Corciano di Perugia: il borgo medievale dell'Umbria e il suo festival
Corciano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Corciano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
L'Umbria è una regione che colleziona perle e Corciano, località sulla cima di un colle a 12 km da Perugia, è una di queste, annoverata fra i "Borghi più belli d'Italia". Un'antica leggenda la vuole sorta grazie a Coragino, compagno di Ulisse, tuttavia la storia si distanzia dal mito senza però svilire l'anima di questo paese, che si sviluppa soprattutto in epoca medievale, cinto da mura in grado di esaltare il suggestivo centro storico.
Fra salite, discese e scalinate si scorgono caratteristiche case in pietra calcarea e travertino mai minimamente scalfite dalla modernità. Viuzze concentriche avviluppano la zona centrale - in cui giace la Torre comunale duecentesca - e una più vasta area periferica arriva ai due accessi cittadini, la Porta Santa Maria e la Porta San Francesco. Da uno di questi due ingressi si può iniziare una lunga passeggiata alla scoperta di monumenti ed edifici che sono testimonianza di un'innata bellezza.
Si prenda ad esempio il magnifico Palazzo municipale cinquecentesco, un tempo dimora dei duchi Della Corgna e ora splendida attrazione turistica che vanta una Sala del Consiglio il cui pregio si rileva nelle decorazioni del soffitto in legno. Diversa struttura è rappresentata dal Palazzo del Capitano del Popolo, quattrocentesco esemplare in pietra e mattoni, e si differenzia ulteriormente il Palazzo dei Priori e della Mercanzia. Assolutamente da vedere il pozzo a pianta circolare in cui è scolpito lo stemma comunale.
Il profilo religioso di Corciano è tracciato dalle numerose chiese lungo il percorso: la chiesa di Santa Maria Assunta, datata XIII secolo, custodisce un'opera del Perugino del 1513 nonché un Gonfalone di Benedetto Bonfigli; la chiesa di San Cristoforo (1537) ingloba un museo di arte sacra che merita di essere visitato; in stile gotico è l'ex convento di San Francesco, che si fregia di una tavola del ‘400, un crocifisso del ‘500, una statua raffigurante San Bernardino e una tela del Bandiera; la chiesa di Sant'Agostino - realizzata nel ‘300 ma ristrutturata quattro secoli dopo - contiene dipinti di valore e un coro ligneo del 1476; da visitare infine la chiesa di Santa Maria del Serraglio, che ospita un affresco trecentesco.
Cultura, storia e tradizione viaggiano a braccetto e al turista conviene fruire dell'offerta museale promossa da Corciano, dettata in primis dal Museo Paleontologico, ricco di reperti archeologici risalenti all'epoca etrusco-romana. Il Museo della Casa Contadina parla da solo: in esso la cultura della terra corrisponde a un documento visivo che precede il periodo industriale. Il Museo della Plevania reca testimonianza della religiosità che si è ormai radicata a Corciano. Tutto questo il turista lo può trovare entro le mura, ma esternamente non mancano attrazioni e sorprese in grado di magnetizzare l'attenzione: si intraprenda il sentiero dei mandorli, particolare poiché nella bella stagione si riempie di fiori bianchi e alberi di pesche.
Ovvio che dopo tanto camminare, il turista esiga anche qualcosa per rifocillarsi. Ebbene, l'Umbria è una regione che brulica di prelibatezze e moltissimo deriva dalla terra per poi finire in cucina, come le tantissime varietà di funghi di cui sono ricolmi i boschi e che danno vita alla calda zuppa nostrana, accorpata con farro e pane abbrustolito.
Volendo invece indicare un tipico piatto umbro, ci si rifà a una ricetta molto antica, il Torello alla Ghiotta: trattasi di una pietanza povera che recupera carne avanzata e si serve a minestra con l'aggiunta di un allettante paté di fegatini. Un dolce non può mancare e a tal proposito si menzionino le fave dei morti: niente di macabro, s'intenda, solo biscottini a forma ellittica preparati con mandorle tritate, zucchero e uova. Il nome indica semplicemente il fatto che questo dolce viene preparato e consumato in occasione della festa che celebra i defunti e i santi nei primi giorni di novembre.
