La Piazza dei Signori a Verona e i suoi edifici
Visita alla Piazza dei Signori, anche detta Piazza Dante, nel centro storico di Verona..
E’ il salotto di Verona, quello elegante con i palazzi storici e gli scorci pittoreschi che lo rendono uno degli spazi urbani più frequentati da abitanti e turisti. Sviluppatasi nel corso del Medioevo, Piazza dei Signori (anche conosciuta come PIazza Dante) è divenuta il centro del potere civile: fu qui che venne costruita la prima sede del Palazzo del Comune e sempre qui che s’innalzarono le belle dimore della famiglia scaligera al governo della città per 125 anni, ininterrottamente dal 1262 al 1387.
Circondata da antichi edifici collegati fra loro da passaggi e arcate quasi a formare una corte, la piazza, nota ai veronesi anche come Piazza Dante, è da anni ritrovo di giovani e studenti che si danno appuntamento per chiacchierare accompagnati da musica e canzoni.
Ad affacciarsi su questa bella area del centro storico sono alcuni dei monumenti simbolo di Verona a iniziare dal Palazzo della Ragione. Costruito verso la fine del XII° secolo, l’edificio sorge fra Piazza dei Signori e delle Erbe: inizialmente proprietà privata, divenne del Comune dopo un terribile terremoto che distrusse buona parte della città. Il Palacium Communis Veronae, fra i primi sorti nel territorio italiano, ospitò riunioni del consiglio, l’ufficio dei pegni e il magazzino del sale e, all’epoca degli Scaligeri, pure il Banco di Giustizia. Fu poi la volta del collegio dei Notai e con la conquista di Verona da parte della Repubblica di Venezia di uffici giudiziari e delle carceri. Fu infine attorno al 1493 che assunse il nome di Palazzo della Ragione: nel corso dei decenni successivi subì ancora cambiamenti e destinazioni d’uso sino a quelli più recenti che ne hanno fatto la splendida cornice della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Questa costruzione fortificata, progettata con 4 torri angolari di cui ne rimane solo una, quella dei Lamberti (di altre due, della Cappella o Torrazzo e della Masseria, rimangono ancora tracce mentre di una quarta non vi sono testimonianze), fu trasformata e ampliata acquisendo la foggia neoclassica, in parte, però poi modificata con il ripristino dell’aspetto originario.
Oggi Palazzo della Ragione accoglie al primo piano uno dei più prestigiosi musei d’arte cittadini: 1400 opere di cui 1100 datate fra inizi Ottocento e metà XX° secolo e le rimanenti di epoca contemporanea. Fra i capolavori da segnalare: la Meditazione di Hayez (1851) e il ritratto di Pia dei Tolomei di Marino Molmenti (1853) oltre a quadri di Felice Casorati, Giuseppe Zancolli e Guido Trentini. La galleria è aperta da martedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 19. Chiusura biglietteria 45 minuti prima. Chiuso il lunedì. Tariffe ingresso: intero 4€; ridotto gruppi, over 60 e studenti 2,50€; ridotto scuole/ragazzi 1€; gratuito per over 65 residenti nel Comune di Verona, disabili e accompagnatori, bambini sino a 7 anni, possessori di VeronaCard. Biglietto cumulativo museo+Torre Lamberti: intero 8€; ridotto gruppi, over 60 e studenti 2,50€; ridotto scuole/ragazzi 1€; gratuito come biglietto unico per galleria. Da ottobre a maggio ingresso a 1€ per tutti la prima domenica del mese. Accessibile a portatori di disabilità motorie con ingresso dalla biglietteria della Torre dei Lamberti da Via della Costa 1.
La Torre dei Lamberti (lunedì-venerdì 10-18 e week end 11-19) svetta per 84 metri: si può raggiungere la sommità con le scale o l’ascensore e godere di uno dei più suggestivi panorami cittadini. Biglietto 5€ il lunedì; gli altri giorni in abbinamento con la galleria d’arte civica.
