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Basilica di San Pietro in Vaticano: la storia e la visita al cuore della Cristianità

La Basilica di San Pietro a Roma venne edificata sul luogo del martirio del primo apostolo. Quella che ammiriamo è la Cattedrale voluta da Papa Giulio II a cui lavorarono i principali artisti del rinascimento italiano come Bramante Michelangelo e Bernini.

Impressionante è la sua mole e sconvolgente la sua sontuosità, che la pone al vertice tra tutte le attrazioni di Città del Vaticano e della stessa Roma. Ma per il cuore vivo e pulsante della Cristianità, ieri come oggi, non si poteva immaginare una sede differente.

Tutto ebbe inizio nel luogo del martirio di Pietro sul Colle Vaticano, avvenuto ai tempi dell’imperatore Nerone: fu esattamente nel punto in cui l’apostolo venne sepolto che Costantino nel 324 fece costruire la prima basilica che verrà poi consacrata nel 326. Si trattava di un edificio assai diverso dalla portentosa Basilica che possiamo ammirare oggi, ma già si intravedeva lo scrigno perfetto che avrebbe dovuto custodire la “pietra” sulla quale Gesù aveva edificato la propria Chiesa.

E fu così che la Basilica di San Pietro divenne fin da subito tappa obbligata nel pellegrinaggio verso Santiago de Compostela (per chi veniva da Sud) e sosta necessaria nel percorso verso Gerusalemme (per chi veniva da Nord), oltre che meta ambita ovviamente per i cristiani di tutta Europa. Quando si celebrò il primo Giubileo nel 1300, la Basilica di Costantino aveva ormai quasi mille anni, ma nonostante le cure costanti e le migliorie continue, la più importante chiesa della Cristianità rischiava di perdersi completamente.

Fu solo a partire dall’epoca Rinascimentale e precisamente nel 1506 che papa Giulio II della Rovere iniziò in maniera sistematica ad occuparsi del suo totale rifacimento. Si racconta che il papa sia sceso nelle fondamenta della Basilica per posare proprio la prima pietra: fu così che iniziò la costruzione di quell’edificio che sarebbe presto divenuto il più grande e maestoso del mondo cristiano.

Per la sua sistemazione furono chiamati, dai numerosi papi che si susseguirono nella sua realizzazione, i più grandi artisti del tempo: Bramante, Raffaello, Michelangelo, Carlo Maderno, Borromini e Bernini solo per citarne alcuni. L’ingegno, l’abilità e la sfrontatezza di tutti questi geni artistici riuniti in una sola fabbrica, che li vide impegnati, susseguendosi l’uno all’altro, dall’inizio del 1500 alla metà del 1600, hanno di fatto reso possibile la realizzazione di opere di straordinario valore.

Già la facciata, da contemplare dalla barocca Piazza di San Pietro, sbalordisce per la sontuosità: larga più di 100 metri e alta più di 50, presenta ai visitatori la straordinaria Loggia delle Benedizioni dalla quale il papa si affaccia per le solenni benedizioni e dalla quale si annunzia l’elezione di un nuovo pontefice.

Attraverso la Porta del Filarete, riutilizzata nella basilica cinquecentesca per disposizione di papa Paolo V Borghese, l’unica delle cinque a non essere stata realizzata nel 1900, situata al centro dell’atrio, si accede al cuore vero e proprio della basilica. Ciò che si apre davanti ai nostri occhi non ha eguali nel mondo: secoli di storia raccontata e impressa nei marmi, nelle decorazioni, nelle statue e nei monumenti funerari, che diventano immortali. Qui tutto è colossale, ma talmente proporzionato da non rendersene conto. I capolavori custoditi all’interno della Basilica di San Pietro sono infiniti.

