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Sulla neve della Valle Isarco, Alto Adige tra Bressanone e Vipiteno

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La magia dell’inverno, fra sci, attività alternative a basso impatto ambientale e il bello della ‘città’. Succede in Valle Isarco, Alto Adige: qui ci sono ben tre delle non troppe cittadine alpine dove le ‘gioie’ di shopping, caffè e passeggiate in un contesto storico e artistico di pregio si sposano con la possibilità di ‘vivere la neve’ e di divertirsi con lo sport invernale preferito, tuffandosi nella natura selvaggia, letteralmente a due passi dal centro: Bressanone, con la sua storia millenaria e il rango dei suoi edifici legati per secoli al potere dei Principi Vescovi, Chiusa, centro medievale con vedute immortalate da Dürer, Vipiteno, antico e delizioso borgo a vocazione commerciale al punto di passaggio fra due culture ‘al centro dell’Europa’… A portata di mano da questi paesi vitali e piacevoli, ci sono ben 6 comprensori sciistici, con circa 140 km di piste in totale: Plose, Gitschberg-Maranza, Jochtal-Valles (che assieme formano una delle 12 aree del Dolomiti Superski, con la denominazione di ‘Valle Isarco’); Racines-Giovo, Monte Cavallo e Ladurns-Colle Isarco (che fanno parte della macroarea ‘Vipiteno e le sue vallate’, in Alta Valle Isarco).

Bressanone, particolarmente magica quando in Piazza Duomo va in scena il celeberrimo Mercatino di Natale (dal 27/11/09 al 6/1/10), offre mille attrattive fra negozi alimentari e di specialità, osterie, enoteche, negozi sportivi e di abbigliamento, caffè, pasticcerie… Il centro storico, adagiato in una ‘conca giardino’ fra i vigneti ai piedi della Plose (si vede bene il bianco zig zagare della pista Trametsch tra i boschi soprastanti), è caratterizzato da portici, con eleganti case gotico tirolesi o grandi edifici di austera impronta religiosa.

Da visitare il ricco Museo Diocesano e il Museo dei Presepi nel Palazzo Vescovile o il curioso Museo della Farmacia. A soli 8 km dalla città, collegato con skibus giornaliero gratuito, è il paesino di Sant’Andrea, a 1000 m, base della Plose, ben inserita nel contesto ambientale e paesaggistico delle dolomitiche Odle. Qui lo sci ha una lunga storia: si scia dagli inizi del ‘900, il primo rifugio è del 1920, del 1963 la prima funivia da Sant'Andrea, ora telecabina. Ma oggi – pur mantenendo ben saldi i valori tradizionali - la Plose è una stazione sciistica tra le più dinamiche e vivaci. Servite da 10 impianti moderni, fino quasi a 2500 m di quota, si snodano 43 km di piste molto varie e panoramiche, prima fra tutte la Trametsch, la più lunga dell’Alto Adige (9 km) con ben 1400 metri di dislivello. La novità di quest’anno è la pista da slittino naturale più lunga dell’Alto Adige e quindi d’Italia: da Valcroce a Sant’Andrea, ben 11,7 km di divertimento irrefrenabile: come tornare bambini.

E vicino a Bressanone ci sono altri due centri sciistici che offrono mille occasioni di svago…Gitschberg-Maranza con 22 km di piste, 9 impianti di risalita e una piattaforma panoramica a 360° sulla cima del Gitschberg (2.512 m) che consente la vista su oltre 500 cime innevate delle Dolomiti e delle Alpi dell’ Ötztal e dello Zillertal. Altrettanto invitante e da scoprire è la zona di Jochtal-Valles ideale per le famiglie con altri 22 km di piste servite da 7 impianti di risalita e tante baite gourmet in posizioni panoramiche…da non perdere anche una visita al paese di baite Malga Fane alla fine della valle di Valles. Uno skibus gratuito in soli 15 minuti collega queste due zone sciistiche.

