Kragujevac (Serbia), viaggio alla scoperta della cittą sul fiume Lepenica
Kragujevac, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Kragujevac dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Città di oltre 210.000 abitanti situata nel cuore della Serbia, all’interno del distretto di Sumadija, Kragujevac è il quarto centro del paese per dimensioni ed uno dei più importanti in ambito economico. A testimonianza di ciò, superata la depressione degli anni ’90, Kragujevac è divenuta una piccola Mecca per gli investitori di tutta Europa, tanto che anche la Fiat ha recentemente stipulato la Convenzione per l’investimento comune insieme alla Repubblica di Serbia nella propria fabbrica della città, la “Zastava automobili”. Dal punto di vista geografico, Kragujevac si trova sulle rive del fiume Lepenica, in un’area pianeggiante lambita solo da colline di modesta altezza; amministrativamente la città è suddivisa in cinque municipalità: Aerodrom, Pivara, Stanovo, Stari grad e Stragari.
La fondazione di Kragujevac risale ufficialmente al XV secolo, quando venne menzionata su un documento turco come “Villaggio di Kragujevdza”. Nel XVII secolo il villaggio aprì le sue prime officine di artigiani e due caravanserragli, elementi tipici per un insediamento sviluppatosi come una “palanka” turca. Tra il 1818 ed il 1839 il centro divenne la capitale del Regno di Serbia, dotandosi delle prime istituzioni culturali di tutto il paese: università, scuole e teatri. Negli anni ’80 del XIX secolo Kragujevac toccò l’apice del proprio splendore, con la realizzazione di importanti infrastrutture e delle prime società industriali. Superata la fase critica a cavallo tra le due guerre mondiali, l’insediamento avviò una lenta fase di ripresa, bruscamente interrotta dai bombardamenti della NATO negli anni ’90, ma fortunatamente conclusa con l’avvento del XXI secolo, che ha visto Kragujevac rilanciarsi anche in ambito internazionale.
Tra gli aspetti più interessanti di Kragujevac c’è senz’altro quello architettonico, dato che la città annovera una commistione di più stili diversi che hanno generato un quadro complessivo unico e molto interessante. I caratteri principali della maggior parte degli edifici provengono essenzialmente da due scuole: quella tradizionale serba e quella viennese secessionista del XIX secolo, tra le cui fila brillarono maestri del calibro di Gustav Klimt, Otto Wagner e Joseph Maria Olbrich. Tra gli edifici moderni si nota poi chiaramente l’influenza esercitata dal realismo socialista del Comunismo.
Gli edifici che calamitano l’attenzione dei visitatori sono soprattutto: la vecchia chiesa Descent of the Holy Spirit, costruita nel 1818, che presenta interni riccamente decorati tra il 1818 e il 1822 oltre a un bel campanile ultimato nel 1907; il parlamento, realizzato nel 1859 e teatro di molti importanti eventi della storia del paese; l’Amidza Konak, la residenza fatta costruire dal Principe Milos nel 1820 che oggi ospita il National Museum; la vecchia fonderia che ospita lo Zastava Museum, nelle cui sale è raccontata la storia industriale della regione; e l’Historical Archives of Šumadija, che raccoglie gli archivi e i documenti dei sette comuni di Sumadija.
Altre attrattive che si possono ammirare soggiornando a Kragujevac sono di carattere paesaggistico, dato che la città è circondata da interessanti siti inseriti in ambienti naturali incantevoli. Tra questi ricordiamo: l’Aranđelovac, il Vrnjačka Banja, il castello di Karađorđe, la Chiesa di San Giorgio in Topola, distante 40 chilometri dal centro, il vecchio Monastero Kalenić, 55 chilometri al di fuori di Kragujevac, e gli altri suggestivi monasteri di Blagoveštenje e Voljavca. Da non perdere anche “Kragujevac October” Memorial Park, situato in località Sumarice, che commemora i tragici eventi del 21 ottobre 1941.
Il clima è continentale, solo leggermente influenzato dalla vicinanza del Mare Adriatico che comunque contribuisce ad attenuare il rigore dell’inverno. Gli inverni sono mediamente freddi, con temperature minime stabilmente al di sotto dello zero tra dicembre e febbraio e massime che non superano quasi mai i 5/6 gradi; le estati, invece, sono calde e umide, bagnate specialmente nei pomeriggi più caldi di luglio e agosto da brevi ma violenti temporali. La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per partire alla volta di Kragujevac, date le condizioni climatiche generalmente stabili e la vita che anima la città in questi periodi, quanto le università sono aperte e migliaia di giovani si riversano ogni sera in giro per il centro.
