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Paro (Bhutan): visitare la cittą e il Rinpung Dzong

Paro, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Paro dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La graziosa cittadina di Paro, che conta all’incirca 20.000 abitanti, è situata al centro della valle del Paro Chhu, ad est del monte Jhomolhari, nella parte centro-occidentale del Bhutan. Paro sembra uscita da una fiaba, tanti sono i colori e le forme che ne caratterizzano gli edifici. Lungo la strada principale, realizzata solo nel 1985, si affacciano sporadici negozi, ristoranti e botteghe in legno dipinte con colori sgargianti, mentre nelle vie circostanti il cemento sta purtroppo prendendo sempre più piede. I negozi più vecchi sono accessibili tramite uno strano e piuttosto inspiegabile sistema di scale, che conduce dall’ingresso principale, situato sul retro, alla vetrina che da sulla strada. Alquanto bizzarro è anche l’ordinamento locale che, per qualche tempo, ha vietato alle biciclette di circolare in centro.

Seppur fondata nell’antichità, come testimoniano i molti dzong disseminati per il centro, è negli ultimi anni che Paro ha cominciato ad acquisire una notevole importanza grazie soprattutto alla favorevole collocazione geografica, che ha reso la città il principale polo commerciale del Bhutan, facendo si che si dotasse di infrastrutture all’avanguardia rispetto al resto del paese. A pochi chilometri dal centro si trova infatti l’unico aeroporto dello stato, che garantisce collegamenti con le maggiori città indiane e del sud-est asiatico.

La strada proveniente da Thimphu e dall’aeroporto entra in città da sud, vicino al campo di tiro con l’arco, e conduce fino alla piazza centrale, dominata dall’imponente Chhoeten Lhakhang. Seguendo la direttrice principale verso sud-est si incontreranno cinque chorten, ovvero monumenti buddhisti in pietra, l’Ugyen Pelri Palace ed il ponte coperto che costituisce l’accesso pedonale al maestoso Paro Dzong, mentre a nord del centro, vicino al Dumtse Lhakhang e poco distante dal National Museum, si trova l’accesso carrabile. Sulla boscosa collina che sovrasta la città si trova lo Zuri Dzong, sede degli dei che proteggono la valle e, per tale ragione, vietato ai turisti.

L’attrazione principe di Paro è senza dubbio il Paro (Rinpung) Dzong, uno degli dzong più imponenti e conosciuti del Bhutan. La costruzione dell’edificio risale al 1644, quando lo Zhabdrung Ngawang Namgyal ordinò la costruzione dello dzong sulle fondamenta di un antico monastero eretto da Guru Rinpoche. In quanto adibito a fortezza il complesso fu realizzato in grandi proporzioni, così da poter resistere ad eventuali assedi; le sue mura mastodontiche dominano la città e sono riconoscibili da ogni punto della vallata. Qui, nel 1993, Bernardo Bertolucci girò alcune scene del film Piccolo Buddha.

In cima alla collina che ospita lo dzong si trova anche il National Museum, ospitato all’interno di un’antica torre di guardia interamente ristrutturata nel 1968 proprio per ospitare l’esposizione. Questo insolito edificio a pianta circolare, con mura spesse quasi 3 metri, venne completato nel 1656 con la funzione di ta dzong (torre d’osservazione) del Paro Dzong. La visita al complesso museale comincia dal quarto piano, dove una mostra di storia antica presenta primitivi utensili in pietra che vengono descritti come armi dei naga (spiriti serpenti), oltre ad antiche incisioni e iscrizioni rupestri. Il quinto piano propone una bella collezione di thangka antichi e moderni che raffigurano i principali santi del paese. Il sesto piano mette in mostra l’ecletticità delle emissioni filateliche del Bhutan, tanto che vi sono persino francobolli che possono essere ascoltati su un giradischi. Una porta all’estremità della galleria conduce al Tshozhing Lhakhang, il Tempio dell’Albero della Saggezza. Scendendo nuovamente al quinto livello si può visitare il Namse Lhakhang, dove si trovano una collezione di statue a soggetto religioso e svariate incisioni su pietra.

Terminata la visita alla collina del Paro Dzong ci si può recare all’Ugyen Pelri Thang, che sorge sulla riva meridionale del fiume, qualche centinaio di metri ad ovest dello dzong. Il palazzo, commissionato agli inizi del Novecento dal penlop di Paro, Tshering Penjor, è oggi la residenza della regina madre ed è perciò interdetto al pubblico. Lungo la strada che lambisce l’edificio si trovano cinque chorten a pianta quadrata costruiti in memoria del primo re, Ugyen Wangchuck. Altre importanti attrattive sono il Chhoeten Lhakhang, il Druk Choeding ed il Dumtse Lhakhang. Il primo, situato a sud della piazza principale, è una bella costruzione a forma di torre all’interno della quale si può ammirare un’incantevole cappella con al centro un’immagine di Jowo Sakyamuni. Il secondo, conosciuto anche come Tshongdoe Naktshang, è il tempio di Paro. Il Dumtse Lhakhang è invece un insolito tempio simile ad un chorten che fu edificato nel 1433 dal costruttore di ponti in ferro Thangtong Gyalpo.

Per conoscere i tipici prodotti alimentari bhutanesi non c’è niente di meglio che trascorrere qualche ora al mercato ortofrutticolo della domenica. Tra le bancarelle imbandite si scorgeranno strisce di chugo, un formaggio di yak stagionato, noci di betel, un frutto di colore arancione che somiglia ad un uovo, vasi di vetro rosa che contengono lime, felci dall’aria esotica, incenso in polvere al ginepro, khoo, ovvero porzioni di pelle di mucca essiccate, e tantissimo datse, un formaggio molle utilizzato in numerosi piatti tipici bhutanesi.

Il clima è fortemente influenzato dall’altitudine, in quanto Paro è situata a 2.280 metri di altezza. L’escursione termica che si registra mediamente tra inverno ed estate è compresa tra i -5 gradi di minima gennaio ed i 30 di massima di luglio. La maggior parte degli 800 mm di pioggia che cadono ogni anno su Paro si manifestano tra giugno ed agosto, la stagione dei monsoni.

In quanto sede dell’unico aeroporto del Bhutan, Paro è la città dello stato più facile da raggiungere. Lo scalo aereo, destinato esclusivamente al traffico internazionale vista l’assenza di altri aeroporti all’interno dei confini del Bhutan, dista 7 chilometri dal centro e 53 da Thimpu. Per arrivare in centro si può prendere uno dei tanti taxi che fanno la spola ad ogni ora del giorno e della notte. Tutti i giorni partono autobus diretti a Thimphu e Phuentsholing.
Cortesia immagini: http://www.bhutanvisit.com
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 Pubblicato da - 02 Settembre 2009 - © Riproduzione vietata

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