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Paramaribo (Parbo): viaggio nella Capitale del Suriname

Paramaribo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Paramaribo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Paramaribo, chiamata spesso semplicemente Parbo, situata sulla riva sinistra del fiume Suriname a circa 15 chilometri dall’Oceano Atlantico, è la capitale del Suriname e conta 220.000 abitanti.

Il primo insediamento fu il villaggio realizzato dai caribi, un popolo amerindo, chiamato Parmirbo, e all’origine del nome attuale, affiancato nel 1613 da un piccolo accampamento fondato qualche chilometro più a monte del fiume da due coloni provenienti dai Paesi Bassi, dal 1630 occupato dagli inglesi che lo ingrandirono e lo trasformarono in un forte. Nel 1667 gli olandesi si impadronirono del territorio e quindi anche del forte, ribattezzandolo Fort Zeelandia, che si configurò come il centro di un territorio urbanizzato chiamato Nuova Middelburg. La roccaforte accrebbe la sua importanza nel corso degli anni, diventando un importante centro amministrativo, così come la città intorno, che in poco tempo arrivò a contare quasi 1000 edifici. Nel corso dell’Ottocento due gravi incendi danneggiarono sensibilmente il centro di Paramaribo, mandando in fumo diverse centinaia di costruzioni, e rallentando il processo di espansione, fino a quel momento rapidissimo, che riprese lentamente solo in seguito all’abolizione della schiavitù nel 1863, quando molti ex-lavoratori si diressero a cercar fortuna nelle città.

Oggi Paramaribo è un luogo tranquillo, dove la vita scorre lenta attraverso i larghi viali alberati costeggiati dalle bianche facciate delle case in stile coloniale, capolavori architettonici realizzati interamente in legno. La parola chiave per descrivere la città è “multi”, multietnica, multiculturale, multilingue, multireligiosa, dove migliaia di creoli, giavanesi, maroons, amerindi ed europei convivono senza problemi, relazionandosi in olandese, che è la lingua ufficiale, ma mantenendo comunque vivi tutti i dialetti e le tradizioni tipiche di ciascuna cultura.

Nel 2002 il centro storico è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità, sottolineando lo spettacolare esempio di architettura europea realizzata con influenze, oltre che materiali e tecniche costruttive, esotiche. Gli edifici storici più interessanti da visitare sono: la Cattedrale di San Pietro e Paolo, completata nel 1885 in Gravenstraat, ed ancora oggi la più alta chiesa in legno mai costruita in tutto il Sudamerica; il Palazzo Presidenziale, un maestoso esempio di architettura coloniale inserito nel contesto verde di Piazza dell’Indipendenza(Onafhankelijksplein), che esalta ulteriormente il bianco accecante della struttura, aperta al pubbico nelle occasioni formali e per la festa d’Indipendenza il 25 novembre; e Fort Zeelandia, ultimato dagli inglesi nel 1651, trasformato alla fine del ‘900 in carcere e luogo di tortura per prigionieri politici, oggi in museo, con l’esposizione di manufatti appartenenti alla collezione Stichting Surinaams. Per completare le visite di carattere culturale ci si può dirigere in Po Straat, un’affascinante viale coloniale fiancheggiato da meravigliosi edifici in legno, dove si trova il Museo Numismatico, una mostra dove ammirare monete e banconote risalenti anche a 300 anni fa, mentre è possibile rilassarsi facendo shopping passeggiando per i mercati Ready Tex Crafts, specializzati nella produzione di oggetti artigianali realizzati a mano, per il Mercato dei Fiori, dove non mancano le fragranze ed i colori esotici, e soprattutto per le folkloristiche bancarelle del quartiere Waterkant, affacciato sul fiume.

A testimonianza che il 91% del territorio nazionale è ricoperto dalla foresta tropicale, si estendono nel centro di Paramaribo i Palm Gardens, chiamati anche Palmentium, giardini ricoperti di altissime palme che recano ombra ad un monumento commemorativo di un padre per il figlio perduto. La zona di Uitgaanscentrum è invece il fulcro della vita notturna, con hotel, ristoranti e discoteche dove ballare al ritmo di salsa, particolarmente viva in febbraio in occasione dei festeggiamenti del Carnevale, quando giocolieri, ballerini in costume e processioni di carri mascherati si concentrano proprio per le vie di questo quartiere. Altri eventi importanti sono la Surifesta, celebrata tra dicembre e gennaio, con musicisti e artisti di strada che portano in piazza la cultura del Suriname, e l’International Jazz Festival di ottobre.

Per arrivare in città in aereo dall’Europa non si può che partire da Amsterdam, collegata direttamente con l’Aeroporto Internazionale Johan Adolf Pengel, circa 45 chilometri a sud del centro e dedicato al solo traffico internazionale, separato dai voli nazionali che servono l’ Aeroporto Zorg en Hoop. Per muoversi in città i mezzi pubblici a disposizione sono i taxi ed i bus, questi ultimi comodi per piccoli spostamenti e per raggiungere il litorale spendendo veramente poco.

Il clima è tipicamente tropicale, con temperature che difficilmente scendono sotto i 25 gradi, e che vengono percepite dal nostro organismo ancora più elevate a causa dell’alto tasso di umidità. I mesi più freschi sono quelli di febbraio e marzo, al termine del quale comincia la prima stagione delle piogge, che termina luglio, per poi riprendere a dicembre e gennaio, mentre i mesi più secchi sono quelli di settembre e ottobre, quando anche le temperature si portano stabilmente intorno ai 30 gradi.
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 Pubblicato da - 01 Novembre 2008 - © Riproduzione vietata

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