Data l’importanza in ambito economico e industriale, Kragujevac vanta un sistema di trasporti moderno ed efficiente, pur non possedendo un proprio aeroporto. Il centro è infatti uno snodo cruciale del trasporto ferroviario nazionale, così che muovendosi in treno si possono raggiungere in poche ore tutte le più importanti città serbe. Per muoversi in centro si avranno a disposizione diverse linee di autobus, oltre a numerosi taxi.
La fondazione di Kragujevac risale ufficialmente al XV secolo, quando venne menzionata su un documento turco come “Villaggio di Kragujevdza”. Nel XVII secolo il villaggio aprì le sue prime officine di artigiani e due caravanserragli, elementi tipici per un insediamento sviluppatosi come una “palanka” turca. Tra il 1818 ed il 1839 il centro divenne la capitale del Regno di Serbia, dotandosi delle prime istituzioni culturali di tutto il paese: università, scuole e teatri. Negli anni ’80 del XIX secolo Kragujevac toccò l’apice del proprio splendore, con la realizzazione di importanti infrastrutture e delle prime società industriali. Superata la fase critica a cavallo tra le due guerre mondiali, l’insediamento avviò una lenta fase di ripresa, bruscamente interrotta dai bombardamenti della NATO negli anni ’90, ma fortunatamente conclusa con l’avvento del XXI secolo, che ha visto Kragujevac rilanciarsi anche in ambito internazionale.
Tra gli aspetti più interessanti di Kragujevac c’è senz’altro quello architettonico, dato che la città annovera una commistione di più stili diversi che hanno generato un quadro complessivo unico e molto interessante. I caratteri principali della maggior parte degli edifici provengono essenzialmente da due scuole: quella tradizionale serba e quella viennese secessionista del XIX secolo, tra le cui fila brillarono maestri del calibro di Gustav Klimt, Otto Wagner e Joseph Maria Olbrich. Tra gli edifici moderni si nota poi chiaramente l’influenza esercitata dal realismo socialista del Comunismo.
Gli edifici che calamitano l’attenzione dei visitatori sono soprattutto: la vecchia chiesa Descent of the Holy Spirit, costruita nel 1818, che presenta interni riccamente decorati tra il 1818 e il 1822 oltre a un bel campanile ultimato nel 1907; il parlamento, realizzato nel 1859 e teatro di molti importanti eventi della storia del paese; l’Amidza Konak, la residenza fatta costruire dal Principe Milos nel 1820 che oggi ospita il National Museum; la vecchia fonderia che ospita lo Zastava Museum, nelle cui sale è raccontata la storia industriale della regione; e l’Historical Archives of Šumadija, che raccoglie gli archivi e i documenti dei sette comuni di Sumadija.
Altre attrattive che si possono ammirare soggiornando a Kragujevac sono di carattere paesaggistico, dato che la città è circondata da interessanti siti inseriti in ambienti naturali incantevoli. Tra questi ricordiamo: l’Aranđelovac, il Vrnjačka Banja, il castello di Karađorđe, la Chiesa di San Giorgio in Topola, distante 40 chilometri dal centro, il vecchio Monastero Kalenić, 55 chilometri al di fuori di Kragujevac, e gli altri suggestivi monasteri di Blagoveštenje e Voljavca. Da non perdere anche “Kragujevac October” Memorial Park, situato in località Sumarice, che commemora i tragici eventi del 21 ottobre 1941.
Il clima è continentale, solo leggermente influenzato dalla vicinanza del Mare Adriatico che comunque contribuisce ad attenuare il rigore dell’inverno. Gli inverni sono mediamente freddi, con temperature minime stabilmente al di sotto dello zero tra dicembre e febbraio e massime che non superano quasi mai i 5/6 gradi; le estati, invece, sono calde e umide, bagnate specialmente nei pomeriggi più caldi di luglio e agosto da brevi ma violenti temporali. La primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per partire alla volta di Kragujevac, date le condizioni climatiche generalmente stabili e la vita che anima la città in questi periodi, quanto le università sono aperte e migliaia di giovani si riversano ogni sera in giro per il centro.
Data l’importanza in ambito economico e industriale, Kragujevac vanta un sistema di trasporti moderno ed efficiente, pur non possedendo un proprio aeroporto. Il centro è infatti uno snodo cruciale del trasporto ferroviario nazionale, così che muovendosi in treno si possono raggiungere in poche ore tutte le più importanti città serbe. Per muoversi in centro si avranno a disposizione diverse linee di autobus, oltre a numerosi taxi.