Ericeira (Portogallo): il surf, la Praia de Ribeira d'Ilhas e cosa vedere
Ericeira, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Ericeira dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Quando si pronuncia il nome di Ericeira, occorre dapprima considerarne i variegati blasoni, e uno di questi s’adduce alla conformazione speciale di una località che in Portogallo è conosciuta per essere la mecca del surf. Gli appassionati di tale sport si riversano qui per cavalcare alte onde oceaniche e attraversarne i cosiddetti “tubi” con tanta adrenalina in corpo da poterla rivendere a chi non la secerne.
Insomma, la seconda capitale del surf presente al mondo sprizza avventura e passione da tutti i pori, ma non è il solo aspetto caratterizzante una cittadina viva, caleidoscopica e scalpitante sia di giorno quanto di sera.
Ericeira va esplorata e conosciuta: i portoghesi la adorano per le sue piccole casupole bianche dai tetti blu, i lisbonesi la frequentano nello spazio di un weekend o addirittura in un solo dì, ma invero il voluttuoso comprensorio cittadino abbisogna di alcune settimane per essere appieno apprezzato e svelato, con le sue bellezze nemmeno troppo recondite e le vesti cangianti che su di esso di stendono ed estendono.
Il clima che si assapora proietta in un passato semplice, le cui radici paesane si riflettono caldamente nei piccoli ma graziosi ristorantini sparsi (da provare la Canastra sul lungomare di Rua Capitao Joao Lopez, che serve materia ittica introducendola con innumerevoli stuzzichini a base di olive, burro e paté di tonno accompagnati da ottimo vino rosé), tutti d’accordo nel servire le caratteristiche pietanze lusitane ma principalmente pesce fresco, su tutto l’aragosta allevata nei vivai dell’oceano.
Tranquilli, comunque, l’architettura locale non è completamente scevra di esemplari meritevoli di attenzione, qui lo si dice e non lo si nega. A porre l’accento sullo stile costruttivo più volte ribadito nella nazione e snocciolato da una storia che in più occasioni ha chiamato in causa il Portogallo c’è il Palacio Nacional de Mafra, prestigiosa residenza estiva dei sovrani portoghesi. E’, per essere sintetici e incisivi allo stesso tempo, il più grande convento-palazzo dell’intera penisola iberica, un complesso regio che, dati alla mano, annovera in totale qualcosa come 880 stanze, 4.500 aperture intendendole come porte e finestre e una superficie occupata di 4 ettari. Parliamo allora di una meraviglia, e altre accreditate statistiche ci comunicano che sono occorsi 13 anni di lavoro e 50.000 operai per completare questa monumentale opera che include peraltro una basilica dalle gargantuesche dimensioni, un monastero in cui è facile perdersi durante la visita e, non ultima, una sconfinata biblioteca forte di ben 38.000 volumi bibliografici custoditi all’interno.
Occorre allontanarsi appena un poco da Ericeira per visitare a Malveira un’oasi compresa nel suo perimetro, il Centro de Recuperação do Lobo Ibérico, vale a dire il Centro di recupero del lupo iberico, dedicato a un animale spesso preda di pregiudizi e più volte sull’orlo dell’estinzione. Si consiglia anche solo un breve salto ai curiosi, agli amanti di natura e animali, alle famiglie con bambini al seguito e alle scolaresche che possono imparare molto da questa immersiva esperienza. L’esplorazione dei dintorni porta all’Aldeia Tipica di José Franco (è un villaggio in miniatura realizzato plasmando la creta e si trova a Sobreiro) e alla Tapada Nacional de Mafra, regio territorio di caccia.
Ritornando nel grembo della cittadina, bisogna assolutamente recarsi al Museo di Ericeira, che spiega anni di storia della pesca locale, un’attività che per secoli ha rappresentato la primaria risorsa di sussistenza popolare. Pare accessibile la Città Vecchia, contraddistinta da un intreccio di strette stradine sulle quali si presentano moltissime chiesette dalla sobria facciata ma dal ricco interno.
