Mari. Visita all'antica cittą delle missioni francesi in Siria
Mari, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mari dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Con Ugarit, Mari è la città più antica e prestigiosa delle missioni francesi in Siria. Per un millennio Mari fu capitale della regione del medio Eufrate. Gli oggetti rinvenuti ornano i musei siriani (e il museo del Louvre), mentre gli archivi trovati nel Palazzo reale ci tramandano una documentazione assolutamente unica. I templi e i palazzi di mattoni che ci hanno lasciato le loro ricchezze sono per la maggior parte scomparsi. Ma il fascino che esercitano le gigantesche rovine del Palazzo reale, da 4000 anni considerato una delle meraviglie del mondo, rimane immutato.
Sulla strada che da Deir ez–Zor (124 km a nord) porta ad Abu Kemal il percorso è segnalato. Questa visita potrà seguire alla visita a Dura–Europos, a 31 km. Da Deir–ez–Zor ci sono dei taxi collettivi che portano al sito in un’ora e 45 minuti. Potrete trovare una guida in francese sul posto. La visita richiede da 1 a 2 ore.
Il sito è aperto tutti i giorni, dall’alba al tramonto. Ingresso 150 SYP.
Il processo di distruzione del sito è inesorabile, in quanto il materiale usato è costituito da mattoni in argilla cruda essiccata, che resiste male alle piogge rare ma torrenziali.
Su una parte del sito, i ricercatori hanno fatto consolidare le mura alla base con dei mattoni di terra. La visita inizia sotto il tetto che copre la zona sacra. Un piccolo corridoio tra mura di argilla alte e spesse e porta a un palazzo pre–sargonico. Dal dedalo delle sale, si identifica una sala principale quadrata che contiene impianti di conduzione dell’acqua. Questa parte pre–sargonica fu coperta con un palazzo molto più vasto chiamato palazzo di Zimri–Lim, dal nome dell’ultimo re di Mari.
Per visitarlo bisogna lasciare la zona protetta e raggiungere il cortile principale, centrale all’edificio. Comunicava un tempo con il cortile della palma, decorato con magnifici dipinti murali protetti da una pensilina.
Non lontano da qui fu scoperta la statua della dea con vaso dalle acque zampillanti, oggi esposta ad Aleppo. La sala successiva è la sala del trono. Il cuore del palazzo era completato da una moltitudine di piccole stanze destinate agli appartamenti reali, ai funzionari di palazzo, al personale di servizio e agli appartamenti delle donne. Numerosi erano anche i depositi. Il complesso era costruito su due livelli e comprendeva 300 sale e una piccola biblioteca con più di 20.000 tavolette.
Tornando al parcheggio, lo sguardo cade su una collinetta, che corrisponde al luogo in cui si trovava una ziqqurat (piramide artificiale diffusa in Mesopotamia) risalente agli amorriti. Intorno furono scoperti diversi templi, come il tempio di Dagan e di Ninni–Zaza. Foto wikipedia, cortesia: Heretiq,
Sulla strada che da Deir ez–Zor (124 km a nord) porta ad Abu Kemal il percorso è segnalato. Questa visita potrà seguire alla visita a Dura–Europos, a 31 km. Da Deir–ez–Zor ci sono dei taxi collettivi che portano al sito in un’ora e 45 minuti. Potrete trovare una guida in francese sul posto. La visita richiede da 1 a 2 ore.
Il sito è aperto tutti i giorni, dall’alba al tramonto. Ingresso 150 SYP.
Il processo di distruzione del sito è inesorabile, in quanto il materiale usato è costituito da mattoni in argilla cruda essiccata, che resiste male alle piogge rare ma torrenziali.
Su una parte del sito, i ricercatori hanno fatto consolidare le mura alla base con dei mattoni di terra. La visita inizia sotto il tetto che copre la zona sacra. Un piccolo corridoio tra mura di argilla alte e spesse e porta a un palazzo pre–sargonico. Dal dedalo delle sale, si identifica una sala principale quadrata che contiene impianti di conduzione dell’acqua. Questa parte pre–sargonica fu coperta con un palazzo molto più vasto chiamato palazzo di Zimri–Lim, dal nome dell’ultimo re di Mari.
Per visitarlo bisogna lasciare la zona protetta e raggiungere il cortile principale, centrale all’edificio. Comunicava un tempo con il cortile della palma, decorato con magnifici dipinti murali protetti da una pensilina.
Non lontano da qui fu scoperta la statua della dea con vaso dalle acque zampillanti, oggi esposta ad Aleppo. La sala successiva è la sala del trono. Il cuore del palazzo era completato da una moltitudine di piccole stanze destinate agli appartamenti reali, ai funzionari di palazzo, al personale di servizio e agli appartamenti delle donne. Numerosi erano anche i depositi. Il complesso era costruito su due livelli e comprendeva 300 sale e una piccola biblioteca con più di 20.000 tavolette.
Tornando al parcheggio, lo sguardo cade su una collinetta, che corrisponde al luogo in cui si trovava una ziqqurat (piramide artificiale diffusa in Mesopotamia) risalente agli amorriti. Intorno furono scoperti diversi templi, come il tempio di Dagan e di Ninni–Zaza. Foto wikipedia, cortesia: Heretiq,
Ministero del Turismo della Repubblica Araba di Siria |