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Filicudi (Sicilia): il vulcano, le spiagge, il sito archeologico e cosa vedere

Filicudi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Filicudi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

L'isola di Filicudi, nome che deriva dall’antico Phoenicusa, significa “ricca di felci” e si riferisce alla particolare specie di palma nana che ricopre alcuni scogli dell’isola. Parte dell’arcipelago delle Eolie, circondata dal blu intenso di un Mediterraneo limpidissimo, Filicudi è un’isola di 9,7 km quadrati al largo della costa siciliana, in provincia di Messina.

Il vulcano

Amministrativamente dipendente da Lipari, Filicudi è solo la quinta isola delle sette Eolie in ordine di ampiezza: un piccolo gioiello accarezzato dalla spuma delle onde e cantato dai gabbiani, dominato dai 774 m di altezza del Monte Fossa Felci, un anziano vulcano ormai spento. I vulcani che ricoprono il territorio sono, a dire il vero, ben otto in tutto, ma hanno cessato la loro attività da molto tempo e oggi si presentano molto consumati a causa dell’erosione.

Cosa vedere a Filicudi

I veri e propri abitanti dell’isola sono appena duecento, e si dividono tra i piccoli borghi di Filicudi Porto, Valdichiesa, Pecorini a Mare, Canale e Rocca di Ciavoli, tra cui si estende un’unica strada asfaltata e si dirama un fitto intreccio di mulattiere. Ma nella stagione estiva Filicudi si lascia invadere da un gran numero di visitatori, che portano a 3000 il numero di persone sull’isola: il turismo è infatti la principale risorsa economica del luogo, dove si continua però a praticare la coltivazione dei datteri e dei succosissimi fichi.

Il fascino unico di questa natura incontaminata, dove il tempo pare essersi fermato e si dimentica il mondo di ogni giorno, ha indotto l’UNESCO a includere Filicudi nella lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità, e a istituire una riserva naturale che comprende buona parte del territorio. In un paesaggio simile si troveranno a proprio agio gli amanti della vita all’aria aperta, che oltre a fare vita da spiaggia potranno apprezzare gli scorci pittoreschi e le passeggiate nel verde.

Dalla borgata di Stimpagnato, abitata unicamente in estate dai numerosi turisti ch si riversano sull’isola, si può cogliere un magnifico scorcio panoramico verso lo scoglio della Canna e l’isola di Alicudi, ancora più romantico nel momento del tramonto. Un altro scenario naturale da non perdere è poi lo scoglio del Giafante, una roccia basaltica che affiora dall’acqua a nord dell’isola e si erge imponente sul mare, con una caratteristica forma che ricorda vagamente la sagoma di un elefante (in siciliano, appunto, giafante). Per chi ama i paesaggi selvaggi si ricordano infine la Grotta del Bue Marino, caratteristica frattura lungo la costa dell’isola, e il monte Fossa Felci, gigante buono di Filicudi.

Tante meraviglie paesaggistiche non devono trarre in inganno gli amanti delle vacanze culturali, che non vogliono rinunciare a un assaggio di arte, di storia e di tradizioni locali. Innanzitutto passeggiare per i piccoli villaggi dell’isola è un’esperienza unica, con le loro stradicciole strette e tortuose costeggiate di casette bianche, assaporando a pieni polmoni il profumo di mare e di pesce fresco, cucinato con maestria nei ristorantini tipici.

Da vedere anche gli scavi del promontorio Capo Graziano, rovine di un antico villaggio neolitico che testimoniano la presenza, in età preistorica, di una fiorente lavorazione dell’ossidiana. Camminando lungo la mulattiera che conduce agli scavi neolitici, attraverso gli odori freschi della macchia mediterranea e il frinire musicale delle cicale, si possono ammirare le vecchie Macine. Infine, per un ultimo salto nel passato, nella località del Porto c’è il Museo Archeologico Eoliano, con una ricca raccolta di reperti antichi provenienti in gran parte proprio da Capo Graziano.

