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Monterrey (Messico): cosa vedere nella Città delle Montagne

Monterrey, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Monterrey dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Capoluogo dello stato di Nuevo León, nella parte nord-orientale del Messico, Monterrey, conosciuta anche come “Città delle Montagne” e “Sultana del Norte”, è una città moderna e cosmopolita, abitata da circa 1.140.000 persone. Per popolazione ed importanza è la terza città del Messico e la prima dello stato, uno dei più produttivi dei 32 che compongono il Messico, molto all’avanguardia specialmente nel settore industriale. Dal punto di vista morfologico, come si può intuire anche da uno dei soprannomi attribuiti alla città, Monterrey sorge in quota, per l’esattezza 540 metri sopra il livello del mare ai piedi della ben più alta cordigliera della Sierra Madre Orientale, ed è attraversata dal corso del fiume Rio Santa Caterina. La relativa vicinanza con gli Stati Uniti e il discreto stato delle infrastrutture hanno fatto si che intorno alla città si formasse una grande area altamente industrializzata, nella quale trovano impiego migliaia di persone.

Intorno alla metà del XVI secolo, l’area dove oggi sorge Monterrey fu esplorata per la prima volta dagli spagnoli che, grazie a diverse spedizioni guidate da Alberto del Canto, riuscirono ad ottenere il controllo dell’area, precedentemente abitata da popolazioni di nativi. Nel 1577, grazie alla missione di Luis Carvajal y de la Cueva, il territorio entrò ufficialmente a far parte del Nuevo Regno di Leòn, compreso all’interno della Nuova Spagna. Durante gli anni di occupazione spagnola le dimensioni del villaggio rimasero decisamente ridotte, con il numero degli abitanti che poteva variare da qualche decina a poche centinaia di persone. Solo verso la metà del XIX secolo, una dichiarata l’indipendenza del Messico, Monterrey cominciò a dotarsi di un apparato economico solido e di grande scala, così da attirare un numero sempre maggiore di lavoratori. Nel 1824 il Nuevo Regno di Leòn divenne lo stato di Nuevo Leon, e Monterrey fu scelta come capitale.

Città cosmopolita ai piedi del Cerro de la Silla, simbolo della città che saluta il visitatore a braccia aperte, Monterrey è la “Milano del Messico”, un centro industriale di prima grandezza, dove l’architettura coloniale si coniuga con quella moderna in audace contrapposizione. Esempio significativo è la Gran Plaza, situata nel cuore del centro, che con un’estensione approssimativa di 40 ettari è considerata tra le più grandi del mondo. Attorno ad essa edifici come il Palacio de Gobierno, la Catedral Metropolitana, il Banco Mercantil, il Casino Monterrey e la Capilla de los Dulces Nombres contrastano con opere architettoniche moderne come il Teatro de la Ciudad ed il Museo de Arte Contemporaneo.

All’interno del centro e nelle immediate vicinanze si concentrano quasi tutte le attrattive turistiche più interessanti, molte delle quali sono di carattere storico o artistico. Una delle prime installazioni che si nota entrando in città è il Faro del Comercio, una torre piatta e larga in cemento armato, alta un centinaio di metri, colorata di un rosso-arancio molto vivo e con in cima un faro che di notte proietta un fascio di luce laser color verde che disegna cerchi nel cielo di Monterrey. Nei pressi del faro si estende l’antico quartiere di Barrio antiguo, che copre 5 isolati in direzione nord-sud a partire da Padre Mier. La zona di passeggio per eccellenza è invece la Zona Rosa, dove si concentrano i negozi più eleganti, i ristoranti esclusivi e gli alberghi di lusso. Di grande fascino è il gruppo scultoreo de la Fuente de la Vida, una composizione in bronzo che rappresenta sette figure mitologiche nude in una specie di marcia trionfale aperta da una ninfa che avanza seduta su di un maestoso leone. Segue Nettuno in piedi su di un cocchio trainato da due focosi ippocampi, e chiudono la teoria un insieme di quattro silhouette femminili ed un suonatore di tuba, che procedono in mezzo ad un tripudio di zampilli e di spuma d’acqua.