Collegata al Palazzo della Ragione con un arco è la Domus Nova che in virtù del fatto di essere anche abitazione di giudici ne assunse il nome (è nota infatti anche come Palazzo dei Giudici). Questa seicentesca costruzione venne più volte ristrutturata oltre che ricostruita dopo un incendio che la danneggiò gravemente.
Su Piazza dei Signori si affaccia inoltre Palazzo Cansignorio conosciuto anche come del Tribunale, Pretorio e del Capitano: ultimato attorno al 1363, questo edificio che accolse il potere politico scaligero prima e veneziano poi si presenta con la facciata progettata dal Sanmichele e la celebre porta dei Bombardieri del 1687, splendido esempio di arte barocca. La decorazione scultorea di questo maestoso ingresso al palazzo è un vero e proprio museo a cielo aperto con rappresentazioni di armi da guerra: si possono infatti osservare lance, scimitarre, scudi, elmi, cannoni, barili di polvere da sparo e altri arnesi. Dell’antica fattezza originale della costruzione rimane solo la torre medievale; nel cortile, con loggia del 1476, si ammirano una statua e una lapide intitolata alla famiglia Gavia.
A fianco dell’edificio voluto da Cansignorio della Scala s’innalza la bella chiesa romanica di Santa Maria Antica costruita nel 1185 sui resti di un precedente luogo di culto del VII° secolo. L’esterno, a strisce in tufo e cotto, è impreziosito da una piccola torre campanaria con tre campane mentre la porta d’accesso sul lato è sovrastata dall’arca di Cangrande I°. Nell’interno a tre navate vi sono due absidi laterali e una centrale con pregevoli affreschi.
Proseguendo il tour fra le costruzioni storiche di Piazza dei Signori s’incontra il Palazzo del Podestà (o del Governo) voluto dai nobili Scaligeri come loro dimora: oltre ai signori del casato vi soggiornarono personaggi illustri fra cui Dante e Giotto. L’autore della Divina Commedia si rifugiò qui negli anni dell’esilio e a testimoniarlo vi è una lapide posta all’interno del cortile. La costruzione si presenta con i caratteristici merli ghibellini; l’arrivo dei veneziani a inizi 1400 portò invece l’apertura di un nuovo ingresso a cui venne aggiunto il leone di San Marco. Da quel momento il palazzo ospitò gli uffici del podestà da cui il nome attuale dello storico edificio. Il bel portale che affaccia su Piazza dei Signori venne commissionato nel 1533 da Giovanni Dolfin a Michele Sanmicheli: l’architettura ricorda gli archi di trionfo di epoca romana. Il palazzo è aperto al pubblico solo in rare occasioni.
Di fronte, al centro della piazza, si erge il monumento a Dante realizzato dallo scultore Ugo Zannoni: inaugurata nel 1865, la statua è in marmo di Carrara (il modello in bronzo è alla Galleria Achille Forti) e osserva il centro cittadino dai suoi tre metri di altezza.
Edificata fra il 1476 e il 1493 è infine la Loggia del Consiglio, uno dei più prestigiosi simboli del rinascimento veronese, oggi sede del consiglio provinciale. Voluta dal Comune di Verona, la Loggia di Frà Giocondo (altro nome con cui è nota seppur questo frate e architetto veronese ne sia stato indicato erroneamente come autore) ospita all’interno sale dipinte con affreschi fra cui una suggestiva Beata Vergine col Bambino e tele del Cinquecento che ritraggono feste e eventi importanti della città. All’esterno della loggia si possono ammirare colonne in marmo, sculture e pitture e cinque statue opera di Alberto da Milano che rappresentano Plinio il Vecchio, Catullo, Vitruvio, Cornelio Nepote e Emilio Macro.
