Panarea (Sicilia): il mare, le spiagge e cosa vedere nella piccola isola delle Eolie
Panarea, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Panarea dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
In provincia di Messina, al largo della costa settentrionale della Sicilia, le acque cristalline del Mediterraneo accolgono l’arcipelago delle Isole Eolie, costituito da sette isolotti più o meno grandi e carichi di fascino.
La perla più piccola e timida delle Eolie, ma non per questo meno splendente, è Panarea: non raggiunge i 4 km quadrati di estensione e arriva a malapena a 420 m di quota, ma tanto basta per incantare i visitatori da ogni parte del mondo.
Come una piccola corte a suo servizio, Panarea è circondata da una manciata di scogli e isolotti ancora più piccoli, una sorta di arcipelago in miniatura dentro l’arcipelago delle Eolie, che crea un paesaggio marino suggestivo e vario, fatto di grotte e sculture di roccia.
Alle bellezze della natura si aggiungono alcune testimonianze storiche che vale la pena di visitare: sull’isolotto di Basiluzzo, ad esempio, si possono ammirare gli antichi resti di una villa di età romana, mentre a Capo Milazzese e a Cala Junco si incontrano i resti di alcuni villaggi preistorici, probabilmente risalenti all’età neolitica.
Tante meraviglie presentano un inconveniente inevitabile: sono davvero tanti i turisti che vogliono trascorrere un indimenticabile soggiorno a Panarea. Se da un lato la crescita turistica ha portato all’isola ricchezza e sviluppo, sono aumentate nel corso del tempo le costruzioni edilizie e nell’alta stagione è facile trovare le spiagge molto affollate. Tuttavia è sufficiente visitare questo paradiso in un periodo strategico, come a giugno e settembre, evitando i momenti più gettonati, per riconoscere Panarea per ciò che effettivamente è: una delle più belle isole del Mediterraneo.
Sulla strada che porta a Cala Junco, una delle rare spiagge raggiungibili anche a piedi, si incontra la Cala degli Zimmari, mentre via mare si possono scoprire le spiagge di Lisca Bianca, Basiluzzo e Spinazzola.
Altri luoghi per dei bagni nell'indimenticabile mare delle Isole Eolie sono Lisca bianca prende il nome dalla colorazione chiara delle rocce, dovuta alle fumarole e alle bolle solforose che sono state attive per millenni. Basiluzzo consiste in un isolotto a forma di cupola, con pareti rocciose che si tuffano a picco nel mare dove poter fare bagni al cospetto di una cattedrale di roccia.
Infine Spinazzola è uno scoglio inaccessibile, che ci si deve accontentare di ammirare da lontano: elevato sopra il mare blu che circonda Panarea, lo scoglio ospita una colonia di palme nane, unica nel suo genere in tutta Europa.
La perla più piccola e timida delle Eolie, ma non per questo meno splendente, è Panarea: non raggiunge i 4 km quadrati di estensione e arriva a malapena a 420 m di quota, ma tanto basta per incantare i visitatori da ogni parte del mondo.
Come una piccola corte a suo servizio, Panarea è circondata da una manciata di scogli e isolotti ancora più piccoli, una sorta di arcipelago in miniatura dentro l’arcipelago delle Eolie, che crea un paesaggio marino suggestivo e vario, fatto di grotte e sculture di roccia.
Cosa vedere a Panarea
San Pietro è la località principale di Panarea, dove si trova il maggiore scalo commerciale e turistico e dove si concentra l’abitato isolano. Al di fuori del villaggio, fatta eccezione per le piccole contrade di Ditella e Drautto, la macchia mediterranea regna pressoché incontrastata sull’isola. Un profumatissimo e colorato intreccio di fichi d’india, ginestre, capperi e ulivi secolari regala a questa terra una bellezza selvatica, in cui prosperano i falchi, i corvi e i gabbiani reali.Alle bellezze della natura si aggiungono alcune testimonianze storiche che vale la pena di visitare: sull’isolotto di Basiluzzo, ad esempio, si possono ammirare gli antichi resti di una villa di età romana, mentre a Capo Milazzese e a Cala Junco si incontrano i resti di alcuni villaggi preistorici, probabilmente risalenti all’età neolitica.
Tante meraviglie presentano un inconveniente inevitabile: sono davvero tanti i turisti che vogliono trascorrere un indimenticabile soggiorno a Panarea. Se da un lato la crescita turistica ha portato all’isola ricchezza e sviluppo, sono aumentate nel corso del tempo le costruzioni edilizie e nell’alta stagione è facile trovare le spiagge molto affollate. Tuttavia è sufficiente visitare questo paradiso in un periodo strategico, come a giugno e settembre, evitando i momenti più gettonati, per riconoscere Panarea per ciò che effettivamente è: una delle più belle isole del Mediterraneo.
Le spiagge di Panarea
I lidi e le calette di Panarea hanno poi una particolarità che, in parte, le protegge dalle folle: quasi tutte sono raggiungibili unicamente via mare. Tra le più conosciute c’è Cala Junco, che si affaccia su una meravigliosa piscina naturale di acqua estremamente limpida, striata di colori splendidi che vanno dal verde al blu intenso, fino al turchese più luminoso.Sulla strada che porta a Cala Junco, una delle rare spiagge raggiungibili anche a piedi, si incontra la Cala degli Zimmari, mentre via mare si possono scoprire le spiagge di Lisca Bianca, Basiluzzo e Spinazzola.
Altri luoghi per dei bagni nell'indimenticabile mare delle Isole Eolie sono Lisca bianca prende il nome dalla colorazione chiara delle rocce, dovuta alle fumarole e alle bolle solforose che sono state attive per millenni. Basiluzzo consiste in un isolotto a forma di cupola, con pareti rocciose che si tuffano a picco nel mare dove poter fare bagni al cospetto di una cattedrale di roccia.
Infine Spinazzola è uno scoglio inaccessibile, che ci si deve accontentare di ammirare da lontano: elevato sopra il mare blu che circonda Panarea, lo scoglio ospita una colonia di palme nane, unica nel suo genere in tutta Europa.