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Salvaterra de Magos: visita alla cittadina del Ribatejo

Salvaterra de Magos, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Salvaterra de Magos dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Tranquilla cittadina del Ribatejo, nei secoli scorsi Salvaterra de Magos fu uno dei luoghi preferiti dalla Corte, che vi fece edificare svariate strutture, oggi purtroppo in rovina, per consentire ai nobili di usufruire di tutte le comodità alle quali erano abituati a Lisbona. Esistevano perciò a Salvaterra un palazzo con bellissimi giardini, un teatro dell’opera e una falconeria reale, unica in tutto il Portogallo, che evidenzia come la principale attrattiva della regione per cotanti nobili viaggiatori fossero le grandiose cacce che vi si organizzavano.

Circondata da pascoli e pinete, nei suoi fertili campi vi si allevano cavalli e tori, utilizzati nel più importante spettacolo regionale, la tourada, indispensabile nella “Festa do Foral, dos Toiros e do Fandango” che in giugno anima Salvaterra de Magos.

Quanto alla gastronomia, si ricordano l’açorda de sável (zuppa di pane e pesce) e i barretes, tipico dolce del Ribatejo, il cui nome si ispira a uno degli elementi fondamentali del vestito del campino.

Figura tipica ed espressiva delle immense golene del Ribatejo, il campino (il guardiano di tori) è tutt’oggi un punto di riferimento nazionale sebbene, purtroppo, la sua presenza solidamente montata a cavallo che si staglia all’orizzonte tra i campi, sia sempre più rara. Il lavoro del campino consiste, in modo generale, nel sorvegliare e guidare i tori selvaggi. A cavallo e muniti dell’inseparabile pampilho (una lunga asta di legno che termina con un gancio, con la quale guidano il bestiame), ai guardiani è riservato l’arduo compito di sorvegliare questi pericolosi animali.

Nelle corride, dov’è incaricato di fare uscire i tori dall’arena, o nelle feste e celebrazioni in cui sfila con portamento fiero, il campino indossa il vestito tipico: pantalone stretto al di sotto del ginocchio da una fibbia di metallo bianco, fascia rossa intorno alla vita, gilè rosa, berretto verde con nappine orlato di rosso, camicia e calze bianche, con risvolto ricamato, scarpe nere con speroni e l’indispensabile pampilho.

Nel lavoro quotidiano, il campino si veste tuttavia in modo differente. Solitamente con giacca, gilè e pantalone stretto da una cintura nera, la tonalità del vestito non è più soprattutto verde e rossa, ma lascia spazio a colori più scuri, normalmente il grigio o il nero. Foto, cortesia SalvaterraèFixe

Fonte: Ufficio turistico del Portogallo
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 Pubblicato da - 31 Gennaio 2009 - © Riproduzione vietata

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