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Idanha-a-Velha: la cittą portoghese e la sua Cattedrale

Idanha-a-Velha, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Idanha-a-Velha dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il susseguirsi di insediamenti di popolazioni diverse hanno legato Idanha-a-Velha a un patrimonio storico di grande valore.

A chiunque visiti il modesto villaggio attuale e ne osservi il ritmo pacato, riuscirà difficile immaginare di trovarsi nell’antichissima e florida Civitas Igaeditanorum romana che si ergeva lungo la grande strada peninsulare che collegava Emerita (Mérida) a Braccara (Braga); in Egitânia, sede vescovile di epoca visigota (VI-VII secolo) che coniò monete d’oro per quasi tutti i re visigoti, da Recaredo a Rodrigo; nell’Idânia musulmana (VIII-XII secolo), quando raggiunse grandi dimensioni ed era una città ricca, quasi quanto Lisbona.

Venne poi il tempo delle lotte tra cristiani e musulmani nel primo secolo di vita della nazione portoghese, quando D. Afonso Henriques la donò all’Ordine dei Templari affinché la ripopolassero. D. Sancho I, il figlio, fu il primo a concederle il foral, nel 1229, riconoscendole inoltre una certa importanza strategica.

Con il passare del tempo e lo spostamento dei grandi assi strategico-militari, la città andò perdendo importanza. Non ha perso tuttavia la sua atmosfera d’altri tempi e costituisce ancora oggi un autentico museo all’aperto per chi ama un turismo culturale, e che qui trova itinerari ben segnalati.

Da non perdere Cattedrale Visigota di Idanha-a-Velha. Oggi conosciuta semplicemente come la “Cattedrale”, la sua struttura poggia su un antico tempio paleocristiano eretto al tempo del regno svevo, integrato in quello visigota a partire dall’anno 585. Il battistero vicino alla porta sud risale all’epoca sveva, ma la nuova basilica è già un’opera del periodo visigota.

Sull’edificio fu poi eretto il tempio di epoca medievale di cui si conservano vestigia ben visibili, in particolare la porta gotica, datata fine Trecento, da cui fuoriesce in arco a ogiva privo di decorazioni.

L’interno ospita attualmente il “Museu Egitanense”, dove sono esposte decine di iscrizioni che costituiscono un importante patrimonio epigrafico relativo al periodo della dominazione romana sulla Penisola. Foto wikipedia, cortesia: Rui Omelas

Fonte: Ufficio turistico del Portogallo
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