Leshan (Cina) e la statua del Buddha pił grande del mondo
Leshan, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Leshan dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Estesa sul margine sud-occidentale del Bacino Rosso nel sud del Sichuan, Leshan conosciuta in tutto il mondo per la magnifica statua del Buddha alta 71 metri (la più alta) che la domina dall’alto della collina di Lingyun. Oltre al prestigioso monumento, la cittadina vanta altre attrattive turistiche interessanti ed è circondata da scenari paesaggistici molto suggestivi, la maggior parte dei quali riguarda la confluenza dei tre fiumi Dadu, Min e Qingyi. La città dista appena 120 chilometri da Chengdu, da cui è raggiungibile in giornata, mentre nei dintorni si possono vedere Emeishan e Emei, la “Montagna Sacra”, che tocca i 3.099 metri di altitudine.
La statua del Buddha di Leshan stupisce per le enormi dimensioni, ben 71 metri di altezza, ma anche per la sua antichità, dato che risale al 713 d.C., all’epoca della dinastia Tang (618-907). A promuoverne la costruzione fu sostanzialmente la devozione popolare, smaniosa di rendere omaggio a Buddha il Misericordioso con un’opera sensazionale per implorarlo di calmare le acque tumultuose dei fiumi che mettevano a repentaglio la vita di pescatori e marinai. Prima della statua, sul fianco del dirupo della collina di Lingyun, fu costruito un grande tempio, la cui funzione era proprio quella di proteggere il monumento. La realizzazione fu affidata a Haitong, monaco devoto del vicino Tempio Lingyun (Lingyunsi), che avviò il cantiere nel 713 e morì a 90 anni senza essere riuscito a portare a compimento la statua.
Il grande Buddha di Leshan è sopravvissuto a secoli di intemperie, alla guerra civile, alla Rivoluzione culturale e oggi si presenta ben conservato in tutta la sua grandezza. Per un breve periodo la statua fu anche rivestita da una struttura lignea di protezione, andata smantellata durante la reggenza della dinastia Ming (1368-1644); in seguito, per attenuare gli eventuali danni provocati dall’esposizione agli agenti atmosferici, fu installato un ingegnoso dispositivo di drenaggio. Per salire e scendere la scoscesa parete rocciosa si utilizzano i gradini tagliati nella pietra a fianco della statua, ma ricordate che le fotografie migliori si scattano dall’isolotto di sabbia che si erge in mezzo ai fiumi.
A sinistra della statua, sulla testa del Buddha, svetta il bel tempio Tempio del Grande Buddha, anche noto come Dafosi, costruito poco prima del monumento. Al tempio superiore era annesso un monastero recentemente trasformato in un albergo caratterizzato da ambienti sobri, dal sapore antico, che ben si armonizzano con il contesto. Alla destra del Buddha, invece, c’è l’isola di Wuyou, collegata alla terraferma da un ponte sospeso in gingko e bambù, che ospita il Monastero Wuyou, di epoca Tang, il Tempio a Maitreya, costruito dai Qing (1644-1912), la Sala dei Sutra, la Sala dei Tre Buddha, la Sala dei 1000 Arhat, i Padiglioni del Tamburo e della Campana. Nei pressi del ponte è da vedere anche la tomba rupestre della Roccia Mahao, una delle mille sepolture della dinastia Han Orientale (25-220 d.C.) rinvenute nella zona; purtroppo i bassorilievi sono gravemente danneggiati e hanno perso molto dell’antico fascino.
L'area dei Monti Emei, ivi compreso il sito del Buddha gigante, sono stati insigniti del titolo di Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 1996.
Il clima è subtropicale umido, sensibilmente influenzato dalla spirare dei monsoni. Gli inverni sono brevi, miti e secchi, con temperature che tra dicembre e febbraio oscillano mediamente tra 11 e 6 gradi. Già all’inizio di aprile cominciano a registrarsi massime superiori a 20 gradi, mentre in luglio e agosto i valori sono generalmente compresi tra 31 e 22 gradi. La stagione delle piogge si protrae da giugno a settembre, quattro mesi durante i quali cadono in media ben 900 mm di pioggia, ma anche maggio e settembre sono umidi e piovosi. Il mese migliore per visitare Leshan è ottobre, caratterizzato da temperature medie pari rispettivamente a 21 e 16 gradi e scarse precipitazioni.