Insomma, la seconda capitale del surf presente al mondo sprizza avventura e passione da tutti i pori, ma non è il solo aspetto caratterizzante una cittadina viva, caleidoscopica e scalpitante sia di giorno quanto di sera.
Ericeira va esplorata e conosciuta: i portoghesi la adorano per le sue piccole casupole bianche dai tetti blu, i lisbonesi la frequentano nello spazio di un weekend o addirittura in un solo dì, ma invero il voluttuoso comprensorio cittadino abbisogna di alcune settimane per essere appieno apprezzato e svelato, con le sue bellezze nemmeno troppo recondite e le vesti cangianti che su di esso di stendono ed estendono.
Cosa vedere a Ericeira
Incanta con le sue sabbiose spiagge (Praia do Matadouro e de Ribeira d'Ilhas su tutte) e gli intervalli scogliosi, ammalia con le calette e le grotte litoranee, alcune delle quali parzialmente subacquee, seduce con il suo entroterra e l’elettrizzante centro storico dove trionfa la piazza principale, Praça da República. Essa s’attornia di case tipiche e villette più ariose evitando quel convulso addensarsi di musei, monumenti e palazzi più consoni alle grandi realtà urbane o alle aree metropolitane.Il clima che si assapora proietta in un passato semplice, le cui radici paesane si riflettono caldamente nei piccoli ma graziosi ristorantini sparsi (da provare la Canastra sul lungomare di Rua Capitao Joao Lopez, che serve materia ittica introducendola con innumerevoli stuzzichini a base di olive, burro e paté di tonno accompagnati da ottimo vino rosé), tutti d’accordo nel servire le caratteristiche pietanze lusitane ma principalmente pesce fresco, su tutto l’aragosta allevata nei vivai dell’oceano.
Tranquilli, comunque, l’architettura locale non è completamente scevra di esemplari meritevoli di attenzione, qui lo si dice e non lo si nega. A porre l’accento sullo stile costruttivo più volte ribadito nella nazione e snocciolato da una storia che in più occasioni ha chiamato in causa il Portogallo c’è il Palacio Nacional de Mafra, prestigiosa residenza estiva dei sovrani portoghesi. E’, per essere sintetici e incisivi allo stesso tempo, il più grande convento-palazzo dell’intera penisola iberica, un complesso regio che, dati alla mano, annovera in totale qualcosa come 880 stanze, 4.500 aperture intendendole come porte e finestre e una superficie occupata di 4 ettari. Parliamo allora di una meraviglia, e altre accreditate statistiche ci comunicano che sono occorsi 13 anni di lavoro e 50.000 operai per completare questa monumentale opera che include peraltro una basilica dalle gargantuesche dimensioni, un monastero in cui è facile perdersi durante la visita e, non ultima, una sconfinata biblioteca forte di ben 38.000 volumi bibliografici custoditi all’interno.
Occorre allontanarsi appena un poco da Ericeira per visitare a Malveira un’oasi compresa nel suo perimetro, il Centro de Recuperação do Lobo Ibérico, vale a dire il Centro di recupero del lupo iberico, dedicato a un animale spesso preda di pregiudizi e più volte sull’orlo dell’estinzione. Si consiglia anche solo un breve salto ai curiosi, agli amanti di natura e animali, alle famiglie con bambini al seguito e alle scolaresche che possono imparare molto da questa immersiva esperienza. L’esplorazione dei dintorni porta all’Aldeia Tipica di José Franco (è un villaggio in miniatura realizzato plasmando la creta e si trova a Sobreiro) e alla Tapada Nacional de Mafra, regio territorio di caccia.
Ritornando nel grembo della cittadina, bisogna assolutamente recarsi al Museo di Ericeira, che spiega anni di storia della pesca locale, un’attività che per secoli ha rappresentato la primaria risorsa di sussistenza popolare. Pare accessibile la Città Vecchia, contraddistinta da un intreccio di strette stradine sulle quali si presentano moltissime chiesette dalla sobria facciata ma dal ricco interno.