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Pampas (La Pampa): viaggio nella regione dell'Argentina

Pampas, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Pampas dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Pampa è una parola di origine quechua che significa "pianura senza alberi". Onorando il suo nome, la maggior parte della sua superficie è proprio rappresentata da una piatta regione di terre fertili, priva di alberi significativi, dove la figura del gaucho è ancora presente nel costume ereditato dalla tradizione contadina. La regione geografica della Pampa Argentina è il cuore agricolo e la casa di quel simbolo del nazionalismo romantico, e cioè il gaucho. Comprende le province di Buenos Aires, de La Pampa e le principali parti di quelle di Santa Fe e Cordoba, ed i suoi ambienti includono oltre le piatte pianure anche colline fitte di di boschi, pascoli e laghi salati rivestiti da fenicotteri.

E' indubbio però che per chi viene a visitare queste aree, è il ricordo di impressionante vastità che colpisce più intensamente la memoria del viaggiatore: ci si trova a viaggiare per chilometri e chilometri avvolti da una disarmante estensione dell'orizzonte, accompagnati unicamente dal mutare del cielo argentino. Immensi campi di erba medica, sorgo, frumento, mais o girasole ondeggiano sospinti dal vento sotto un cielo blu infinito, percorso da gruppi di nuvole mosse da forti correnti atmosferiche in quota. A rendere ancor più magico il paesaggio l'incontro con qualche gaucho a cavallo, che trotta fiero con il suo cappello e classico poncio di lana.

L'immensa pianura chiamata Pampa copre la zona centrale che circonda la città di Buenos Aires attraverso quasi 1000 km di estensione. E' suddivisibile in tre porzioni, semplicemente in Pampa alta, Pampa ondulata e Pampa bassa. È probabilmente il più famoso territorio dell'Argentina: il fertile ed umido terreno della Pampa, che i gauchos utilizzano per vivere, raggiunge una profondità utile di 5 metri. Si tratta di terra fertile ma che presenta un paesaggio monotono con una vegetazione di piccoli arbusti, erbe e graminacee, e l'unico albero originale di queste pianure, detto Ombu, è in realtà un grande cespuglio. Tradizionalmente, il suo unico utilizzo è stato solo quello di fornire ombra per il riposo degli stanchi gauchos che si sedevano sotto le sue piccole fronde per bere il “mate” al tramonto, una tradizionale infusione di erbe.

Queste vaste pianure sono interrotte (Pampa ondulata) solo dalle basse asperità montuose della Sierra de Ventana che si trovano vicino a Bahía Blanca e Tandil (Argentina), con una altezze comprese tra i 500 e i 1300 m. Ad occidente invece la Pampa alta termina con le Sierras Pampeanas che si estendono oltre la regione centrale di Argentina. Queste catene montuose nascondono numerose valli, dove i flussi e piccoli corsi d'acqua permettono la coltivazione e lo sfruttamento agricolo. Le catene montuose, spesso si ergono al di sopra dei 3000 m. sopra il livello del mare, fino alla regione di Cuyo e da lì, in direzione nord-ovest.

Quando visitare la regione delle Pampas
Il clima, come per tutte le località poste a latitudini intermedie, è naturalmente variabile. Gli inverni sono freddi ma senza eccessi e le estati sono molto calde e umide. La piovosità è abbastanza uniforme durante tutto l'anno, ma è un po più intensa durante il periodo estivo. Il bilancio annuale delle precipitazioni è più elevato vicino alla costa (600-700 mm) e scende gradualmente verso l'interno. La pioggia durante la tarda primavera e l' estate di solito arriva sotto forma di brevi ma intensi rovesci e temporali. Queste regioni agricole sono particolarmente esposte al rischio di inondazioni durante le piogge più intense.
Più in generale la pioggia si verifica durante il resto dell'anno durante la successione di fronti freddi che si alternano a periodi di bel tempo, anticiclonici. Sebbene le ondate di freddo durante l'inverno possono fare abbassare le temperature notturne a valori sotto lo zero, con estese brinate, la neve è un fenomeno piuttosto raro. Nella maggior parte degli inverni, sono poche le nevicate che si verificano nelle zone più interne. La neve è molto rara nei pressi del fiume La Plata e lungo la costa (il cosiddetto Litoral).

Da vedere nella regione delle Pampas.
Il Parco Nazionale Lihue Calel è una tipica destinazione popolare, con una fauna che comprende anche i feroci puma e molti guanaco, oltre che nandù, lepri native ed una varietà di cincillà selvatici chiamati vizcacha.

La capitale della provincia di Buenos Aires La Plata, a 50 km dalla città di Buenos Aires fa parte di questo territorio sconfinato. Qui si trova il Museo di Scienze Naturali, fondato alla fine del XIX secolo, con le collezioni più interessanti del Sud America di reperti paleontologici, botanici e zoologici Altri luoghi interessanti sono l'Osservatorio nazionale, la fauna selvatica di allevamento e la stazione della Città dei Bambini, dove ci sono riproduzioni in miniatura dei più importanti edifici pubblici dell'Argentina.

Poi ci sono molte altre città interessanti: il centro di Luján, non distante da La Plata e Buenos Aires, che è noto per una basilica dedicata a La Virgen de Luján, e che riceve 6 milioni di pellegrini all'anno. E' infatti chiamata la “capitale della fede” argentina.

Rosario e Santa Fe sono altre città da vedere per i loro numerosi musei, le chiese e gli edifici coloniali dai colori sbiaditi.

Rosario è la terza città più importante del paese dopo Buenos Aires e Cordoba. Essa fu fondata nel 1730 quando alcune famiglie della città di Santa Fe si spostarono a sud a causa di numerosi attacchi da parte delle popolazioni indios. Si tratta di uno dei principali centri commerciali della Pampa, ricco di aziende, industrie e centri di esportazione. La città ha una bellissima vista del fiume Parana la cui costa è circondata da folti “borrachos palos”. Sulle rive del fiume si trova il Monumento a la Bandera (Monumento alla Bandiera), un imponente lavoro creato da artisti argentini e che ricorda la creazione della bandiera argentina avvenuta qui nel 1812, da parte del General Belgrano.

Uno dei numerosi piccoli centri della provincia di Buenos Aires da visitare è San Antonio de Areco. Esso ha conservato intatta l'immagine del gaucho, anche se si trova a solo 2 ore dalla modernità della Capitale. Sorse nel 1725, quando fissò il limite con il territorio degli indios ed era a una fermata obbligatoria lungo la strada che da Buenos Aires conduceva verso il Perù. Una delle pulperias (un negozio tipico, un mix di alimentari, bar e casa da gioco d'azzardo) dove i gauchos trascorrevano il loro tempo libero è ancora oggi conservato come parte del Museo Gauchesco Ricardo Guiraldes. L'edificio del museo è una replica di una estancia ed ospita mostre ed elementi della vita quotidiana del gaucho. E 'anche possibile visitare l'atelier di alcuni dei numerosi artisti che producono artigianato in pelle e argento, oltre che disegni sulla vita del gaucho. Foto wikipedia, cortesia: Kroton2, Martin P., Moongateclimber
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