Agadir: mare e spiagge nel Marocco sud-occidentale
Agadir, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Agadir dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Capoluogo regionale di Sous Massa Draa, Agadir ha conosciuto uno sviluppo turistico senza eguali negli ultimi anni in Marocco. Bagnata dalle acque dell’Oceano Atlantico, la città è diventata rapidamente la principale località marittima della parte centro-meridionale del paese, grazie a un’ampia spiaggia sabbiosa lunga più di 10 km. Intorno ad essa sorgono moderne strutture ricettive, ristoranti e locali notturni, per una destinazione rivolta soprattutto a gruppi di turisti in viaggio organizzato, risultando di conseguenza meno interessante agli occhi di viaggiatori indipendenti maggiormente attratti dall’autentica cultura marocchina.
La fondazione di Agadir risale al XV secolo, quando un gruppo di mercanti portoghesi intenzionati ad intessere trame commerciali con le genti nomadi del Sahara si stabilì in questo tratto di costa. Verso la metà del XVI secolo, grazie all’espansione dell’impero saudita, il porto accrebbe notevolmente le proprie dimensioni, affermandosi tra gli scali più importanti della costa atlantica africana. Tuttavia, neanche due secoli dopo, il sultano alawita Sidi Mohammed ben Abdallah dirottò i flussi commerciali verso nord, a Essaouira, contraendo drasticamente l’economia di Agadir. Nel secolo scorso, il 29 febbraio 1960 la zona fu scossa da un violento terremoto che causò la morte di oltre 18.000 persone e la totale distruzione della vecchia kasbah.
Dopo la sua ricostruzione Agadir è diventata un porto di importanza notevole. La sua grande flotta di pescherecci contribuisce sensibilmente a fare del Marocco il principale esportatore di sardine in scatola al mondo, un primato di cui in città vanno tutti piuttosto fieri. Parallelamente alle attività portuali, Agadir ha incentivato la crescita del settore turistico, affermandosi come la località costiera più nota del paese e attirando un numero sempre maggiore di turisti da tutto il mondo.
L’attrattiva principale di Agadir è la sua spettacolare spiaggia a mezzaluna, un’interminabile distesa di sabbia curata, sorvegliata e complessivamente ben tenuta. Talvolta il vento è così forte che è impossibile anche solo sdraiarsi a prendere il sole, ma quando le condizioni atmosferiche lo permettono e la bassa marea pomeridiana libera decine di metri di arenile dall’acqua il litorale si trasforma in un grande campo da calcio, con decine di partite improvvisate che si susseguono una dopo l’altra.
Molto più esclusive sono le spiagge private nei pressi del porto turistico, di fronte ai grandi alberghi nei dintorni di Sunset Beach e Palm Beach. Qui si trovano tutte le dotazioni a cui ci hanno abituato i “nostri” litorali attrezzati, dalle docce alle aree gioco per bambini, oltre naturalmente al noleggio di sdraio e ombrellone. A sud del porto turistico non mancano gli esercizi commerciali che vendono attrezzature da surf, windsurf e kitesurf, mentre per passeggiare non c’è niente di meglio della promenade che si snoda per chilometri dal porticciolo al palazzo reale.
Oltre alle spiagge, al porto turistico e ai locali notturni Agadir offre anche altri spunti interessanti. Tra le cose da vedere spicca il Musée du Patrimoine Amazigh, una piccola e curata esposizione che offre un’eccellente panoramica sull’artigianato berbero, particolarmente interessante soprattutto per quanto riguarda i gioielli. Ispirato alla Maison Tiskiwin di Marrakech, il museo è un luogo stimolante per chi vuole conoscere meglio la cultura e le tradizioni delle popolazioni berbere della regione. All’angolo sud-occidentale del Jardim de Olhão è da vedere anche il Mémoire d’Agadir, un piccolo allestimento dedicato al terremoto del 1960.
A proposito del terremoto, tra le poche zone sopravvissute al sisma c’è la kasbah, il quartiere che sorge sulla sommità di una collina 7 km a nord-ovest dell’odierno centro urbano. Da qui si gode di una vista formidabile sul porto commerciale, quello turistico e sul resto dell’abitato di Agadir, ragion per cui sono in molti a recarvisi soprattutto al tramonto. Ai piedi della kasbah si trova l’Ancienne Talborjt, la collina formata dai detriti del terremoto che rappresenta una sorta di cimitero comune a tutti coloro che persero la vita durante le scosse.