Vicino agli scavi scaligeri, fra Piazza dei Signori e delle Erbe sorge quello che un tempo era noto come brolum magnum scaligero, un bel giardino con annesso orto botanico. Questo angolo verde della città di Verona nacque a fine Ottocento e ancora oggi è conosciuto e apprezzato per le maestose piante che ospita fra cui esemplari di Gingko Biloba, sacri nel mondo asiatico.
Circondata da antichi edifici collegati fra loro da passaggi e arcate quasi a formare una corte, la piazza, nota ai veronesi anche come Piazza Dante, è da anni ritrovo di giovani e studenti che si danno appuntamento per chiacchierare accompagnati da musica e canzoni.
Ad affacciarsi su questa bella area del centro storico sono alcuni dei monumenti simbolo di Verona a iniziare dal Palazzo della Ragione. Costruito verso la fine del XII° secolo, l’edificio sorge fra Piazza dei Signori e delle Erbe: inizialmente proprietà privata, divenne del Comune dopo un terribile terremoto che distrusse buona parte della città. Il Palacium Communis Veronae, fra i primi sorti nel territorio italiano, ospitò riunioni del consiglio, l’ufficio dei pegni e il magazzino del sale e, all’epoca degli Scaligeri, pure il Banco di Giustizia. Fu poi la volta del collegio dei Notai e con la conquista di Verona da parte della Repubblica di Venezia di uffici giudiziari e delle carceri. Fu infine attorno al 1493 che assunse il nome di Palazzo della Ragione: nel corso dei decenni successivi subì ancora cambiamenti e destinazioni d’uso sino a quelli più recenti che ne hanno fatto la splendida cornice della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Questa costruzione fortificata, progettata con 4 torri angolari di cui ne rimane solo una, quella dei Lamberti (di altre due, della Cappella o Torrazzo e della Masseria, rimangono ancora tracce mentre di una quarta non vi sono testimonianze), fu trasformata e ampliata acquisendo la foggia neoclassica, in parte, però poi modificata con il ripristino dell’aspetto originario.
Oggi Palazzo della Ragione accoglie al primo piano uno dei più prestigiosi musei d’arte cittadini: 1400 opere di cui 1100 datate fra inizi Ottocento e metà XX° secolo e le rimanenti di epoca contemporanea. Fra i capolavori da segnalare: la Meditazione di Hayez (1851) e il ritratto di Pia dei Tolomei di Marino Molmenti (1853) oltre a quadri di Felice Casorati, Giuseppe Zancolli e Guido Trentini. La galleria è aperta da martedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 19. Chiusura biglietteria 45 minuti prima. Chiuso il lunedì. Tariffe ingresso: intero 4€; ridotto gruppi, over 60 e studenti 2,50€; ridotto scuole/ragazzi 1€; gratuito per over 65 residenti nel Comune di Verona, disabili e accompagnatori, bambini sino a 7 anni, possessori di VeronaCard. Biglietto cumulativo museo+Torre Lamberti: intero 8€; ridotto gruppi, over 60 e studenti 2,50€; ridotto scuole/ragazzi 1€; gratuito come biglietto unico per galleria. Da ottobre a maggio ingresso a 1€ per tutti la prima domenica del mese. Accessibile a portatori di disabilità motorie con ingresso dalla biglietteria della Torre dei Lamberti da Via della Costa 1.
La Torre dei Lamberti (lunedì-venerdì 10-18 e week end 11-19) svetta per 84 metri: si può raggiungere la sommità con le scale o l’ascensore e godere di uno dei più suggestivi panorami cittadini. Biglietto 5€ il lunedì; gli altri giorni in abbinamento con la galleria d’arte civica.
Collegata al Palazzo della Ragione con un arco è la Domus Nova che in virtù del fatto di essere anche abitazione di giudici ne assunse il nome (è nota infatti anche come Palazzo dei Giudici). Questa seicentesca costruzione venne più volte ristrutturata oltre che ricostruita dopo un incendio che la danneggiò gravemente.