Molto ricca è l’offerta museale che comprende: il Museo de Arte Contemporaneo, ospitato all’interno di un edificio moderno a due piani di circa 10.000 metri quadrati dei quali 5.000 destinati ad 11 sale da esposizione di opere d’arte contemporanea; il Museo El Obispado, monumento storico dello stato, ed attualmente Museo Regional de Historia de Nuevo León, questo edificio coloniale si staglia sull’alto della collina dell’Obispado; il Museo de Monterrey, situato nella zona nord della città in quella che fu la prima sede della Cervecerìa Cuauhtèmoc, che comprende 17 sale espositive ed un edifico del XIX secolo che conserva intatto il suo antico fascino; il Museo del Vidrio; il Museo del Automovil; il Museo de Culturas Populares ed il Museo de la Cervecerìa.

Inquadrata all’interno di un turismo decisamente di nicchia, la Vitrocrisa Kristal, o Kristaluxus, è una delle sei fabbriche di cristallo in piombo più importanti del mondo, dove è possibile vedere come gli esperti artigiani trasformano il cristallo in oggetti artistici. Contrapposto all’immagine dell’industria c’è il verde, che raggiunge la sua massima espressione nell’Alameda, un grande parco, polmone verde della città, situato circa un chilometro a nord-ovest del centro.

Tra le feste e le fiere più importanti che ogni anno animano la vita di Monterrey ricordiamo: il Carnevale; la Festa de la Candelaria, che si tiene il 2 febbraio; il Mitote Folklòrico, in programma il primo fine settimana di marzo; la Festa dell’Indipendenza, il 15 e 16 settembre, che attira ogni anno migliaia di visitatori; e la Festa della Vergine di Guadalupe, il 12 dicembre.

Un ulteriore aspetto che contribuirà a rendere ancora più piacevole il soggiorno a Monterrey è la qualità e la varietà dell’offerta culinaria. Per quanto riguarda le portate principali, quasi tutte a base di carne, molto famosa è la machada, una carne secca derivante dalle antiche ricette dei tlascaltechi, la carne zaraza, il cabrito (capretto) allo spiedo, al pastor o cotto nel suo sangue rappresentano valide alternative. Tra i contorni spiccano i frivole borrachos (fagioli ubriachi) o alla charra e le tortillas de harina, mentre tra i dolci consigliamo le glorias (dolci di latte), le gorditas di noci e il piloncillo.

Il clima è subtropicale umido, gradevole in primavera ed autunno, molto caldo in estate e mite in inverno. Nel mese di agosto le temperature tendono ad oscillare tra 35 e 23 gradi, anche se talvolta possono avvicinarsi ai 40, mentre in gennaio scendono fino ad essere comprese tra 18 ed 8 gradi. Molto raramente i valori minimi notturni possono avvicinarsi allo zero. Le piogge sono scarse e tendono ad intensificarsi all’inizio ed alla fine dell’estate, tanto che maggio e settembre sono i mesi più piovosi.

Per quanto riguarda i trasporti, Monterrey è ottimamente collegata agli Stati Uniti ed al resto del Messico grazie ad un efficiente sistema stradale ed autostradale, le cui arterie principali sono la Carreterra Nacional e la Carreterra Interoceànica. La città è dotata anche di due aeroporti internazionali, il General Mariano Escobedo Internacional Airport, servito da diverse importanti compagnie internazionali, e l’Aeroporto Internazionale di Del Norte, dove fanno scalo essenzialmente voli privati. Il sistema ferroviario è moderno e particolarmente comodo, viste le necessità ed i requisiti richiesti dalle numerose industrie della zona, che necessitano di poter trasportare materiale nel più breve tempo possibile. Oltre che dagli autobus urbani, il centro è percorso da due linee di metropolitana.
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 Pubblicato da - 07 Aprile 2009 - © Riproduzione vietata

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