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Racconto di viaggio attraverso Cuba ad agosto tra l’Havana e Santiago de Cuba (14 pagine)

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Si riparte... direzione Baia de lo Cochinos (Baia dei Porci) con il Museo di Giron

11 Agosto 2010 - Sveglia alle 5,40. Siamo a Varadero!

Facciamo un giretto per l’albergo. Caspita! È un intero villaggio con piscina, bar, ristoranti e vialetti, ma il tutto è recintato.
Colazione a buffet dove abbiamo mangiato a nostro gradimento poi… bagno nell’Oceano! L’acqua è di un verde trasparente bellissimo, non ci sono alghe ma in compenso ci sono onde oceaniche, con una di queste Maurizio perde gli occhiali. Per un’ora circa proviamo a cercarli nell’acqua. Il risultato è stato che Nicolò ha assunto un colorito rosa acceso e gli occhiali, naturalmente, non sono stati ritrovati. A malincuore abbandoniamo le ricerche e torniamo in camera perché ormai le 12,00 sono vicine e dobbiamo liberare le stanze. In 15 minuti facciamo la doccia e i bagagli! Partenza per la Baia dei Porci.

Come lasciamo Varadero il paesaggio cambia, siamo alla ricerca di un distributore di benzina, mentre attraversiamo i paesi prendiamo coscienza di quello che deve essere la vita quotidiana di Cuba: una miseria che a parole è difficile da descrivere, i piccoli e anche i meno piccoli paesi che attraversiamo sono fatiscenti, il mezzo di trasporto più usato è il carro con i cavalli oppure un camion che carica persone nel cassone!!! La ricerca della benzina non procede bene, in un distributore non hanno la benzina “especial”, in uno non c’è la corrente e non possono rifornirci, nel distributore seguente ci dicono che non hanno benzina ma ci comunicano che abbiamo sbagliato strada e che se vogliamo andare verso la baia dei Porci dobbiamo tornare indietro. Uffa, che fatica fare benzina e trovare la strada giusta! Finalmente riusciamo a fare rifornimento. Adesso ci sentiamo meglio! Troviamo anche le indicazioni per la Baia de lo Cochinos, la nostra meta.

Attraversiamo paesi che sembrano usciti da un incubo, solo la strada centrale è percorribile, le strade secondarie sono in condizioni disastrose, buchi, sassi e rifiuti. Attraversiamo chilometri e chilometri di terre che forse 50 anni fa erano uno splendore di coltivazioni, ora tutto sembra, ed è, in uno stato di abbandono totale. Ci avviciniamo alla baia; fermandoci per bere un succo di frutta veniamo a sapere che queste sono zone dove vivono i coccodrilli, rimandiamo a domani la visita alle paludi con i relativi abitatori (visita che poi non faremo) e andiamo alla ricerca di un albergo che sia sulla strada per la Baia dei Porci.

Sulla guida troviamo l’indicazione che pare fare al caso nostro: Hotel Playa Grande, composto da bungalows di cemento, che, tutto sommato non sono neanche malaccio (a parte le formiche che dormiranno con noi), la spesa per una notte più la colazione è di 48 CUC. Il ragazzo che ci mostra gli alloggi ci propone anche la cena, con 15 CUC ci daranno aragosta, filetto di pesce e coccodrillo!!! Prenotiamo anche questa cena e partiamo per la Baia. Per arrivarci attraversiamo una zona paludosa, ogni tanto ai lati della strada ci sono cippi in cemento che portano una targhetta con il nome di un cubano morto nei tre giorni del 1961 nei quali ci fu lo sbarco dei 2000 paracadutisti mercenari alla Baia dei Porci. Arriviamo alla fine della strada e visitiamo il Museo di Giron. Nello sbarco morirono 156 cubani, le loro foto sono esposte in questo museo all’interno del quale c’è una temperatura micidiale (forse supera i 40 gradi). Andiamo quindi alla ricerca del luogo dello sbarco, ma come ormai ci succede spesso abbiamo una grande delusione perché una barriera di cemento armato rende la zona orribile! Ci spostiamo un po’ e troviamo un paesaggio migliore, la spiaggia è formata da corallo, i ciottoli sono pezzi di corallo morto, stupenda! Torniamo all’albergo sotto un acquazzone da diluvio universale (uno dei tanti).

Ah! Dimenticavo, lungo la strada bisogna essere abili a scansare i granchi che attraversano la strada. Sono tanti e alcuni sono anche piuttosto grandi. La cena sulla spiaggia la troviamo ottima, il coccodrillo non è niente male, l’aragosta sembra buona ed il filetto di pesce pure, il contorno è formato da banane fritte e riso giallo. Tutto buono.
Andiamo a letto verso le 10,00 (quasi con le galline).

 Pubblicato da il 28/05/2010 - 160.573 letture - ® Riproduzione vietata

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