della Corte d’Appello prussiana e poi come museo di storia di Berlino. I due edifici sono collegati tramite una scala e un percorso sotterraneo che dispone di tre corridoi.

Il primo, chiamato asse dell’Olocausto porta a una torre (Torre dell’Olocausto) in cui lo spazio è stato volutamente lasciato vuoto: vi si entra solo da una porta grande e massiccia e quando si è all’interno è impossibile vedere e capire dove ci si trova, proprio come accadeva agli ebrei deportati che non conoscevano la loro destinazione. Il secondo, l’asse dell’Esilio, conduce a un giardino (Giardino dell’Esilio) esterno circondato da 49 colonne, numero simbolico che indica l’anno di nascita dello stato di Israele avvenuta nel 1948 a cui si aggiunge una colonna centrale che rappresenta Berlino; la terra del giardino è quella proveniente da Gerusalemme e gli arbusti di olivagno piantati sono simbolo di pace e speranza. Il terzo e ultimo, l’asse della continuità, unisce gli altri due corridoi e rappresenta l’esistenza e la permanenza degli ebrei in Germania nonostante l’olocausto e l’esilio.

Attraversato questo tracciato si raggiunge l’edificio principale che dà accesso al museo: inaugurato ufficialmente nel 2001, da quella data ha già accolto oltre 4 milioni di visitatori. Ospitato sino al 1938 in Oranienburger Strasse quando la Gestapo decise la confisca del materiale esposto e l’immediata chiusura, lo Judisches Museum ha avuto una storia piuttosto travagliata. Solo nel 1975 la nascita di un comitato per la promozione del nuovo museo sulla storia ebraica ha permesso la costruzione della sede attuale.

Lo spazio museale, suddiviso in 14 sezioni, presenta una raccolta permanente di oggetti e testimonianze che documentano i due mila anni di storia degli ebrei in Germania a partire dai primi insediamenti lungo le rive del fiume Reno. La visita prosegue attraverso le vicende del periodo barocco raccontato da Glickl bas Judah Leib, donna d’affari ebrea vissuta nella seconda metà del 1600 ad Amburgo. Il XIX° e XX° secolo narrano dell’epoca dell’emancipazione e dei soldati ebrei tedeschi in guerra per il proprio paese sino alla fondazione di associazioni e scuole durante gli anni del nazismo. E poi ancora la nascita delle comunità giudaiche nella due Germanie e l’emigrazione di oltre 200 mila ebrei dall’ex Unione Sovietica verso il territorio tedesco.

Ad affiancare questa raccolta vi sono mostre temporanee che trattano, di volta in volta, temi e epoche differenti: fra le più visitate nel corso degli anni, Home and Exile (2006-2007) e Kosher & Co: On Food and Religion (2009-2010).

Completano lo Judisches Museum Berlin il cortile di vetro (Glass Courtyard) del 2007, una sorta di tabernacolo sacro alla religione ebraica; l’installazione Shalecht, una galleria con più di 10 mila volti di ebrei vittime della Shoah riprodotti su acciaio e posizionati a terra; un archivio di oltre 700 volumi con documenti e fotografie sulla vita di alcune famiglie israelitiche; una biblioteca; una raccolta di oggetti di uso quotidiano; il Rafael Roth Learning Center, centro multimediale al piano interrato dell’edificio.

Informazioni utili per la visita, orari e prezzo biglietti del museo

Tariffa d’ingresso: intero 8€; ridotto 3€; ticket famiglia (sino a 2 adulti e un massimo di 4 ragazzi under 18) 14€; bambini sino ai 6 anni, soci della German Museum Association e giornalisti gratis. Disponibili tour a tema con guida a 3€ a persona (+ ingresso) e visite per bambini sempre a 3€ (+ ingresso).

Orario di apertura: il lunedì dalle 10 alle 22; dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20. Ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura. Chiuso il 21, 22 e 30 Settembre e il 24 Dicembre.

Indirizzo: Lindenstrasse 9/14 D-10969 Berlin. Per raggiungere il Museo Ebraico si possono utilizzare i mezzi di trasporto pubblico: autobus 248 e N42 (Judisches Museum, Franz-Kluhs-Strasse e Zossener Brucke) oppure N6 (Wilhelmstrasse/Franz-Kluhs-Strasse).

Sito ufficiale www.jmberlin.de

 Pubblicato da il 13/03/2017 - 13.103 letture - ® Riproduzione vietata

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