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San Vito dei Normanni (Puglia): la cittą, il mare e il castello

San Vito dei Normanni, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. San Vito dei Normanni dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Santu Vitu è l’appellativo dialettale con cui i 20 mila abitanti di San Vito dei Normanni indicano la propria cittadina: incastonata in un’ampia pianura, nella fetta più meridionale della Puglia e più settentrionale del Salento, la città in provincia di Brindisi è incoronata da un ricamo di campi coltivati, separati dai caratteristici muretti a secco che ne disegnano i confini. Gli ulivi secolari fanno frusciare le foglie argentee al di sopra delle vigne, allineate e splendenti dall’entroterra al mare, mentre qua è là si riconosce qualche mandorlo nodoso pronto a fiorire. Spingendo lo sguardo oltre, in direzione della costa adriatica che dista dal centro circa 9 km, i verdi dei campi lasciano spazio al blu intenso del mare, e il canto delle cicale tace incantato dallo sciacquio delle onde.

Ammirando la campagna salentina e chiacchierando con i “santuvitesi”, si capisce subito quanto il borgo sia legato alla terra: una lunga tradizione agricola fa di San Vito dei Normanni una cittadina semplice, genuina, ricca di tradizioni contadine e abilissima in cucina. Ma oggi, sebbene l’agricoltura rimanga una delle risorse principali, la cittadina pugliese ha aperto le porte ai turisti, che non hanno esitato a incuriosirsi e avventurarsi alla sua scoperta: architetture suggestive, panorami idillici, clima ideale e un territorio ricco di proposte sono gli ingredienti irresistibili di una meta vacanziera perfetta.

Innanzitutto l’atmosfera del borgo è speciale, intrisa com’è di antico e di storia: entrando in paese si rimane colpiti semplicemente dalle abitazioni, colorate ispirandosi al paesaggio, strette e vicine tra loro come per proteggersi a vicenda dai visitatori curiosi. Davanti a tute le porte ci sono le caratteristiche “rezze”, che assomigliano a delle tende ma sono composte da sottili listarelle di legno, da sempre utili per riparare le case dal caldo estivo o dalle intemperie invernali. Ogni abitazioni ha una “rezza” di un colore differente: dalle tinte neutre o calde si arriva a quelle più accese, che regalano al centro pennellate sparse di allegria.

Ma aldilà dell’accoglienza tutta particolare del borgo, con il silenzio e la pace che lo caratterizzano, San Vito dei Normanni offre anche una buona collezione di testimonianze storico-artistiche uniche, che vale la pena di ammirare con attenzione nel corso della visita. A dominare la città, nel punto più alto del centro posto a 119 m s.l.m., è stato rinvenuto un antichissimo insediamento tuttora visibile, che occupa circa 23 ettari di estensione e appartiene probabilmente a due periodi storici diversi: alcuni oggetti risalirebbero infatti al V-VI secolo a.C., altri addirittura all’VIII secolo a.C.

Da vedere poi il Castello Dentice di Frasso, realizzato intorno a una precedente torre a pianta quadrata. La torre, fatta costruire da Boemondo d’Altavilla nell’XI secolo, era collocata in un punto strategico sulla Via Consolare, che da Carovigno conduceva fino a Oria passando proprio per San Vito. Decorata da merlature guelfe e illuminata mediante stretti pertugi ricavati nelle pareti massicce, la torre racchiude diversi vani, tra cui l’antica Cappella di San Vito Martire.

Del Castello che si sviluppò intorno alla torre, colpisce soprattutto l’imponente scalinata, che con eleganza conduce sino alla veranda: qui alcune slanciate colonne classiche reggono tre archi a tutto sesto, decorati con le immagini delle armi appartenute alle donne della famiglia Dentice. Nella parte interna, espugnabile tramite un arco ancora una volta decorato dallo stemma della casata, si scoprono le numerose sale finemente dipinte, le tele, i trofei di caccia e i segreti dell’Archivio Storico.

Non mancano a San Vito dei Normanni le chiese e gli edifici religiosi. Tra le varie costruzioni che vale la pena di visitare ce n’è una che spicca, particolarmente amata dagli stessi abitanti del posto: si tratta della Chiesa di Santa Maria della Vittoria, spesso chiamata semplicemente Chiesa Madre. La pianta a croce latina è suddivisa in tre ampie navate, culminanti in un transetto con un profondo presbiterio, e alle pareti sono appesi dipinti di grande pregio, come la celebre icona della Nicopeia: la Vergine, nel quadro, annuncia a Papa Pio V la vittoria sugli invasori Turchi.

Per finire, chi visita San Vito potrà spingersi nel territorio circostante, alla scoperta della costa adriatica e di Lido Specchiolla, tradizionale meta marina dei sanvitesi. A soli 5 km dalla città ci si imbatte invece nel parco di Torre Guaceto, in località Serranova, che offre tanti itinerari interessanti da percorrere a piedi o in bicicletta e ospita la possente torre che dà il nome alla riserva.

Nel cuore del borgo si possono invece conoscere le tradizioni e gli usi tipici del posto, ben rappresentati dalle varie manifestazioni che vi si svolgono nel corso dell’anno. Tra le occasioni più importanti c’è la Sagra di Ferragosto, con la degustazione dei prodotti locali più rinomati e gli spettacoli di pizzica in piazza. I concerti e le danze della tradizione sono garantiti dall’importante circolo mandolinistico cittadino, che continua ad insegnare la pizzica secondo gli usi di un tempo. Da non perdere anche la festa patronale, che nel secondo weekend di luglio porta a San Vito concerti, sfilate, fuochi d’artificio e stand gastronomici.

A incorniciare il tutto, rendendo il quadro ancor più invitante, non poteva mancare il clima mediterraneo, piacevole in ogni stagione: in inverno i valori si mantengono miti e in gennaio, il mese più freddo, le temperature medie vanno da una minima di 6°C a una massima di 13°C. In luglio e agosto, al contrario, si passa da una minima di 21°C a una massima di 29°C. Le precipitazioni, scarse in estate, superano i 70 mm medi mensili soltanto i autunno e in primavera.

Ci sono varie possibilità per raggiungere San Vito dei Normanni. Chi viaggi in auto, percorrendo la A14 Bologna-Taranto deve uscire a Bari Nord, quindi dalla Superstrada Bari-Lecce deve uscire a San Vito dei Normanni-Specchiolla e percorrere la SP 35 fino a destinazione. Per chi preferisce il treno, le stazioni più vicine sono quelle di Brindisi e Ostuni, mentre gli aeroporti più vicini sono quello di Brindisi, a 18 km circa, e quello di Bari, a 110 km.
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 Pubblicato da - 27 Luglio 2009 - © Riproduzione vietata

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