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Il Vittoriano a Roma, la storia e la visita all'Altare della Patria italiano

L'altare della Patria, conosciuto come Vittoriano a Roma su Piazza Venezia. Visita al monumento..

Lo si vede emergere con la sua mole imponente e candida tra i restanti edifici che si affacciano su Piazza Venezia, che in parte si è modellata proprio per creare lo spazio adeguato alla sua costruzione. Parliamo del Vittoriano, il grande monumento realizzato in onore del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, dal quale ovviamente prende anche il nome.

Qualcuno a volte lo chiama Altare della Patria poiché qui, nel 1921, venne posta, all’interno della cripta progettata da Armando Braini sotto la statua della dea Roma, la salma di un ragazzo sconosciuto, che come tanti italiani aveva perso la propria vita, per difendere l’onore e la libertà della propria patria. Il Milite Ignoto divenne così il simbolo perenne di tutti i caduti in guerra senza nome e senza identità, aggiungendo così un nuovo valore e un nuovo significato a quel monumento nato per celebrare il Padre della Patria e la dinastia dei re Savoia.

Infatti due anni dopo la morte di Vittorio Emanuele II avvenuta nel 1878, si decise di indire un concorso pubblico per trovare un progettista all’altezza di questo importante ed arduo compito: non si doveva infatti solo realizzare un edificio che contenesse in sé la memoria dinastica, ma che fosse la sintesi delle lotte Risorgimentali e della nuova Unità del Paese. Di concorsi ne servirono ben due e solo nel 1882 venne scelto il progetto vincitore, ad opera di un giovane architetto marchigiano Giuseppe Sacconi, che costruì la sua idea ispirandosi ai modelli degli altari classici e pensando al monumento come un grande spazio scenografico, lì dove già sorgevano alcuni dei più grandi monumenti dell’antichità.

Il lavori iniziarono nel 1885 ma proseguirono lentamente anche perché lo straordinario progetto aveva necessità di enormi spazi, ricavati al prezzo di pesanti demolizioni che non risparmiarono nemmeno importanti edifici, che in parte vennero addirittura spostati in altri luoghi come nel caso del Palazzetto Venezia e della chiesa di Santa Rita. Non solo. L’idea iniziale venne molto spesso cambiata in corso d’opera come successe per il materiale da costruzione che in origine doveva essere il tipico travertino romano, ma che venne sostituito con il bianchissimo botticino bresciano. Nel 1905 Sacconi morì prematuramente lasciando i lavori incompiuti: saranno una serie di altri importanti architetti dell’epoca come Gaetano Koch, Manfredo Manfredi e Pio Piacentini a proseguire la sua realizzazione.

Il colossale monumento, con al centro la bronzea statua equestre di Vittorio Emanuele II, venne inaugurato solo il 4 Giugno 1911, in occasione dell'Esposizione Internazionale per il Cinquantenario dell’Unità d’Italia, alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Ma in realtà il Vittoriano non era ancora stato definitivamente concluso: infatti nel corso degli anni vennero fatte successive aggiunte come ad esempio la Quadriga dell'Unità, di Carlo Fontana, e la Quadriga della Libertà, di Paolo Bartolini sui Propilei, tanto che solo nel 1935 i lavori poterono ritenersi definitivamente conclusi.

Oggi il monumento si presenta come un grande edificio a terrazze poste su diversi livelli e collegate tra loro da imponenti scalinate, che permettono di raggiungerne la sommità, coronata dai Templi laterali e dal grandioso Portico colonnato sormontato a sua volta dalle due quadrighe in bronzo. Il tutto è arricchito da preziosi gruppi scultorei e bassorilievi, inneggianti ai valori della Patria.

Da alcuni anni è inoltre possibile raggiungere la sommità delle Terrazze del Vittoriano con l’aiuto di due splendidi ascensori in vetro che permettono anche di godere di un panorama mozzafiato su tutta la città! E’ inoltre molto emozionante pensare che proprio nel punto in cui si trova il corpo del Milite Ignoto, bruci perennemente un fuoco e due picchetti, appartenenti a rotazione a tutte le forze dell’ordine del Paese, onorino continuamente la sua memoria.

Ultimo ingresso 45 minuti prima           
E proprio la memoria di chi si è sacrificato per l’amor di Patria è annualmente ricordata dalla visita del Capo dello Stato e dalla Corona di Fiori che ogni 2 Giugno, Festa della Repubblica, viene deposta su questo luogo. Inoltre è emblematica la collocazione all’interno del Vittoriano di tre importanti e permanenti musei: il Sacrario delle Bandiere, dove sono raccolte e custodite le bandiere di guerra dei reparti militari disciolti e delle unità navali radiate dal naviglio dello Stato, nonché le bandiere degli istituti militari e delle unità appartenenti ai corpi armati dello stato disciolte; il Museo Centrale del Risorgimento e dal 2009 il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana.

La critica successiva non è mai stata troppo clemente con questo monumento che, benché carico di forti significati e importanti simboli, non ha mai riscosso grande successo, venendo spesso paragonato ad una grande torta nuziale o una gigante macchina da scrivere. Non sarà forse il monumento più bello presente a Roma, ma a noi piace per ciò che rappresenta e per essere, a suo modo, assolutamente unico e irripetibile!

Informazioni utili
Ascensori panoramici:
Dal lunedì al giovedì dalle ore 9:30alle 18:30
dal venerdì alla domenica 9:30 - 19:30
- 24 dicembre ore 9.30 – 15.30
- 26 dicembre ore 9.30 – 19.30
- 31 dicembre ore 9.30 – 15.30
- 6 gennaio ore 9.30 – 19.30

Chiusi il 25 dicembre ed il 1 gennaio 

Prezzi:
Intero € 7,00
Ridotto € 3,50 (minori di 18 e sopra ai 65 anni)
Gratuito fino a 10 anni

L'Associazione Culturale L'Asino d'Oro organizza  visite guidate a Roma, passeggiate e attività per bambini per scoprire la Città Eterna.

Per prenotazioni e-mail:  info@lasinodoro.it
Cellulare: 346 5920077 - Skype: L'Asino d'Oro

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 Pubblicato da il 17/04/2015 - 20.898 letture - ® Riproduzione vietata

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