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Palazzo Pitti a Firenze: la storia, la Galleria Palatina e gli altri musei

La magnifica architettura di Palazzo Pitti racconta la storia dei Medici e la loro saga, beme sintetizzata dalla Galleria Palatina che accoglie un grande numero di oper d'arte. Da non perdere l' interno sontuoso e i grandi giardini all'esterno.

Palazzo Pitti è uno dei musei più significativi di una città artisticamente e storicamente maiuscola come Firenze e, nonostante rappresenti il simbolo del potere che la famiglia Medici riuscì ad esercitare non solo sulla Toscana ma sull'Europa intera tra il XV ed il XVIII secolo, fu voluto, come il nome stesso suggerisce, da Luca Pitti, ricco banchiere fiorentino, il quale lo fece costruire proprio per dimostrare l'importanza e la potenza economica della suo nome in contrapposizione a quello della famiglia rivale che teneva in mano le sorti della città.

La Storia di Palazzo Pitti

La leggenda, non supportata da fonti certe, vuole che Luca Pitti abbia commissionato nel 1440 a Filippo Brunelleschi in persona la messa in opera del sontuoso palazzo che quest'ultimo aveva progettato per Cosimo de' Medici, che, però, l'aveva considerato troppo sontuoso, e quindi potenzialmente offensivo nei confronti dei cittadini, e non l'aveva fatto realizzare. Si narra che l'ambizioso committente avesse preteso che fosse costruito un cortile antistante il palazzo, assoluta novità nell'architettura residenziale dell'epoca, sufficientemente grande da contenere il palazzo di Cosimo il Vecchio e che ogni finestra della nuova residenza fosse grande almeno quanto il portone d'ingresso dell'abitazione medicea.

La struttura originaria del palazzo rispecchia la tradizione del palazzo rinascimentale che vuole altezza, profondità e larghezza della costruzione uguali, per tre piani complessivi con 7 finestre collegate da una lunga balconata per ognuno dei due piani superiori e tre portali d'ingresso per il piano terra. Il rivestimento è anch'esso tradizionale: pietre in “bugnato”, ovvero sfaccettate e non lisce, estratte dalle cave sulla stessa collina di Boboli, alle pendici della quale fu eretto Palazzo Pitti.

Purtroppo la grandiosità del progetto voluto da Luca Pitti si rivelò molto più dispendioso di quanto lo stesso avesse previsto e nel 1464, anche a causa del declino politico del banchiere, i lavori di costruzione furono fermati anche se la famiglia continuò ad abitare nella nuova ed incompleta residenza.

Nel 1550 la moglie di Cosimo I, la bella duchessa Eleonora di Toledo, acquistò il palazzo da Buonaccorso Pitti, il figlio di Luca, e ne fece la residenza dei Granduchi di Toscana perché considerava il quartiere sulla riva sinistra dell'Arno più salubre ed adatto alla sua cagionevole salute.

Da quel momento tutto il quartiere di Oltrarno, considerato ai tempi non certo signorile ed importante, subì una radicale trasformazione e divenne uno dei centri culturali e politici di Firenze. Palazzo Pitti stesso subì profonde ristrutturazioni: la prima ad opera di Bartolomeo Ammannati, l'originale ed innovatore architetto a cui si deve la realizzazione nel 1560 dell'imponente cortile a gradoni e l'inserimento di timpani e sculture a testa di leone ad ornamento della facciata, la seconda nel 1620 operata da Giorgio Parigi, che portò la facciata alla larghezza attuale, e le ultime nei secoli successivi quando furono aggiunti i famosi rondò, le due ali laterali perpendicolari che conferiscono a Palazzo Pitti la caratteristica forma a U.

Nel 1560 si assistette anche alla realizzazione del Corridoio Vasariano, ad opera del grande Giorgio Vasari, che collega Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio e che ancor oggi rappresenta una delle visite museali più affascinanti e suggestive di tutta la città.

Quando ormai stava per calare il sipario sui Medici, la famiglia che ha indubbiamente scritto la storia di Firenze e alla quale si deve l'imponente supremazia artistica che la città ancor oggi può vantare, Palazzo Pitti divenne la residenza prima dei Lorena nel 1737 e quindi dei Savoia, durante gli anni di Firenze Capitale, finché nel 1919 fu donato alla Stato e dismise le sue vesti di residenza regale per assumere quelle attuali, ovvero quelle di straordinario museo e sede degli eventi culturali ed artistici più importanti di Firenze.

La visita ai quattro musei di Palazzo Pitti

Nella sale del sontuoso palazzo rinascimentale hanno sede quattro diversi musei da quando, a seguito della riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Palazzo Pitti è stato assegnato all'Istituto delle Gallerie degli Uffizi: la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali  la Galleria d'Arte Moderna, il Tesoro dei Granduchi ed il Museo della Moda e del Costume. I quattro musei sono inseriti in due sono i circuiti di visita, ognuno dei quali prevede un unico biglietto.

