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Portmagee (Irlanda): il villaggio e le escursioni alle isole Skelling e Valentia

Portmagee, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Portmagee dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Portmagee, tradizionale paese di un’Irlanda continuamente ancorata alle proprie radici, s’incastona nella contea del Kerry, più precisamente tra Iveragh e Valentia Island. An Caladh – nome gaelico di questo piccolo villaggio che significa “traghetto” – è cruciale come punto di partenza per raggiungere molte caratteristiche zone sparse e punti di interesse turistici conosciuti in tutto il mondo specialmente nell’ultimo decennio. Il “Porto di Magee” si lega soprattutto alla storia moderna che vede protagonista nel XVIII secolo il contrabbandiere Theobald Magee, dapprima ufficiale nella flotta di Re Giacomo e poi mercante per mare incline ai traffici illegali e al commercio di tè, tabacco e tessuti.

Portmagee è oggi un centro dalla forte accezione turistica che ha focalizzato parte della propria ospitalità (alloggi, bar, ristoranti) tutt’intorno al famigerato ponte che, dall’abitato, attraversa il canale fino all’isola prospiciente, appunto Valentia Island. Fa tuttavia ancor più sensazione il fatto che da qui partono le imbarcazioni preposte a condurre i turisti alle vicine Skellig Islands, ovvero Little Skellig – popolata da molteplici specie di uccelli marini e foche e sulla quale non è possibile attraccare ma solo avvicinarsi a fini tutelativi – e Great Skellig, altresì chiamata Skellig Michael nonché Patrimonio dell’Umanità UNESCO, dove imperano le rovine di un maestoso monastero medievale occupato fino al 1100 da decine di monaci dediti all’ascetismo e alla preghiera.

Da esiguo ritrovo di pescatori, il “Porto di Magee” (reiteriamo per un attimo l’omaggio storico) è divenuto un’attrattiva per moltissimi visitatori ai quali sono riservati servizi ricettivi di prim’ordine e uno spettacolo assolutamente impagabile: il paesaggio. Qui ogni scorcio richiama un’aura poetica malinconica ma non triste, piuttosto raccolta e magnetica in particolar modo per gli amanti del contesto naturalistico nordico.

Di recente la località è stata eletta da Failté Ireland – l’ente nazionale per lo sviluppo del turismo in Irlanda – la migliore cittadina turistica del Paese, motivo di orgoglio per tutti i suoi abitanti. Nonostante questo importante riconoscimento, chi popola questo fiore all’occhiello dell’Isola di smeraldo non si è affatto montato la testa, tant’è che la pesca resta a oggi la principale attività di sussistenza e una risorsa essenziale per garantire ai ristoranti un costante rifornimento e la possibilità di far gustare alla gente di passaggio ottimi piatti ovviamente a base ittica, prelibatezze che sono in questo caso all’ordine del giorno insieme ad altre tipicità proposte in loco.

La specialità dei cacciatori di mare permangono i molluschi, tesori d’acqua inscritti in un ormai collaudato circuito di esportazione internazionale. Mangiare fa da interludio a itinerari che il turista apprezzerà certamente, passeggiando lungo le impervie ma bellissime scogliere e i sommi promontori per un relax a tutto tondo.

In relazione al suo collegamento con le isole Skellig, Portmagee ospita il centro Skelligs Experience per un’esperienza immersiva nel mondo delle due meraviglie pseudo-piramidali, pensata per chi non ama le tratte in barca o per i giorni in cui il mare risulta troppo mosso per essere solcato da qualsivoglia imbarcazione. I numeri parlano chiaro: 30.000 visitatori l’anno fanno la sua fortuna sfruttando anche il mini teatro da 80 posti in esso concepito e attuato.

Non solo Skellig Islands, però: a Portmagee c’è spazio per praticare immersioni subacquee, camminate in collina e tanto sport, oltre alla fruizione dell’artigianato locale e della fabbrica di cioccolata, più un progetto che sta rapidamente prendendo piede, il “museo delle barche”.

Nell’area si trova anche la Derrynane House, vale a dire la dimora di Daniel O’Connell, avvocato e politico irlandese assurto nel tempo a “liberatore” o “emancipatore”, come veniva chiamato dagli autoctoni per la sua strenua difesa del cattolicesimo irlandese e per la sua lotta alle discriminanti leggi penali in vigore nel Paese nel corso del XVIII secolo.

Come arrivare
Posta a sud-ovest, la località è raggiungibile partendo da Dublino dopo il volo aereo e beneficiando dei numerosi collegamenti sottoforma di tratte ferroviarie e linee autobus molto efficienti per una rete connettiva ben costruita.

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