Zapponeta (Foggia), vacanza nella tranquillità della piccola città pugliese
Zapponeta, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Zapponeta dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Amanti del chiasso e della vita notturna senza freno, potete stare alla larga: se la pace vi annoia e il silenzio vi spaventa, Zapponeta non è la meta che fa per voi. In effetti sembra un villaggio d’altri tempi: gli abitanti sono poco più di tremila in questa cittadella pugliese, si conoscono tutti tra loro e sono uniti da un amore comune per la loro terra.
In provincia di Foggia, affacciata alla distesa limpida del mare Adriatico, Zapponeta non ha una storia molto lunga alle spalle, ma ha fatto in tempo a creare tradizioni amabili e un’ospitalità senza pari: le origini del centro si collocano infatti nel 1768, quando il barone Michele Zezza chiamò un gruppo di braccianti a lavorare nel suo latifondo, creando per l’occasione un primo agglomerato di case e la chiesetta di San Michele Arcangelo.
Da allora l’indole di Zapponeta si è intrecciata strettamente con la terra e l’agricoltura: il nome stesso del comune rivela lo spirito contadino, facendo riferimento all’attività dei zappatori. A lungo l’economia del luogo si è basata semplicemente sulla produzione di patate, cipolle e carote, e soltanto nel 1975 il comune è stato dichiarato autonomo dalla vicina Manfredonia. Qui la vita è sempre stata semplice e genuina, attaccata ai ritmi della natura, ma il lavoro dei contadini era quasi un’arte: basti pensare che la patata di Zapponeta è un prodotto famoso e richiesto, riconosciuta da un decreto legge come prodotto agroalimentare tradizionale pugliese.
L’avvento del turismo è un fenomeno recente: a richiamare i visitatori non ci sono grandi strutture alberghiere, o locali rumorosi che non vanno mai a dormire. Lo spirito un po’ timido e discreto della località si mantiene tuttora, ma il bel litorale adriatico è sufficiente a invitare i turisti. Dalle paludi del Lago Salso alla Riserva Naturale Frattarolo, includendo una parte del Parco Nazionale del Gargano e le Saline di Margherita di Savoia, una striscia lucida di sabbia scura accoglie ogni anno sempre più bagnanti. La colorazione della spiaggia è caratteristica, dovuta alla presenza di minerali ferrosi, suggestivi per il contrasto con la luminosità del mare ma soprattutto terapeutici, utili alla cura delle patologie reumatiche.
Chi non si accontenta di sdraiarsi al sole e rilassarsi potrà godere delle bellezze paesaggistiche nei dintorni. Le Saline Margherita di Savoia, Zona di Protezione Speciale, si trovano lungo la strada che collega Zapponeta a Trinitapoli: è un’oasi di natura incontaminata, un’area umida che faceva parte del lago di Salpi e che nell’Ottocento è stata bonificata dai Borboni. La vegetazione è costituita perlopiù da canneti, un tempo utilizzati per costruire i “pagliai”, case contadine tipiche della zona. Oggi la riserva è particolarmente indicata per il birdwatching, infatti in primavera e estate si possono ammirare i cavalieri d’Italia, le garzette, le anatre e molte altre specie. In inverno si incontrano gli uccelli che si preparano alla migrazione primaverile verso nord, come il germano reale, rappresentato anche sul gonfalone del comune.
Spostandosi nel centro di Zapponeta non ci sono molti edifici storici da vedere, vista la giovane età dell’abitato e la vocazione prevalentemente agricola. Tuttavia le atmosfere che si respirano nelle piazzette e nelle strade sono suggestive: le case basse e bianche, affiancate qua e là dalle palme, hanno un non so che di orientale, e le bancarelle di frutta e verdura aggiungono colore alla luce chiara dominante.
Da non perdere, comunque, la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, su piazza Aldo Moro, costruita a partire dal 1788 per volere del barone Zezza, fondatore della cittadella. Da allora la chiesa ha subito vari restauri: oggi ha un’unica navata, è fatta di conci di pietra squadrati e presenta un piccolo campanile accanto alla facciata. All’interno si possono ammirare una statua marmorea di San Michele Arcangelo e una tela dell’Ottocento che rappresenta la Madonna della Misericordia. Le vetrate multicolori, con le figure dei santi più cari alla cittadinanza, danno alla chiesetta una luce dolce e variopinta. La Madonna della Misericordia è la protagonista dell’evento più importante dell’anno, la festa patronale della città, che i svolge dal 11 al 13 settembre e affianca le cerimonie religiose al puro divertimento e alla buona cucina.
Zapponeta è inoltre un ottima base di partenza per l’esplorazione del territorio circostante: gli amanti della natura potranno perdersi nel Parco Nazionale del Gargano, mentre gli assetati di arte e di cultura possono visitare Lucera, Troia, Trani e tante altre località affascinanti.
A permettere una vacanza varia, rilassante e piacevole, contribuisce anche il clima mediterraneo della zona, caratterizzato da temperature sempre miti e precipitazioni scarse, quasi del tutto assenti in estate. I valori medi del mese più freddo, gennaio, vanno da una minima di 3°C a una massima di 12°C, mentre in luglio e agosto variano tra i 18°C e i 32°C. Le precipitazioni si concentrano soprattutto tra ottobre e dicembre, quando cadono in media 53-57 mm di pioggia al mese.
Raggiungere Zapponeta non è difficile. Chi viaggia in auto e viene da Foggia deve prendere la Strada Provinciale Litoranea quindi imboccare la SS 159 delle Saline, da percorrere per circa 40 km fino a destinazione. Dall’autostrada A16 Napoli-Bari, invece, si esce a Cerignola Ovest e si seguono i cartelli per Cerignola centro, si continua seguendo le indicazioni per Manfredonia fino al bivio con la SS 159 e come prima di prosegue fino a Zapponeta. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quella di Foggia e quella di Cerignola, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Bari-Palese, a circa 105 km.
