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Antananarivo (Tana), Capitale del Madagascar: cosa vedere e sapere

Antananarivo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Antananarivo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A prima vista, la capitale del Madagascar ricorda una città mediterranea. Il suo punto più alto è posto a 2.643 metri sul livello del mare anche se la maggior parte di Antananarivo, chiamata anche Tana, si estende intorno ai 1.400 metri. A prescindere dall’altitudine, esplorare i numerosi siti culturali, architettonici e storici a piedi non è facile, a patto che siate disposti a salire centinaia di gradini e che non vi facciate scoraggiare dal caos cittadino. Antananarivo è infatti una metropoli frenetica e piena di attività: le strade sono affollate di persone che camminano tra le auto, bussano sui vetri dei taxi e vendono qualsiasi cosa possa venirvi in mente, dalla frutta agli occhiali da sole, fino a telefoni cellulari e animali vivi. Lo smog che esce dai tubi si scarico rende l’aria irrespirabile, mentre le motociclette sfrecciano pericolosamente in tutte le direzioni schivando le file interminabili di automobili e pedoni. Le strade principali sono affollate di bancarelle che vendono merci disparate, ammassate a riempire tutti gli spazi liberi e che talvolta finiscono anche in mezzo alla strada.

La zona dove oggi sorge Antananarivo era originariamente conosciuta con il nome di Analamanga, traducibile come “foresta azzurra”, e sarebbe stata popolata dai Vazimba, i misteriosi antenati degli odierni abitanti. Nel 1610 un re della dinastia merina di nome Andrianjaka conquistò la regione e vi stanziò una guarnigione di mille uomini per difendere il nuovo insediamento, che ribattezzò Antananarivo, ovvero “città dei mille guerrieri”. In epoca coloniale, Tana divenne la sede dell’amministrazione francese con il nome di Tananarive. Fu in questo periodo che il centro della città assunse il suo aspetto attuale: i francesi costruirono due splendide scalinate e prosciugarono paludi e risaie creando la zona oggi nota con il nome di Analakely. Nel maggio 1929, Antananarivo fu teatro della prima importante manifestazione contro la presenza coloniale.

Il centro di Antananarivo può essere sommariamente diviso in due zone: Haute-Ville, la “città alta”, e Basse-Ville, la “città bassa”. Centro della Basse-Ville e quartiere commerciale è Avenue de l’Independance, che va in direzione sud-est dalla stazione ferroviaria attraversando l’affollata area del mercato principale di Analakely, dove si trova una ripida scalinata che porta alla più tranquilla Haute-Ville. Un’altra scalinata, proprio di fronte, conduce all’affollato quartiere di Ambondrona, dove si trovano numerosi alberghi. Una serie di strette stradine risale il fianco della collina fino a raggiungere il Rova, il “Palazzo della Regina”, mentre scendendo dalla Haute-Ville lungo l’altro versante si arriva al Lago Anosy, uno specchio d’acqua a forma di cuore. Muoversi in città non è sempre facile, poiché le indicazioni stradali sono scarse e distanti tra loro, e per di più molte vie hanno nomi intercambiabili in malgascio e in francese, entrambi però poco usati dalla gente del posto.

Una delle attrattive principali della città, se non altro per le sue dimensioni, è il Lac Anosy, che si estende nella parte sud della capitale ed è raggiungibile con una facile passeggiata in discesa dalla Haute-Ville. Al mattino presto si riescono talvolta ad avvistare stormi di egrette appollaiate sui rami degli alberi circostanti, mentre su un isolotto al centro del lago, collegato alla riva da una strada rialzata, si erge il Monument aux Morts, un grande angelo bianco su un plinto eretto dai francesi in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. Di fronte al punto in cui termina la strada rialzata si incontra un mercato che si tiene tutti i giorni, mentre sulla riva meridionale sono allineate le bancarelle dei barbieri.

La maggior parte degli edifici antichi più belli è concentrata nella Haute-Ville, che è molto più tranquilla e facile da girare della frenetica e inquinata Basse-Ville. Il Rova, o palazzo reale, è un’imponente struttura che si staglia in cima alla collina più alta della città, in un punto da cui si domina tutto il Lac Anosy. A poche centinaia di metri dal Rova, scendendo lungo la collina, si incontra il Musée Andafivaratra, un museo ospitato in un magnifico palazzo barocco che possiede una collezione di mobili, ritratti e cimeli risalenti all’epoca dei sovrani merina. L’edificio era la residenza del primo ministro Rainilaiarivony, il quale sposò una dopo l’altra tre regine ed era il vero detentore del potere nel paese. Più piccolo del Musée Andafivaratra, ma tuttavia interessante, il Musée d’Art et d’Archéologie fornisce una panoramica sugli scavi archeologici condotti nell’isola, attraverso esempi di decorazioni provenienti da tombe nel sud del paese, una vasta collezione di strumenti musicali e alcuni talismani e oggetti usati per la stregoneria.

Ad Antananarivo si tengono tantissimi mercati, senza contare che ovunque vedrete venditori ambulanti che propongono le loro mercanzie su bancarelle, carretti e scatole di cartone, o vagano per la città con la speranza di fare qualche affare. Il principale mercato di Tana si tiene nei “padiglioni” di Analakely, un posto affollato e dall’atmosfera vivace, dove si vendono vestiti, oggetti per la casa, lettori dvd poco affidabili, cibo di ogni genere, oltre a prodotti a dir poco incredibili come ad esempio il concime di pipistrello biologico. Lungo i binari a ovest della vecchia stazione ferroviaria si tiene un altro mercato più piccolo, il Marché Communal de Petit Vitesse, dove potrete trovare più o meno le stessi merci presenti a Analakely. Uno dei mercati più particolari è il coloratissimo mercato dei fiori, che si tiene tutti i giorni ai margini sud-orientali del Lac Anosy. Se siete alla ricerca di articoli artigianali, il mercato più rinomato di Tana è il Marché Artisanale de La Digue.

Clima
Il clima è tropicale, moderatamente caldo e umido, anche se l’altitudine fa sì che le temperature siano sensibilmente inferiori a quelle delle località costiere. I mesi più caldi sono quelli compresi tra gennaio e aprile, quando sono frequenti anche i piovaschi che rendono le giornate piuttosto umide e afose. Da giugno a settembre può fare freddo, soprattutto di notte, quando le minime possono anche scendere al di sotto dei 10 gradi. In generale, il periodo migliore per visitare la regione della capitale del Madagascar è quello compreso tra maggio e ottobre, quando le piogge sono scarse e le temperature diurne assolutamente gradevoli.

Come arrivare
La principale struttura aeroportuale del Madagascar è l’Aeroporto di Antananarivo-Ivato, uno scalo internazionale situato a 12 chilometri di distanza dal centro, presso l’omonimo villaggio di Ivato. Per spostarsi ad Antananarivo e nei sobborghi periferici ci sono pochi autobus grandi ma numerosi minibus, i cui biglietti vengono venduti a prezzi veramente stracciati. Il capolinea della maggior parte delle linee urbane si trova in Avenue de l’Independance, nel cuore del centro, anche se, data la lentezza del traffico e le dimensioni di molte vie, spesso conviene percorrere a piedi le distanze relativamente brevi o prendere un taxi se non si conosce bene la zona dove si è diretti. E’ invece assolutamente sconsigliato noleggiare un’automobile per muoversi nel caos della capitale.

Foto wikipedia, cortesia: Bernard Gagnon
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 Pubblicato da - 09 Settembre 2016 - © Riproduzione vietata

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