Chabarovsk (Russia): cosa vedere nella grande cittą sul fiume Amur
Chabarovsk, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Chabarovsk dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Storia, paesaggi, romanticismo, bellezze architettoniche e artistiche: tutto conduce nella Russia orientale, laddove un fiume maestoso, l’Amur, scorre facendo specchiare nelle proprie acque indomite sogni mediterranei alquanto atipici da queste parti.
Tutto conduce a Chabarovsk, una “città europea” nella terra fra due continenti a soli 30 km dalla Manciuria cinese. La sua favolosa posizione geografica che sa di esotismo cosmopolita e la vicinanza alla Taiga (immensa foresta di conifere) la rendono una meta turistica irrinunciabile per chi ama viaggiare alla scoperta di località particolari.
Chabarovsk conta 620.000 abitanti e si pone lungo la famosa ferrovia Transiberiana, ultima decisiva fermata prima di raggiungere Vladivostok, a 765 km di distanza.
Visitare questa inconsueta località significa confrontarsi con un’epigona dello Europe style, poiché le similitudini con le principali urbanità del Vecchio Continente si riscontrano ovunque, percorrendo gli ampi e ariosi viali alberati, visitando gli edifici ascrivibili all’epoca pre-sovietica, salendo a bordo dei tram e osservando a 360 gradi come si presenta lo sfondo cittadino, costellato di pittoreschi caffè, vaste piazze decorate con sontuose fontane e scorci inanellati sul lungofiume.
Sotto il profilo meteorologico, Chabarovsk mantiene ogni modo il classico DNA dell’archetipo cittadino russo, vivendo di enormi differenze stagionali in termini di temperatura e bizze climatiche. In altre parole gli inverni risultano molto freddi (il fiume Amur ghiaccia) e le estati tremendamente calde e umide, il che porta i turisti ad affollare le spiagge sul fiume per trovare refrigerio.
Fra le arterie principali di passaggio compare via Muravyova-Amurskovo, che a sinistra e a destra viene fiancheggiata da edifici del XIX secolo, espressione di una storia raccontata anche da cinque musei tra cui emerge il Museo Regionale di Storia che tratta la cultura delle popolazioni indigene del territorio e la guerra civile russa. La città rivela l’orgoglio per il proprio trascorso sovietico attraverso svariati monumenti celebranti la vecchia URSS e i partigiani combattenti contro gli stranieri.
La religione ha conosciuto nuovi fasti e molte chiese ortodosse sono state ricostruite nel tempo superando così il trauma delle epurazioni perpetrate dal regime stalinista. Domina la Cattedrale Uspenya Bozhey Matery, ma ancora più imponente è la Chiesa della Trasfigurazione riconoscibile per la cupola dorata che scintilla sotto il sole. Assai maestoso si mostra il Monumento alla Seconda Guerra Mondiale, un simbolo di patriottismo e lotta contro la tirannia nazista imperante in Europa all’epoca del secondo conflitto. Esiste poi una statua che raffigura il conte Nicholai Muravyov-Amurskiy, governatore generale della Siberia orientale che contribuì sensibilmente alla fondazione di Chabarovsk.
Calamita turistica è il fiume lungo il quale caffè e ristoranti restano aperti fino a tarda notte ospitando concerti di gruppi rock in esibizione live. In tanti optano di giorno per la crociera sull’Amur a bordo di aliscafi che per 90 minuti solcano le acque fluviali concedendo una magnifica vista sulla città e il suo bel corredo architettonico. Altro modo di trascorrere gradevolmente la giornata è quello di organizzare un pic-nic nei boschi o una grigliata nell’area di Voronezh-1, attraversata da molteplici sentieri. Vi piacciono le escursioni? Fatene una lungo la cresta dell’Heksir e raggiungete la sua vetta a 970 metri s.l.m. passando per folte selve e per la foresta Ussuriskaya Taiga dove vivono le più grandi tigri del mondo e spettacolari leopardi.
Non troppi chilometri separano Chabarovsk dall’arcipelago Shantar, gruppo di 15 isole che nel mare di Okhotsk restano accessibili soltanto nelle stagioni calde (vi si può arrivare in elicottero oppure a bordo di pescherecci che stanno in mare soltanto quattro mesi l’anno). Scogliere rocciose, boschi di abeti e poi foche barbate, balene e orsi: la natura selvaggia è tutta qui, pronta a essere ammirati dagli amanti della vegetazione e della fauna selvatica.
Chabarovsk ha fatto da location alle riprese del film "Dersu Uzala", girato nel 1975 dal maestro Akira Kurosawa.
Tutto conduce a Chabarovsk, una “città europea” nella terra fra due continenti a soli 30 km dalla Manciuria cinese. La sua favolosa posizione geografica che sa di esotismo cosmopolita e la vicinanza alla Taiga (immensa foresta di conifere) la rendono una meta turistica irrinunciabile per chi ama viaggiare alla scoperta di località particolari.