Il primo riunisce la Galleria Palatina, nell'ala sinistra del primo piano, all'interno della quale si può ammirare la più vasta collezione al mondo dei dipinti di Raffaello oltre alle opere di grandi maestri della storia dell'Arte come Botticelli, Tiziano, Caravaggio e Rubens, gli Appartamenti Reali, nell'ala destra, in cui è si trovano opere d'arte, oggetti e suppellettili, tappezzerie, mobili, complementi d'arredo, appartenuti a tutte le famiglie regnanti che si sono avvicendate tra i saloni di Palazzo Pitti e ne hanno lasciato traccia scrivendone in modo indelebile la storia, e la Galleria di Arte Moderna, posta al secondo piano, che ospita opere di artisti più moderni, come il neoclassico Canova, la collezione dei dipinti dei Macchiaioli e tele e sculture dell'inizio del Novecento.

Il secondo circuito, invece, include il Tesoro dei Granduchi, conosciuto anche con il più celebre nome di Museo degli Argenti, che conserva le collezioni di gioielli, vasi, piatti, pietre dure e preziose appartenute ai Medici, agli Asburgo-Lorena e alla casata sabauda, oltre a esempi di pregiati gioielli contemporanei, il Museo della Moda e del Costume, situato nella Palazzina della Meridiana, la costruzione neoclassica addossata sulla parete meridionale di Palazzo Pitti, e dedicato alla storia della moda in Italia, che ospita collezioni di costumi ed accessori dal Settecento in poi, nonché importanti abiti teatrali ed una preziosissima mostra di abiti appartenuti a Cosimo I e ad Eleonora di Toledo, l'ingresso al Giardino di Boboli, lo storico parco monumentale considerato un vero e proprio museo all'aperto ed uno degli esempi più rappresentativi nel mondo del "giardino all'italiana", ed a tutte le strutture in esso presenti, come il Casino del Cavaliere con il suo Museo delle Porcellane, e quello al Giardino Bardini, sulla collina di Montecuccoli, che con la sua imponente scalinata barocca che culmina su uno scenografico spiazzo offre al turista una vista mozzafiato sulla splendida, ed immortale, Firenze.

I due circuiti di visita a Palazzo Pitti

1 - Galleria Palatina e Galleria d'Arte Moderna
Dove: Piazza Pitti 1 – Firenze
Quando: da martedì a domenica (giorni di chiusura, oltre tutti i lunedì, anche il 1° gennaio, il 1° maggio ed il 25 dicembre)
Come prenotare: il rivenditore ufficiale per l'acquisto dei biglietti online è B-ticket, altrimenti acquisto in loco
Orari: dalle 08:15 alle 18:50
La biglietteria chiude alle 18:05.
Le operazioni di chiusura iniziano alle 18:30.
Costo biglietto: 8,50 intero €, 4,25 € ridotto
Note: in occasione di mostre temporanee il biglietto prevede una maggiorazione
Maggiori informazioni: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo 

2 - Tesoro dei Granduchi e Museo della Moda e del Costume
Dove: Piazza Pitti 1 – Firenze
Quando: da lunedì a domenica (giorni di chiusura: primo ed ultimo lunedì del mese, 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre)
Come prenotare: rivenditore ufficiale per l'acquisto dei biglietti online è B-ticket, altrimenti acquisto in loco
Orari:
dalle 08:15 alle 16:30 (novembre, dicembre, gennaio, febbraio)
dalle 08:15 alle 17:30 (marzo)
dalle 08:15 alle 18:30 (marzo, quando c'è l'ora legale)
dalle 08:15 alle 18:30 (aprile, maggio, settembre, ottobre)
dalle 08:15 alle 17:30 (ottobre, quando c'è l'ora solare)
dalle 08:15 alle 18:50 (giugno, luglio, agosto)
L'ultimo ingresso è previsto mezz'ora prima della chiusura.
Costo biglietto: 7,00 intero €, 3,50 € ridotto
Note: in occasione di mostre temporanee il biglietto prevede una maggiorazione
Maggiori informazioni: Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo  

Come arrivare a Palazzo Pitti

In treno. Palazzo Pitti dista poco più di 1 km dalla Stazione S.Maria Novella, distanza che può essere percorsa o a piedi, in circa 20 minuti lungo la direttrice Via delle Belle Donne - Via de' Tornabuoni - Ponte S. Trinita - Via Maggio, oppure con l'autobus D che ferma proprio davanti.
In macchina. Palazzo Pitti si trova nel centro storico di Firenze e non è, quindi, raggiungibile con l'automobile. Possono eventualmente essere utilizzati il parcheggio di Oltrarno gestito da Firenze Parcheggi, in piazza della Calza 1, a circa 850 mt di distanza o quelli in superficie intorno a Ponte alle Grazie e alla Biblioteca Nazionale, a circa 900 mt.
In aereo. Sia dall'aeroporto "Amerigo Vespucci" di Firenze che dal "Galileo Galilei" di Pisa esistono servizi navetta che offrono un servizio di collegamento con la stazione S. Maria Novella.

 Pubblicato da il 12/03/2016 - 12.052 letture - ® Riproduzione vietata

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