In provincia di Foggia, affacciata alla distesa limpida del mare Adriatico, Zapponeta non ha una storia molto lunga alle spalle, ma ha fatto in tempo a creare tradizioni amabili e un’ospitalità senza pari: le origini del centro si collocano infatti nel 1768, quando il barone Michele Zezza chiamò un gruppo di braccianti a lavorare nel suo latifondo, creando per l’occasione un primo agglomerato di case e la chiesetta di San Michele Arcangelo.
Da allora l’indole di Zapponeta si è intrecciata strettamente con la terra e l’agricoltura: il nome stesso del comune rivela lo spirito contadino, facendo riferimento all’attività dei zappatori. A lungo l’economia del luogo si è basata semplicemente sulla produzione di patate, cipolle e carote, e soltanto nel 1975 il comune è stato dichiarato autonomo dalla vicina Manfredonia. Qui la vita è sempre stata semplice e genuina, attaccata ai ritmi della natura, ma il lavoro dei contadini era quasi un’arte: basti pensare che la patata di Zapponeta è un prodotto famoso e richiesto, riconosciuta da un decreto legge come prodotto agroalimentare tradizionale pugliese.
L’avvento del turismo è un fenomeno recente: a richiamare i visitatori non ci sono grandi strutture alberghiere, o locali rumorosi che non vanno mai a dormire. Lo spirito un po’ timido e discreto della località si mantiene tuttora, ma il bel litorale adriatico è sufficiente a invitare i turisti. Dalle paludi del Lago Salso alla Riserva Naturale Frattarolo, includendo una parte del Parco Nazionale del Gargano e le Saline di Margherita di Savoia, una striscia lucida di sabbia scura accoglie ogni anno sempre più bagnanti. La colorazione della spiaggia è caratteristica, dovuta alla presenza di minerali ferrosi, suggestivi per il contrasto con la luminosità del mare ma soprattutto terapeutici, utili alla cura delle patologie reumatiche.
Chi non si accontenta di sdraiarsi al sole e rilassarsi potrà godere delle bellezze paesaggistiche nei dintorni. Le Saline Margherita di Savoia, Zona di Protezione Speciale, si trovano lungo la strada che collega Zapponeta a Trinitapoli: è un’oasi di natura incontaminata, un’area umida che faceva parte del lago di Salpi e che nell’Ottocento è stata bonificata dai Borboni. La vegetazione è costituita perlopiù da canneti, un tempo utilizzati per costruire i “pagliai”, case contadine tipiche della zona. Oggi la riserva è particolarmente indicata per il birdwatching, infatti in primavera e estate si possono ammirare i cavalieri d’Italia, le garzette, le anatre e molte altre specie. In inverno si incontrano gli uccelli che si preparano alla migrazione primaverile verso nord, come il germano reale, rappresentato anche sul gonfalone del comune.
Spostandosi nel centro di Zapponeta non ci sono molti edifici storici da vedere, vista la giovane età dell’abitato e la vocazione prevalentemente agricola. Tuttavia le atmosfere che si respirano nelle piazzette e nelle strade sono suggestive: le case basse e bianche, affiancate qua e là dalle palme, hanno un non so che di orientale, e le bancarelle di frutta e verdura aggiungono colore alla luce chiara dominante.
Da non perdere, comunque, la Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, su piazza Aldo Moro, costruita a partire dal 1788 per volere del barone Zezza, fondatore della cittadella. Da allora la chiesa ha subito vari restauri: oggi ha un’unica navata, è fatta di conci di pietra squadrati e presenta un piccolo campanile accanto alla facciata. All’interno si possono ammirare una statua marmorea di San Michele Arcangelo e una tela dell’Ottocento che rappresenta la Madonna della Misericordia. Le vetrate multicolori, con le figure dei santi più cari alla cittadinanza, danno alla chiesetta una luce dolce e variopinta. La Madonna della Misericordia è la protagonista dell’evento più importante dell’anno, la festa patronale della città, che i svolge dal 11 al 13 settembre e affianca le cerimonie religiose al puro divertimento e alla buona cucina.
Zapponeta è inoltre un ottima base di partenza per l’esplorazione del territorio circostante: gli amanti della natura potranno perdersi nel Parco Nazionale del Gargano, mentre gli assetati di arte e di cultura possono visitare Lucera, Troia, Trani e tante altre località affascinanti.
A permettere una vacanza varia, rilassante e piacevole, contribuisce anche il clima mediterraneo della zona, caratterizzato da temperature sempre miti e precipitazioni scarse, quasi del tutto assenti in estate. I valori medi del mese più freddo, gennaio, vanno da una minima di 3°C a una massima di 12°C, mentre in luglio e agosto variano tra i 18°C e i 32°C. Le precipitazioni si concentrano soprattutto tra ottobre e dicembre, quando cadono in media 53-57 mm di pioggia al mese.
Raggiungere Zapponeta non è difficile. Chi viaggia in auto e viene da Foggia deve prendere la Strada Provinciale Litoranea quindi imboccare la SS 159 delle Saline, da percorrere per circa 40 km fino a destinazione. Dall’autostrada A16 Napoli-Bari, invece, si esce a Cerignola Ovest e si seguono i cartelli per Cerignola centro, si continua seguendo le indicazioni per Manfredonia fino al bivio con la SS 159 e come prima di prosegue fino a Zapponeta. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quella di Foggia e quella di Cerignola, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Bari-Palese, a circa 105 km.