Una quarantina di chilometri a sud di Agadir si estende il Parco Nazionale di Sousse-Massa, un’area naturalistica di grande valore dove ammirare scenari costieri incantevoli, che racchiudono un pittoresco intreccio tra mare, fiume e deserto, popolati da stormi di fenicotteri. Sempre lungo la costa a sud di Agadir si trova il piccolo villaggio di pescatori di Tifnit, situato in una posizione spettacolare, proteso verso il mare aperto. In corrispondenza della foce dell'Oued Sous ci sono i campi da golf del Golf du Soleil e la cittadina di Inezgane, mentre poco dopo inizia la spiaggia cittadina battuta dai surfisti.
A nord di Agadir il paesaggio si fa più ondulato ma non mancano le belle spiagge dove rilassarsi o praticare il surf. A circa 20 km di distanza dalla città si trova il villaggio di Aourir, particolarmente animato di mercoledì, il giorno del Souk, il mercato cittadino. Qualche chilometro più a nord c’è Taghazout, altro luogo perfetto per il surf grazie alle onde imponente che si infrangono presso il cosiddetto Anka point. Sempre per i surfisti c’è l’altrettanto famoso Killer point, dove all’emozione di cavalcare un’onda si aggiunge la suspence garantita dalla possibilità che dal pelo dell’acqua affiorino improvvisamente orche o altri cetacei.
A dispetto della latitudine, il clima di Agadir non è così caldo come ce lo si potrebbe aspettare a causa dell'azione mitigatrice esercitata dalle acque dell’Oceano Atlantico. La temperatura dell’acqua è piuttosto bassa per tutto l'anno, passando da valori minimi di 17-18°C in inverno a circa 21°C a fine estate; in ogni caso per chi si dedica al surf è consigliabile indossare una muta in neoprene, soprattutto se si prevendono lunghe permanenze in acqua. Le precipitazioni atmosferiche sono complessivamente scarse e raramente superano i 300 mm l'anno; piove soprattutto nella stagione invernale, mentre in estate, da giugno a metà ottobre, prevalgono le giornate soleggiate e ventilate. Le temperature massime estive si attestano mediamente sui 26-27°C, con minime comprese tra 16-18°C, mentre d’inverno i valori oscillano tra 20-22°C e 7-8 °C.
Per raggiungere Agadir si può volare direttamente sul suo aeroporto internazionale chiamato Al Massira, collegato a Milano Malpensa (tratta offerta dalla compagnia charter Alba Star) e ad altri importanti scali europei, alcuni dei quali serviti da compagnie aeree low cost come Ryanair e easyJet. Agadir inoltre dista poco più di 200 km da Marrakech, da dove è possibile raggiungere la città costiera con una strada diretta, che supera gli ultimi contrafforti dell'Alto Atlante, o transitando prima per Essaouira, per poi costeggiare l'oceano verso sud fino a destinazione.
La fondazione di Agadir risale al XV secolo, quando un gruppo di mercanti portoghesi intenzionati ad intessere trame commerciali con le genti nomadi del Sahara si stabilì in questo tratto di costa. Verso la metà del XVI secolo, grazie all’espansione dell’impero saudita, il porto accrebbe notevolmente le proprie dimensioni, affermandosi tra gli scali più importanti della costa atlantica africana. Tuttavia, neanche due secoli dopo, il sultano alawita Sidi Mohammed ben Abdallah dirottò i flussi commerciali verso nord, a Essaouira, contraendo drasticamente l’economia di Agadir. Nel secolo scorso, il 29 febbraio 1960 la zona fu scossa da un violento terremoto che causò la morte di oltre 18.000 persone e la totale distruzione della vecchia kasbah.
Dopo la sua ricostruzione Agadir è diventata un porto di importanza notevole. La sua grande flotta di pescherecci contribuisce sensibilmente a fare del Marocco il principale esportatore di sardine in scatola al mondo, un primato di cui in città vanno tutti piuttosto fieri. Parallelamente alle attività portuali, Agadir ha incentivato la crescita del settore turistico, affermandosi come la località costiera più nota del paese e attirando un numero sempre maggiore di turisti da tutto il mondo.
L’attrattiva principale di Agadir è la sua spettacolare spiaggia a mezzaluna, un’interminabile distesa di sabbia curata, sorvegliata e complessivamente ben tenuta. Talvolta il vento è così forte che è impossibile anche solo sdraiarsi a prendere il sole, ma quando le condizioni atmosferiche lo permettono e la bassa marea pomeridiana libera decine di metri di arenile dall’acqua il litorale si trasforma in un grande campo da calcio, con decine di partite improvvisate che si susseguono una dopo l’altra.