L’aeroporto principale del Sichuan è il Chengdu Shuangliu International Airport, uno scalo di grandi dimensioni collegato a numerose località asiatiche e ad Amsterdam situato 16 chilometri a sud-ovest del centro urbano. Una volta atterrati, per muoversi da Chengdu a Leshan si può contare su frequenti collegamenti ferroviari o, in alternativa, noleggiare un’automobile. Nel 2000, infatti, si sono conclusi i lavori di ammodernamento del tratto autostradale Chengdu-Leshan, un’arteria carrabile lunga 160 chilometri estremamente importante per l’intero comparto turistico della zona.
La statua del Buddha di Leshan stupisce per le enormi dimensioni, ben 71 metri di altezza, ma anche per la sua antichità, dato che risale al 713 d.C., all’epoca della dinastia Tang (618-907). A promuoverne la costruzione fu sostanzialmente la devozione popolare, smaniosa di rendere omaggio a Buddha il Misericordioso con un’opera sensazionale per implorarlo di calmare le acque tumultuose dei fiumi che mettevano a repentaglio la vita di pescatori e marinai. Prima della statua, sul fianco del dirupo della collina di Lingyun, fu costruito un grande tempio, la cui funzione era proprio quella di proteggere il monumento. La realizzazione fu affidata a Haitong, monaco devoto del vicino Tempio Lingyun (Lingyunsi), che avviò il cantiere nel 713 e morì a 90 anni senza essere riuscito a portare a compimento la statua.
Il grande Buddha di Leshan è sopravvissuto a secoli di intemperie, alla guerra civile, alla Rivoluzione culturale e oggi si presenta ben conservato in tutta la sua grandezza. Per un breve periodo la statua fu anche rivestita da una struttura lignea di protezione, andata smantellata durante la reggenza della dinastia Ming (1368-1644); in seguito, per attenuare gli eventuali danni provocati dall’esposizione agli agenti atmosferici, fu installato un ingegnoso dispositivo di drenaggio. Per salire e scendere la scoscesa parete rocciosa si utilizzano i gradini tagliati nella pietra a fianco della statua, ma ricordate che le fotografie migliori si scattano dall’isolotto di sabbia che si erge in mezzo ai fiumi.
A sinistra della statua, sulla testa del Buddha, svetta il bel tempio Tempio del Grande Buddha, anche noto come Dafosi, costruito poco prima del monumento. Al tempio superiore era annesso un monastero recentemente trasformato in un albergo caratterizzato da ambienti sobri, dal sapore antico, che ben si armonizzano con il contesto. Alla destra del Buddha, invece, c’è l’isola di Wuyou, collegata alla terraferma da un ponte sospeso in gingko e bambù, che ospita il Monastero Wuyou, di epoca Tang, il Tempio a Maitreya, costruito dai Qing (1644-1912), la Sala dei Sutra, la Sala dei Tre Buddha, la Sala dei 1000 Arhat, i Padiglioni del Tamburo e della Campana. Nei pressi del ponte è da vedere anche la tomba rupestre della Roccia Mahao, una delle mille sepolture della dinastia Han Orientale (25-220 d.C.) rinvenute nella zona; purtroppo i bassorilievi sono gravemente danneggiati e hanno perso molto dell’antico fascino.
L'area dei Monti Emei, ivi compreso il sito del Buddha gigante, sono stati insigniti del titolo di Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO nel 1996.
Il clima è subtropicale umido, sensibilmente influenzato dalla spirare dei monsoni. Gli inverni sono brevi, miti e secchi, con temperature che tra dicembre e febbraio oscillano mediamente tra 11 e 6 gradi. Già all’inizio di aprile cominciano a registrarsi massime superiori a 20 gradi, mentre in luglio e agosto i valori sono generalmente compresi tra 31 e 22 gradi. La stagione delle piogge si protrae da giugno a settembre, quattro mesi durante i quali cadono in media ben 900 mm di pioggia, ma anche maggio e settembre sono umidi e piovosi. Il mese migliore per visitare Leshan è ottobre, caratterizzato da temperature medie pari rispettivamente a 21 e 16 gradi e scarse precipitazioni.
L’aeroporto principale del Sichuan è il Chengdu Shuangliu International Airport, uno scalo di grandi dimensioni collegato a numerose località asiatiche e ad Amsterdam situato 16 chilometri a sud-ovest del centro urbano. Una volta atterrati, per muoversi da Chengdu a Leshan si può contare su frequenti collegamenti ferroviari o, in alternativa, noleggiare un’automobile. Nel 2000, infatti, si sono conclusi i lavori di ammodernamento del tratto autostradale Chengdu-Leshan, un’arteria carrabile lunga 160 chilometri estremamente importante per l’intero comparto turistico della zona.