Su Piazza dei Signori si affaccia inoltre Palazzo Cansignorio conosciuto anche come del Tribunale, Pretorio e del Capitano: ultimato attorno al 1363, questo edificio che accolse il potere politico scaligero prima e veneziano poi si presenta con la facciata progettata dal Sanmichele e la celebre porta dei Bombardieri del 1687, splendido esempio di arte barocca. La decorazione scultorea di questo maestoso ingresso al palazzo è un vero e proprio museo a cielo aperto con rappresentazioni di armi da guerra: si possono infatti osservare lance, scimitarre, scudi, elmi, cannoni, barili di polvere da sparo e altri arnesi. Dell’antica fattezza originale della costruzione rimane solo la torre medievale; nel cortile, con loggia del 1476, si ammirano una statua e una lapide intitolata alla famiglia Gavia.
A fianco dell’edificio voluto da Cansignorio della Scala s’innalza la bella chiesa romanica di Santa Maria Antica costruita nel 1185 sui resti di un precedente luogo di culto del VII° secolo. L’esterno, a strisce in tufo e cotto, è impreziosito da una piccola torre campanaria con tre campane mentre la porta d’accesso sul lato è sovrastata dall’arca di Cangrande I°. Nell’interno a tre navate vi sono due absidi laterali e una centrale con pregevoli affreschi.
Proseguendo il tour fra le costruzioni storiche di Piazza dei Signori s’incontra il Palazzo del Podestà (o del Governo) voluto dai nobili Scaligeri come loro dimora: oltre ai signori del casato vi soggiornarono personaggi illustri fra cui Dante e Giotto. L’autore della Divina Commedia si rifugiò qui negli anni dell’esilio e a testimoniarlo vi è una lapide posta all’interno del cortile. La costruzione si presenta con i caratteristici merli ghibellini; l’arrivo dei veneziani a inizi 1400 portò invece l’apertura di un nuovo ingresso a cui venne aggiunto il leone di San Marco. Da quel momento il palazzo ospitò gli uffici del podestà da cui il nome attuale dello storico edificio. Il bel portale che affaccia su Piazza dei Signori venne commissionato nel 1533 da Giovanni Dolfin a Michele Sanmicheli: l’architettura ricorda gli archi di trionfo di epoca romana. Il palazzo è aperto al pubblico solo in rare occasioni.
Di fronte, al centro della piazza, si erge il monumento a Dante realizzato dallo scultore Ugo Zannoni: inaugurata nel 1865, la statua è in marmo di Carrara (il modello in bronzo è alla Galleria Achille Forti) e osserva il centro cittadino dai suoi tre metri di altezza.
Edificata fra il 1476 e il 1493 è infine la Loggia del Consiglio, uno dei più prestigiosi simboli del rinascimento veronese, oggi sede del consiglio provinciale. Voluta dal Comune di Verona, la Loggia di Frà Giocondo (altro nome con cui è nota seppur questo frate e architetto veronese ne sia stato indicato erroneamente come autore) ospita all’interno sale dipinte con affreschi fra cui una suggestiva Beata Vergine col Bambino e tele del Cinquecento che ritraggono feste e eventi importanti della città. All’esterno della loggia si possono ammirare colonne in marmo, sculture e pitture e cinque statue opera di Alberto da Milano che rappresentano Plinio il Vecchio, Catullo, Vitruvio, Cornelio Nepote e Emilio Macro.
Vicino agli scavi scaligeri, fra Piazza dei Signori e delle Erbe sorge quello che un tempo era noto come brolum magnum scaligero, un bel giardino con annesso orto botanico. Questo angolo verde della città di Verona nacque a fine Ottocento e ancora oggi è conosciuto e apprezzato per le maestose piante che ospita fra cui esemplari di Gingko Biloba, sacri nel mondo asiatico.