Chabarovsk conta 620.000 abitanti e si pone lungo la famosa ferrovia Transiberiana, ultima decisiva fermata prima di raggiungere Vladivostok, a 765 km di distanza.
Storia
L’intera area è stata per secoli appartenente alla Cina imperiale ma il trattato di Aigun impose la cessione alla Russia nel 1858 e a tale data risale effettivamente la fondazione di Chabarovsk, nome che intende omaggiare l’esploratore sovietico Erofej Chabarov. Dal 1926 al 1938 la città venne dichiarata Capitale dell’Estremo Oriente Russo. Successivamente, svincolata da particolari e gravosi carichi politici, pensò a svilupparsi a livello urbanistico, commerciale, industriale e naturalmente culturale, godendo delle influenze di Cina, Corea del Sud e Giappone.Visitare questa inconsueta località significa confrontarsi con un’epigona dello Europe style, poiché le similitudini con le principali urbanità del Vecchio Continente si riscontrano ovunque, percorrendo gli ampi e ariosi viali alberati, visitando gli edifici ascrivibili all’epoca pre-sovietica, salendo a bordo dei tram e osservando a 360 gradi come si presenta lo sfondo cittadino, costellato di pittoreschi caffè, vaste piazze decorate con sontuose fontane e scorci inanellati sul lungofiume.
Sotto il profilo meteorologico, Chabarovsk mantiene ogni modo il classico DNA dell’archetipo cittadino russo, vivendo di enormi differenze stagionali in termini di temperatura e bizze climatiche. In altre parole gli inverni risultano molto freddi (il fiume Amur ghiaccia) e le estati tremendamente calde e umide, il che porta i turisti ad affollare le spiagge sul fiume per trovare refrigerio.
Cosa vedere a Chabarovsk
Cuore di Chabarovsk è la seducente Piazza Lenin, tempestata di fontane e versatile dal punto di vista delle attrazioni, pensiamo alle sculture di ghiaccio che vengono realizzate nell’ambito di numerosi eventi invernali e all’allestimento di uno degli alberi di Capodanno più grandi della regione. La città si riempie di angoli veramente suggestivi da raggiungere attraverso lunghe passeggiate oppure a bordo di caratteristici tram per un tour veramente piacevole sia nel centro che nella periferia.Fra le arterie principali di passaggio compare via Muravyova-Amurskovo, che a sinistra e a destra viene fiancheggiata da edifici del XIX secolo, espressione di una storia raccontata anche da cinque musei tra cui emerge il Museo Regionale di Storia che tratta la cultura delle popolazioni indigene del territorio e la guerra civile russa. La città rivela l’orgoglio per il proprio trascorso sovietico attraverso svariati monumenti celebranti la vecchia URSS e i partigiani combattenti contro gli stranieri.
La religione ha conosciuto nuovi fasti e molte chiese ortodosse sono state ricostruite nel tempo superando così il trauma delle epurazioni perpetrate dal regime stalinista. Domina la Cattedrale Uspenya Bozhey Matery, ma ancora più imponente è la Chiesa della Trasfigurazione riconoscibile per la cupola dorata che scintilla sotto il sole. Assai maestoso si mostra il Monumento alla Seconda Guerra Mondiale, un simbolo di patriottismo e lotta contro la tirannia nazista imperante in Europa all’epoca del secondo conflitto. Esiste poi una statua che raffigura il conte Nicholai Muravyov-Amurskiy, governatore generale della Siberia orientale che contribuì sensibilmente alla fondazione di Chabarovsk.
Calamita turistica è il fiume lungo il quale caffè e ristoranti restano aperti fino a tarda notte ospitando concerti di gruppi rock in esibizione live. In tanti optano di giorno per la crociera sull’Amur a bordo di aliscafi che per 90 minuti solcano le acque fluviali concedendo una magnifica vista sulla città e il suo bel corredo architettonico. Altro modo di trascorrere gradevolmente la giornata è quello di organizzare un pic-nic nei boschi o una grigliata nell’area di Voronezh-1, attraversata da molteplici sentieri. Vi piacciono le escursioni? Fatene una lungo la cresta dell’Heksir e raggiungete la sua vetta a 970 metri s.l.m. passando per folte selve e per la foresta Ussuriskaya Taiga dove vivono le più grandi tigri del mondo e spettacolari leopardi.
Non troppi chilometri separano Chabarovsk dall’arcipelago Shantar, gruppo di 15 isole che nel mare di Okhotsk restano accessibili soltanto nelle stagioni calde (vi si può arrivare in elicottero oppure a bordo di pescherecci che stanno in mare soltanto quattro mesi l’anno). Scogliere rocciose, boschi di abeti e poi foche barbate, balene e orsi: la natura selvaggia è tutta qui, pronta a essere ammirati dagli amanti della vegetazione e della fauna selvatica.
Chabarovsk ha fatto da location alle riprese del film "Dersu Uzala", girato nel 1975 dal maestro Akira Kurosawa.