Le spiagge e il tour in barca

Nonostante le piccole dimensioni dell’isola, ad attirare i numerosi turisti concorrono tante attrattive: prime fra tutte le spiagge e le calette, dorate e lambite da un’acqua splendida, dove i fondali si screziano di sole e si illuminano al passaggio colorato dei pesci. Ci sono anche delle spiagge, alcune delle quali anche ragiungibili via terra, vediamo quali:
La più frequentata è la Spiaggia del Porto, che possiede un bel fronte ed è caratterizata da un fondo a pietre levigate. Dalla porzione più settentrionale della spiaggia si rconosce il profilo dell'Isola di Salina. Raggiungibile via terra è anche la Spiaggia di La Punta, simile alla precendete ma con il valore aggiunto di vedere Alicudi in lontananza. A metà strada fra le due trovate la spiaggia di Capo Graziano, isolatissima, che si può costeggiare durante un tour dell'isola in barca.

Se dalla zona del porto si procede verso nord, via terra possiamo scoprire altretre spiagge: la prima è la spiaggia dei Brigantini, raggiungibile su sentiero, poi oltre la Punta dello Zucco Grande troviamo la Spiaggia delle Piramidi, selvaggia, che termina in corrispondenza della Sciara di Cordonello.

Altre spiagge le troviamo a Siccagni, sulla costa nord ovest e sulla costa sud con la spiaggia di Pecorini.

Un giro in barca è comunque il modo migliore per esplorare l'isola, sia per quanto riguarda i paesaggi di Capo Graziano ricchi di testimonianze neolitiche, e con le macine ben visibili dal mare, sia per esplorare le zone più selvaggie nord-occidentali, cino ad arrivare alla cosiddetta Canna, una roccia vulcanica a colonna, un probabile camino vulcanico, che si erge per decine di metri, ricordando vagamente il faraglione di strombolicchio, sull'isola di Stromboli. La grotta del Bue Marino si trova invece sulla prospicente costa di Filicudi, vicino a Siccagni, e vale la pena visitarla magari con un tuffo nelle sue limpidissime acque.

Eventi, sagre e manifestazioni

Chi ha voglia di divertirsi e alo stesso tempo di gustare le atmosfere tradizionali del luogo, potrà prendere parte alle manifestazioni e alle ricorrenze popolari che si organizzano a Filicudi in vari periodi dell’anno. Imperdibile è la festa del mare di agosto, che consiste nella sfilata di un suggestivo corteo di barche decorate dirette alla Grotta del Bue Marino. Una volta lì, viene posizionata sul fondale una scultura raffigurante Eolo, per poi continuare la festa sull’isola con canti, balli e spettacolari fuochi d’artificio. Un’altra manifestazione musicale si svolge poi in settembre, insieme alla narrazione di miti e leggende riguardo alla storia e ai personaggi dell’isola.

Clima e quando andare

Fa da sfondo a tutto ciò un clima mediterraneo dei più sublimi, caldo in estate e mite in inverno, con una piacevole brezza salata che ristora anche le giornate di sole più intenso. In luglio e agosto le temperature medie vanno da una minima di 23°C a una massima di 31°C, mentre in gennaio, il mese più freddo, il termometro non scende al di sotto degli 8°C e la massima media può arrivare ai 14°C. Anche le piogge, appena più frequenti nei mesi invernali, si concedono comunque raramente, dando la possibilità ai visitatori di apprezzare la primavera e l’estate di Filicudi in tutto il loro splendore.

Come arrivare a Filicudi

A Filicudi si giunge ovviamente via mare, imbarcandosi a Napoli, Messina, Milazzo o Reggio Calabria, facendo una tappa intermedia a Lipari o arrivando direttamente a destinazione. Per chi arriva da lontano e si deve avvicinare alla Sicilia in aereo, gli aeroporti più comodi sono quello di Palermo e quello di Catania. Foto wikipedia, cortesia: P. Vykoukal, Cruccone
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