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La Grande Moschea di Parigi: la visita all'hammam e al Jardin des delices

La Grande Mosquée di Parigi è famosa per il suo hammam e il suo giardino il Jardin des délices. E' la moschea più importante della Francia e la seconda in Europa dopo quella di Roma.

Dalla Grande Mosquée di Parigi, il cui grande minareto supera i 33 metri, entrano ed escono donne ammantate da veli colorati, mentre i bambini giocano appollaiati lungo la scalinata che conduce all’ingresso, rilassati dopo una giornata passata alla Masdra, la scuola coranica poco lontana.

Mentre la voce roca annuncia all’altoparlante l’inizio imminente della preghiera, la moschea e le vie tutt’intorno si animano di un via vai disordinato di persone che si accalcano sulla grande porta d’ingresso, ai cui lati si leggono, scalfite sulla pietra, queste parole: “Siate i benvenuti, o fedeli. Entrate per ammirare quello che non vi sarà permesso di vedere altrove”.

La moschea, per gli abitanti del 5ème arrondissement, è un piccolo mondo in miniatura, un crocevia tra occidente ed oriente in cui la spiritualità incontra la vita terrena, dove alla preghiere si alternano i piaceri della cucina più speziata e della ricerca della bellezza più pura, nell’hammam ad esso annesso. Una tra le più inattese attrazioni di Parigi.

Con la sua aria austera, una matrona di pietre ed intarsi dalle fattezze mediterranee, la Moschea si atteggia a regina di un quartiere colorato e movimentato da un andirivieni ininterrotto di donne e uomini. Una Parigi meno turistica, dall’aria amica, di quelle che ti fanno sentire a casa, con le drogherie con i suppellettili appesi all’ingresso dove anziane signore fanno acquisti per la casa, tergiversando sul prezzo, e dove un mercato di frutta accende di colore la città anche nei suoi giorni più cupi e freddi.

Una Parigi che ti fa viaggiare lontano, trasportandoti, anche solo per qualche minuto, verso terre lontane, fraterne e amiche; una piccola Maghreb, dai toni solo un po’ più freddi, e dalle tinte più offuscate, ma con lo stesso spirito arioso e giocoso e la stessa spiritualità.

La Grande Moschea di Parigi, la più grande di tutta la Francia e la seconda in Europa dopo quella di Roma, è simbolo di una storia moderna: fu costruita in onore dei 50000 musulmani algerini che avevano combattuto tra le file dell’esercito francese durante la prima guerra mondiale, dimenticando l’orgoglio patriottico e rigettando anni di oppressioni e lotta. Ispirato alla celebre el-Qaraouiyyîn di Fes, l’edificio fu edificato nel 1926 sopra i resti dell’ospedale della Pietà.

Gli architetti impegnati in questo capolavoro d’arte e simbolismo furono i francesi Robert Fournez e Maurice Mantout, ma furono artigiani marocchini, algerini e tunisini a realizzare i rivestimenti in marmo, in maioliche policrome, gli stucchi, le fontane di porfido e le porte di cedro, simbolo di una Parigi in cui regna il meltin pot, e dove il multiculturalismo è di casa.

La Moschea, dal colore bianco dolce e delicato, e dalle decorazioni decise, ricorda i palazzi dalle mille e una notte. L’ingresso dell’edificio si racchiude in un arco che incornicia, sapientemente, un giardino colorato e fiorito che, nel suo connubio dolce di pace e serenità, ricorda quello di Izmir in Turchia. Il Jardin des délices, ornato di glicini e cipressi, è simbolo del paradiso islamico, al quale ogni buon musulmano deve aspirare. Cinque maestose palme, alternate a rigogliose fontane e piscine d’acqua, rimandano ai cinque pilastri della religione islamica. Un giardino speciale, poco sfarzoso e chiassoso, simbolo di una fede profonda e di un amore incondizionato verso un Dio amico.

L’interno della moschea è un labirinto di sale e stanze che raccolgono in sé tutto lo sfarzo e il potere che un esterno così delicato non sembrava poter custodire. Una pila di scarpe di ogni dimensione e colore, disposte ordinatamente sulla soglia dell’uscio lungo il pavimento, ci indica l’ingresso verso la sala della preghiera, nella quale vi possono accedere solo i musulmani. La sala delle 40 colonne, corridoio su cui si snodano le altre sale dell’edificio, presenta un tetto removibile che d’estate viene aperto verso l’infinito blu del cielo. Nell’ala est del palazzo trova rifugio una piccola biblioteca, ricamata di legno di cedro libanese, dove riposano antiche scritture in lingua araba.

La Grande Moschea è anche un luogo lezioso e lussurioso, dove dar sfogo ai nostri desideri più nascosti, in cui abbandonarsi, senza pensiero alcuno, ai piaceri più puri senza vergogna e senza pudore. All’interno dell’edificio, lontano da occhi indiscreti, si trova infatti un Hammam, il più bello ed elegante di tutta Parigi. L’Hammam è un luogo creato per le donne, che soddisfa quelle mille intense note di desiderio e piacere che ogni donna nasconde gelosamente. Un luogo di pace e di misticismo, un luogo di incontro e di fratellanza, dove le donne si sentono amiche. In questo luogo magico ci si scoglie di ogni pudore, e le donne risplendono di una luce nuova, sentendosi parte di un mondo unico, giocoso e frivolo.

Come in un quadro, le ammirerete in tutta la loro bellezza mentre chiacchierano divertite tra loro, aiutandosi reciprocamente nella minuziosa attività di pettinarsi i capelli o di mettere unguenti sul corpo: gesti così semplici ma che nel loro mondo, quello dove agli uomini non è dato accedere, sono carichi di un’eccezionale sensualità. Nell’Hammam di Parigi le donne e gli uomini non si incontrano mai, funzionando a giorni alterni: le donne possono accedere il lunedì, il mercoledì, il giovedì e il sabato, dalle 10 alle 21, ed il venerdì dalle 14 alle 21, gli uomini il martedì dalle 14 alle 21 e la domenica dalle 10 alle 21

Le pareti dell’edificio, rivestite in marmo policromo, trasudano di essenze profumate che inebriano con la loro intensità accattivante, mentre prendono corpo all’aumentare della temperatura della sala. Nell’ultima camera, il calidarium, una grande fontana in porfido, riempita di acqua ghiacciata, tenta di mitigare il calore afoso dell’aria, donando un senso nuovo di serenità e benessere.

I piaceri, nella Grande Moschea di Parigi non sono però finiti: acquattato in un angolo della via, lungo le alte mura bianche che incorniciano l’edificio, si nasconde un piccolo bar di delizie arabe, con annesso un adorabile ristorantino dal gusto tipico. La sala interna, con lampadari decorati di cristalli colorati e tavolini color oro con incisi motivi arabeggianti, è un luogo decoroso, un’allegra oasi di pace in mezzo ad una città trafficata e rumorosa: un emporio di colori e profumi entusiasmanti che seguono le tonalità delle tante spezie che ornano i bazar d’Oriente. Appollaiati sui morbidi divanetti interni, potrete assaporare la variegata cucina maghrebina, o semplicemente sorseggiare un delizioso tè alla menta, accompagnato dalle dolci noti della raffinata e variegata pasticceria orientale.

Informazioni utili:
Moschea centrale di Parigi
39 rue rue Geoffrey Saint-Hilaire
5° arrondissement
Metro : Monge (linea 7) , Jussieu (linea 10)
Orari: dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17
Tutti i giorni, tranne il Venerdì

 Pubblicato da il 28/03/2015 - 10.508 letture - ® Riproduzione vietata

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