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Cayenne (Caienna): viaggio nel capoluogo della Guyana Francese

Cayenne, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cayenne dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Caienna (in francese Cayenne) è coi suoi 40.000 abitanti il capoluogo della Guyana francese, oltre ad essere la sede della Regione, della Prefettura e dell’omonima Provincia. La città si estende su una piccola penisola in corrispondenza della foce del fiume Cayenne, e rappresenta un centro industriale e commerciale molto importante, con decine di raffinerie di zucchero ed un mercato incentrato sul trasporto in scala internazionale di pesce, specialmente i di gamberi.

Cayenne divenne colonia di Parigi a partire dal 1643, data che sancì l’inizio dei lavori della città da parte degli operosi coloni, ma la prima fase di occupazione francese durò solo pochi anni, poiché a partire dal 1654, e fino al 1664, il capoluogo ed i territori dell’odierna Guyana francese caddero in mano olandese. Dopo dieci anni di assenza i francesi ripresero il controllo della città e ricominciarono proprio da dove avevano finito, dando continuità ad un ambizioso progetto che in pochi anni, fatta eccezione per altre due brevi parentesi di governo inglese e brasiliano, elevò Caienna al rango dei più importanti porti commerciali della zona. Il periodo storico più importante è però quello a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento, quando la Francia vi istituì il celebre bagno penale, anche se normalmente i prigionieri più importanti venivano mandati alla più sicura Isola del Diavolo (Île du Diable), una cinquantina di chilometri più a nord al largo delle coste guineane.

La città è tutta da scoprire, con l’originalità francese mescolata ad elementi dal gusto prettamente esotico, così da generare scenari e scorci meravigliosi, unici nel loro genere, permeati da un clima dai ritmi rilassanti, in cui staccare la spina per un po’.

Per cominciare la visita è consigliabile farsi un’idea di come sia girata Caienna, visibile nel complesso raggiungendo la cima della collina che sovrasta la città, su cui tra l’altro sorge l’antico Fort Ceperou, costruito nel 1643 ed oggi parzialmente distrutto, e da cui si gode di un panorama favoloso, ammirando i variopinti colori del nucleo urbano che si perdono in mare, fino alla linea dell’orizzonte tagliata dalle minute nuvole bianche che corrono lungo la costa sospinte dai venti settentrionali. Da qui conviene discendere in direzione di Place des Palmistes, il vero e proprio cuore pulsante della città, al cui centro sorge la statua di un governatore, sfruttata come punto di ritrovo dalla maggior parte dei giovani che intendono far serata per i locali del centro, circondata da sgargianti vetrine dei negozi di artigianato locale e souvenir e da boutique delle più importanti marche internazionali di abbigliamento. Un altro complesso da non perdere è l’ex convento gesuita, la cui costruzione risale al 1749, successivamente trasformato in prefettura, che si affaccia su una splendida piazzetta caratterizzata dalla presenza di una fontana, innalzata in ricordo del primo acquedotto cittadino, inaugurato a metà del XIX secolo.

Cayenne non passerà certo alla storia come la città più ricca di musei del mondo, ma un paio di visite al Museo dipartimentale Franconi, allestito in un’antica casa creola con decine di reperti e manufatti di diversa natura riguardanti la storia del paese, ed al Museo delle Culture della Guyana, dove sono esposte decine di stampe di diversi gruppi etnici all’interno di quella che fu una residenza per minatori, sono sicuramente da fare. Il mercoledì, il venerdì ed il sabato sono i giorni di mercato, dove trovare tutte le prelibatezze alimentari, soprattutto pescato e frutti esotici, oltre a conoscere meglio la vita della popolazione.

Una peculiarità di Cayenne è la grande varietà etnica dei cittadini, con uomini e donne amerindi, mulatti, mestizos, asiatici ed africani che convivono serenamente, arricchendosi reciprocamente grazie agli scambi culturali in termini di usanze e tradizioni, che si materializzano alla massima espressione nei festeggiamenti per il Carnevale, la festa più comune del Sudamerica, qui però diversa da qualunque altra, con sfilate di costumi e carri agghindati secondo la storia di ciascun ceppo culturale, che si fondono a canti e danze portate in strada fino a tarda notte, per il piacere delle migliaia di turisti che ogni anno hanno il privilegio di assistervi.

Il clima è tipicamente tropicale, quindi caldo per tutti i dodici mesi dell’anno e con un tasso di umidità abbastanza alto, con temperature massime che superano di qualche grado i 30 gradi e minime che difficilmente scendono sotto i 25. Le precipitazioni sono concentrate nei mesi di gennaio e febbraio, oltre che in aprile e giugno, mentre la stagione prettamente secca si estende da luglio a dicembre. E proprio i primi mesi di questa stagione sono quelli ideali per partire, considerando anche i bellissimi scenari naturali che rifioriscono col cessare delle piogge.

L’Aeroporto Internazionale di Rochambeau sorge a poco meno di venti chilometri di distanza da Cayenne, in località Matoury, collegato quotidianamente con voli diretti e provenienti dalla Francia, e con le maggiori capitali europee e sudamericane. Da qui partono anche piccoli aerei per gli aeroporti minori dello stato, utili in caso di spostamenti considerevoli sulla superficie della Guyana francese, mentre per muoversi in città i servizi consistono essenzialmente in autobus e minibus, differenti in termini di prezzo e praticità, coi taxi che rappresentano un’alternativa abbastanza cara.
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 Pubblicato da - 11 Novembre 2008 - © Riproduzione vietata

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