Accoglie il visitatore la straordinaria Pietà di Michelangelo realizzata dal grande maestro a soli 23 anni, rimasta nei secoli opera a cui ispirarsi e unica opera ad essere stata firmata dall’artista. Emoziona la statua bronzea di San Pietro, attribuita ad Arnolfo di Cambio e datata al XIII secolo, il cui piede è stato lisciato e consumato dal bacio dei fedeli.

Al centro della Confessione, il luogo che accoglie la tomba di Pietro, toglie il fiato il celebre e immenso Baldacchino del Bernini con le sue quattro colonne tortili borrominiane, realizzato con la copertura bronzea della cupola del Pantheon: fu papa Urbano VIII Barberini ad autorizzare questo recupero non proprio gradito al popolo romano.

Alzando gli occhi si resta poi ammutoliti ammirando la perfezione e l’imponenza della cupola di Michelangelo: interamente decorata con mosaici, si poggia su giganteschi piloni che ospitano all’interno di nicchie, quattro statue colossali progettate dal Bernini: Santa Veronica, Sant’Elena, Sant’Andrea e San Longino, l’unica scolpita dal maestro. Ma è dalla piazza che la cupola rende al meglio la sua sontuosità: alta più di 130 metri, ha un diametro di quasi 60 metri e per la sua realizzazione si dovette aspettare quasi 10 anni! Il panorama  dei giardini dei Musei Vaticani e della stessa Roma, visto da lassù, vale il prezzo del biglietto, e dà il meglio di se nel pomeriggio.

Alle spalle del baldacchino, il tripudio d’oro del Bernini: la Cattedra di San Pietro, una straordinaria scenografia teatrale realizzata in bronzo dorato, stucco e vetro che custodiva il sedile in legno, la cattedra appunto, su cui si dice sedesse Pietro. Oggi il visitatore deve accontentarsi però della copia, poiché l’originale a partire dal 1867 è stata spostata nel Museo del Tesoro della Basilica.

E poi sono presenti una quantità impressionante di monumenti funerari che ospitano le spoglie dei papi: imponenti, austeri, straordinari come quelli per esempio alle spalle del Baldacchino, appartenuti a papa Urbano VIII e Paolo III o altri più singolari, come per esempio quello settecentesco, vicino alla Pietà di Michelangelo, contenente le spoglie della regina Cristina di Svezia, unica donna ad essere sepolta all’interno della Basilica.

Ma San Pietro è in grado di offrire anche molte curiosità, come per esempio la così detta Rota Porfiterica: tra gli intarsi del pavimento, nella navata centrale subito dopo l’ingresso, si nota infatti un grande disco di porfido rosso, un cerchio perfetto, tra i pochi elementi che rimangono della basilica costantiniana e sulla quale si inginocchiarono i 23 sovrani incoronati dai papi, fra l’800 e il 1452, da Carlo Magno fino a Federico III. Insomma, una basilica che in ogni singolo angolo è in grado di offrire sorprese continue al visitatore!

Basilica di San Pietro
Sito ufficiale

Ingresso gratuito (necessario abbigliamento decoroso)
Orari: dal 1° aprile al 30 settembre dalle 7 alle 19, dal 1° Ottobre al 31 marzo dalle 7 alle 18:30

Salita alla cupola di Michelangelo
intero 7 euro con ascensore e 320 gradini, 5 euro con salita a piedi (551) gradini
Orari cupola: 1° ottobre - 31 marzo dalle 8 alle 17, in estate dalle 8 alle 19
Visita alla tomba di San Pietro: su prenotazione scrvendo a  scavi@fsp.va (costo visita 13 euro)
VIsita virtuale delle Grotte Vaticane: sito ufficiale
L'Associazione Culturale L'Asino d'Oro organizza  visite guidate a Roma, passeggiate e attività per bambini per scoprire la Città Eterna.

Per prenotazioni e-mail:  info@lasinodoro.it
Cellulare: 346 5920077 - Skype: L'Asino d'Oro

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 Pubblicato da il 22/10/2015 - 15.614 letture - ® Riproduzione vietata

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