L'evento di maggior risonanza corrisponde all'Agosto corcianese, anche conosciuto come Corciano Festival in cui a metà del mese, nei weekend che precedeno e seguono il Ferragosto, si svolge una sfilata storica dove figuranti in costume e bande musicali danno spettacolo. Fanno parte del programma anche concerti di musica, spettacoli teatrali e di arte visive nelle strade del borgo.
Fra salite, discese e scalinate si scorgono caratteristiche case in pietra calcarea e travertino mai minimamente scalfite dalla modernità. Viuzze concentriche avviluppano la zona centrale - in cui giace la Torre comunale duecentesca - e una più vasta area periferica arriva ai due accessi cittadini, la Porta Santa Maria e la Porta San Francesco. Da uno di questi due ingressi si può iniziare una lunga passeggiata alla scoperta di monumenti ed edifici che sono testimonianza di un'innata bellezza.
Si prenda ad esempio il magnifico Palazzo municipale cinquecentesco, un tempo dimora dei duchi Della Corgna e ora splendida attrazione turistica che vanta una Sala del Consiglio il cui pregio si rileva nelle decorazioni del soffitto in legno. Diversa struttura è rappresentata dal Palazzo del Capitano del Popolo, quattrocentesco esemplare in pietra e mattoni, e si differenzia ulteriormente il Palazzo dei Priori e della Mercanzia. Assolutamente da vedere il pozzo a pianta circolare in cui è scolpito lo stemma comunale.
Il profilo religioso di Corciano è tracciato dalle numerose chiese lungo il percorso: la chiesa di Santa Maria Assunta, datata XIII secolo, custodisce un'opera del Perugino del 1513 nonché un Gonfalone di Benedetto Bonfigli; la chiesa di San Cristoforo (1537) ingloba un museo di arte sacra che merita di essere visitato; in stile gotico è l'ex convento di San Francesco, che si fregia di una tavola del ‘400, un crocifisso del ‘500, una statua raffigurante San Bernardino e una tela del Bandiera; la chiesa di Sant'Agostino - realizzata nel ‘300 ma ristrutturata quattro secoli dopo - contiene dipinti di valore e un coro ligneo del 1476; da visitare infine la chiesa di Santa Maria del Serraglio, che ospita un affresco trecentesco.
Cultura, storia e tradizione viaggiano a braccetto e al turista conviene fruire dell'offerta museale promossa da Corciano, dettata in primis dal Museo Paleontologico, ricco di reperti archeologici risalenti all'epoca etrusco-romana. Il Museo della Casa Contadina parla da solo: in esso la cultura della terra corrisponde a un documento visivo che precede il periodo industriale. Il Museo della Plevania reca testimonianza della religiosità che si è ormai radicata a Corciano. Tutto questo il turista lo può trovare entro le mura, ma esternamente non mancano attrazioni e sorprese in grado di magnetizzare l'attenzione: si intraprenda il sentiero dei mandorli, particolare poiché nella bella stagione si riempie di fiori bianchi e alberi di pesche.
Ovvio che dopo tanto camminare, il turista esiga anche qualcosa per rifocillarsi. Ebbene, l'Umbria è una regione che brulica di prelibatezze e moltissimo deriva dalla terra per poi finire in cucina, come le tantissime varietà di funghi di cui sono ricolmi i boschi e che danno vita alla calda zuppa nostrana, accorpata con farro e pane abbrustolito.
Volendo invece indicare un tipico piatto umbro, ci si rifà a una ricetta molto antica, il Torello alla Ghiotta: trattasi di una pietanza povera che recupera carne avanzata e si serve a minestra con l'aggiunta di un allettante paté di fegatini. Un dolce non può mancare e a tal proposito si menzionino le fave dei morti: niente di macabro, s'intenda, solo biscottini a forma ellittica preparati con mandorle tritate, zucchero e uova. Il nome indica semplicemente il fatto che questo dolce viene preparato e consumato in occasione della festa che celebra i defunti e i santi nei primi giorni di novembre.
L'evento di maggior risonanza corrisponde all'Agosto corcianese, anche conosciuto come Corciano Festival in cui a metà del mese, nei weekend che precedeno e seguono il Ferragosto, si svolge una sfilata storica dove figuranti in costume e bande musicali danno spettacolo. Fanno parte del programma anche concerti di musica, spettacoli teatrali e di arte visive nelle strade del borgo.