Molto più esclusive sono le spiagge private nei pressi del porto turistico, di fronte ai grandi alberghi nei dintorni di Sunset Beach e Palm Beach. Qui si trovano tutte le dotazioni a cui ci hanno abituato i “nostri” litorali attrezzati, dalle docce alle aree gioco per bambini, oltre naturalmente al noleggio di sdraio e ombrellone. A sud del porto turistico non mancano gli esercizi commerciali che vendono attrezzature da surf, windsurf e kitesurf, mentre per passeggiare non c’è niente di meglio della promenade che si snoda per chilometri dal porticciolo al palazzo reale.
Oltre alle spiagge, al porto turistico e ai locali notturni Agadir offre anche altri spunti interessanti. Tra le cose da vedere spicca il Musée du Patrimoine Amazigh, una piccola e curata esposizione che offre un’eccellente panoramica sull’artigianato berbero, particolarmente interessante soprattutto per quanto riguarda i gioielli. Ispirato alla Maison Tiskiwin di Marrakech, il museo è un luogo stimolante per chi vuole conoscere meglio la cultura e le tradizioni delle popolazioni berbere della regione. All’angolo sud-occidentale del Jardim de Olhão è da vedere anche il Mémoire d’Agadir, un piccolo allestimento dedicato al terremoto del 1960.
A proposito del terremoto, tra le poche zone sopravvissute al sisma c’è la kasbah, il quartiere che sorge sulla sommità di una collina 7 km a nord-ovest dell’odierno centro urbano. Da qui si gode di una vista formidabile sul porto commerciale, quello turistico e sul resto dell’abitato di Agadir, ragion per cui sono in molti a recarvisi soprattutto al tramonto. Ai piedi della kasbah si trova l’Ancienne Talborjt, la collina formata dai detriti del terremoto che rappresenta una sorta di cimitero comune a tutti coloro che persero la vita durante le scosse.
Una quarantina di chilometri a sud di Agadir si estende il Parco Nazionale di Sousse-Massa, un’area naturalistica di grande valore dove ammirare scenari costieri incantevoli, che racchiudono un pittoresco intreccio tra mare, fiume e deserto, popolati da stormi di fenicotteri. Sempre lungo la costa a sud di Agadir si trova il piccolo villaggio di pescatori di Tifnit, situato in una posizione spettacolare, proteso verso il mare aperto. In corrispondenza della foce dell'Oued Sous ci sono i campi da golf del Golf du Soleil e la cittadina di Inezgane, mentre poco dopo inizia la spiaggia cittadina battuta dai surfisti.
A nord di Agadir il paesaggio si fa più ondulato ma non mancano le belle spiagge dove rilassarsi o praticare il surf. A circa 20 km di distanza dalla città si trova il villaggio di Aourir, particolarmente animato di mercoledì, il giorno del Souk, il mercato cittadino. Qualche chilometro più a nord c’è Taghazout, altro luogo perfetto per il surf grazie alle onde imponente che si infrangono presso il cosiddetto Anka point. Sempre per i surfisti c’è l’altrettanto famoso Killer point, dove all’emozione di cavalcare un’onda si aggiunge la suspence garantita dalla possibilità che dal pelo dell’acqua affiorino improvvisamente orche o altri cetacei.
A dispetto della latitudine, il clima di Agadir non è così caldo come ce lo si potrebbe aspettare a causa dell'azione mitigatrice esercitata dalle acque dell’Oceano Atlantico. La temperatura dell’acqua è piuttosto bassa per tutto l'anno, passando da valori minimi di 17-18°C in inverno a circa 21°C a fine estate; in ogni caso per chi si dedica al surf è consigliabile indossare una muta in neoprene, soprattutto se si prevendono lunghe permanenze in acqua. Le precipitazioni atmosferiche sono complessivamente scarse e raramente superano i 300 mm l'anno; piove soprattutto nella stagione invernale, mentre in estate, da giugno a metà ottobre, prevalgono le giornate soleggiate e ventilate. Le temperature massime estive si attestano mediamente sui 26-27°C, con minime comprese tra 16-18°C, mentre d’inverno i valori oscillano tra 20-22°C e 7-8 °C.
Per raggiungere Agadir si può volare direttamente sul suo aeroporto internazionale chiamato Al Massira, collegato a Milano Malpensa (tratta offerta dalla compagnia charter Alba Star) e ad altri importanti scali europei, alcuni dei quali serviti da compagnie aeree low cost come Ryanair e easyJet. Agadir inoltre dista poco più di 200 km da Marrakech, da dove è possibile raggiungere la città costiera con una strada diretta, che supera gli ultimi contrafforti dell'Alto Atlante, o transitando prima per Essaouira, per poi costeggiare l'oceano verso sud fino a destinazione.