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Royal Yacht Britannia, la nave museo della famiglia reale a Edimburgo

La ex nave della Regina Elisabetta, il Royal Yacht Britannia si trova ormeggiato nel porto di Edimburgo ed è oggi una nave museo.

In oltre quarant’anni di servizio ha percorso qualcosa come 2 milioni di chilometri (o se preferite 1.087.623 miglia) attraversando mari e oceani di mezzo mondo. Il nome, quello completo è Her Majesty’s Yacht Britannia, non lo si legge sulle fiancate ma quel che è certo è che per via della sua fama è conosciuta ovunque. Oggi la Royal Yacht Britannia è una delle navi-museo più visitate di Scozia, oltre che esssere una delle attrazioni imperdibili di Edimburgo.

Costruito da John Brown & Company Ltd nei cantieri navali di West Dunbartonshire e varato nell’Aprile 1953, questo panfilo della famiglia reale britannica è ormeggiato in modo permanente all’Ocean Terminal di Leith a Edimburgo (EH6 6JJ): entrata in funzione nel Gennaio 1954, ha accompagnato molti degli eventi più importanti che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del 1900.

A bordo vi sono saliti niente meno che la Regina Elisabetta II e altri componenti della British Royal Family: nel 1981 Carlo e Diana vi fecero la loro luna di miele in giro per il Mediterraneo mentre nel 1973 furono la principessa Anna e il capitano Mark Phillips a trascorrervi la loro honey moon fra Barbados e Caraibi. E ancora nel 1960, toccò alla principessa Margaret con Antony Armstrong-Jones e nel 1986 al principe Andrea con la sua sposa in viaggio verso le Azzorre.

In totale ben 696 visite all’estero e circa 270 nelle acque della Gran Bretagna. Il Britannia, concepito anche per essere trasformato all’occorrenza in una nave ospedale, venne utilizzato nel 1986 per evacuare un migliaio di rifugiati durante la guerra civile a Aden, in Yemen; servì come rifugio per i reali negli anni della guerra nucleare con l’Unione Sovietica; ospitò nel 1992 un incontro spesso ricordato per le “teorie del complotto” sulla caduta della prima Repubblica Italiana.

La sua onorata carriera si concluse nel Luglio 1997 quando Hong Kong venne restituita alla Cina: in quell’occasione sul panfilo viaggiarono il principe di Galles e l’ultimo governatore della ex colonia britannica, Chris Patten. Fu smantellata nel Dicembre dello stesso anno e trasformata in museo nonostante, si dice, la Royal Family volesse affondarla per assicurarle una fine più dignitosa.

Questa vera e propria residenza galleggiante di 126 metri di lunghezza – con un equipaggio di 19 ufficiali, 217 uomini e un plotone di Royal Marines - ha ospitato nei suoi sontuosi appartamenti leader mondiali come Winston Churchill, Ronald Reagan, Nelson Mandela e Rajiv Gandhi protagonisti di incontri di carattere politico e economico a livello internazionale. Per oltre quattro decenni ha svolto un ruolo importante nella vita pubblica e privata della famiglia reale giocando, come si compete ad un ambasciatore di successo, un ruolo chiave nei principali eventi storici.

Ultimo di 83 navi (la prima venne varata nel 1660 all’epoca di Carlo II° d’Inghilterra) e secondo con questo nome (a precederla ci fu un elegante veliero costruito nel 1893 per il principe di Galles poi divenuto re d’Inghilterra con il nome di Edoardo VII°), questo lussuoso panfilo si presenta dal punto di vista costruttivo con tre alberi alti 41, 42 e 36 metri, rispettivamente quello di trinchetto, di maestra e di mezzana. Per poter permettere facilmente il passaggio sotto i ponti il costruttore pensò, sin dalla fase di costruzione, di incernierare gli ultimi metri dei due alberi più alti.

Unico al mondo ad avere come capitano un ammiraglio, il Royal Yacht Britannia è oggi un’attrazione turistica a cinque stelle aperta al pubblico di cui si possono esplorare ponte e alloggi in un interessante tour libero. La maggior parte degli oggetti che si ammirano sono originali: mobili, dipinti, fotografie e manufatti di ogni genere. Fra questi spiccano pezzi pregiati di argenteria come due urne d’argento che risalgono a 1909 e una ciotola, sempre in argento, su cui sono raffigurati 4 yacht reali precedenti. Non mancano poi stoviglie e attrezzature navali: da non perdere è ad esempio la ruota dello sterzo di Britannia che anticamente si trovava sul cutter costruito per Edoardo VII°. La si può vedere esposta presso il Centro Visitatori del Royal Yacht Britannia, situato al secondo piano a Ocean Terminal.

Se poi a tour ultimato (e noi la visita la consigliamo non solo agli appassionati di “cose navali” ma anche a chi piacciono i luoghi che hanno ospitato personaggi famosi) volete assaporare il tradizionale tea con dolcetti o qualche altra specialità della cucina scozzese, fra cui anche “gluten free”, fermatevi per una pausa gourmand al Royal Deck Tea Room del Britannia: di lì oltretutto il panorama vi lascerà senza fiato.

Orari di apertura: da Gennaio a Marzo e nei mesi di Novembre e Dicembre dalle 10 alle 15.30; da Aprile a Settembre dalle 9.30 alle 16.30; Ottobre dalle 9.30 alle 16. Il 24 e il 31 Dicembre gli ingressi sono ammessi sino alle 14.30 e alle 15. Chiuso a Natale e Capodanno.

Tariffa d’ingresso: adulti 15£; bambini dai 5 ai 17 anni 8.50£; bambini sotto i 5 anni gratuito; over 60 e studenti 13.50£; pacchetto famiglia con 2 adulti e sino a 3 bambini 43.50£.

Per raggiungere il museo si possono utilizzare i mezzi pubblici (con autobus che partono da Waverly Bridge e Prince Street) oppure a piedi con una passeggiata direttamente dal centro di Edimburgo (circa 15-20 minuti).

Sito di riferimento http://www.royalyachtbritannia.co.uk

 Pubblicato da il 27/05/2016 - 6.038 letture - ® Riproduzione vietata

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