Il pacchetto giusto per scoprire l’area di Bressanone e dintorni è il Carving@ motion days dal 5 al 23/12/09, dal 10 al 31/01/10 e dal 14/03 al 5/04/10: 4, 5, 6 e 7 giorni in mezza pensione con una giornata in omaggio (sia per alloggio e skipass, sia per il noleggio e corso di sci) più un ingresso al centro acquatico wellness Acquarena di Bressanone o all’Alpinpool di Maranza. Prezzi in tre stelle per 4 giorni da 144 euro, per 7 giorni da 228 euro.

Nell’area ‘Vipiteno e dintorni’, c’è l’opportunità di godere di una cittadina vera come appunto Vipiteno, molto fascinosa, con viuzze, androni, corti, antiche case borghesi con i caratteristici sporti e bow window (Erker), alberghi di grande tradizione e negozi ricercati; con un vantaggio fondamentale: la possibilità di raggiungere le piste da sci della soprastante zona sciistica di Monte Cavallo con la cabinovia che parte a soli 5 minuti a piedi dal centro storico. A Monte Cavallo c’è anche un impianto di innevamento programmato della pista da slittino, che è praticamente la più lunga d’Italia con queste caratteristiche: fino giù in paese sono ben 9,6 km!
Per vivere questa realtà ‘città e magia della neve’ c’è un programma settimanale non solo sci, valido fino al 28/03/10: slittata, nordic walking, escursioni con le ciaspole e (solo dal 31/01 al 1/03/10) escursioni guidate giornaliere di due ore. Quanto al soggiorno, si può usufruire del pacchetto ‘Settimane per famiglie’ dal 15/02 al 14/03/10: i ragazzi fino a 16 anni hanno lo skipass gratis se entrambi i genitori ne acquistano uno.
... Pagina 2/2 ... A poca distanza c’è il centro sciistico Racines-Giovo, tra i più attrezzati e moderni dell’Alto Adige, e il piccolo e romantico Ladurns-Colle Isarco con piste ottimamente preparate e mai troppo affollate.

Da non mancare anche il Mercatino di Chiusa, la cittadina ai piedi del monastero di Sabiona, leggermente diverso dai mercatini classici poiché trasforma l’intera cittadina in una grande bottega artigiana (ogni venerdì, sabato e domenica dal 26/11 al 19/12/09). E per scoprire i dintorni di Chiusa c’è il pacchetto, valido dal 26/12 al 28/03/10, che prevede 3 escursioni guidate con le racchette da neve a partire da 284 euro in 3 stelle per una settimana in mezza pensione.

Per saperne di più…
Visitiamo Bressanone, la città dei Principi Vescovi...
Il Duomo barocco con gli affreschi di Paul Troger, il Chiostro romanico con le sue splendide volte a crociera del XIV secolo, la Parrocchiale romanica di San Michele con la “Torre bianca”; e un poco discosto dalla piazza Duomo, sul lato sud, l’imponente complesso del Palazzo Vescovile (sede del Museo Diocesano, del Museo dei Presepi e di importanti mostre temporanee) con il suo giardino di corte e il cortile rinascimentale: le vicende religiose segnano profondamente struttura e architettura di Bressanone. Per secoli, infatti, la cittadina lungo l’Isarco è stata sede dei potenti Principi Vescovi, la cui influenza si estendeva perfino oltre il mondo tirolese. Tutt’ora è una sorta di capoluogo spirituale-religioso dell’intero Alto Adige. Il colpo d’occhio d’insieme della cittadina, distesa in un’ampia conca, è davvero di effetto, ricco di contrasti:l'impronta generale è ridente, ma con una nota di severità data dagli imponenti edifici ecclesiastici. E se il “nodo” della sua storia religiosa architettonica è il Duomo, di origine del X secolo, si passeggia piacevolmente in ogni parte del centro storico, lungo le vie porticate ricche di negozi e caffé, come via Portici Maggiori, dove le massicce ma aggraziate case ornate di sporti e insegne denotano la loro antica origine medievale, per poi raggiungere stretti passaggi tra mura che trasudano secoli, come vicolo del Duomo. Oppure, ecco angoli deliziosi come via Ponte Aquila che varca ben presto l’Isarco, per condurre nel silenzioso quartiere di Stufles, il più antico della città. Subito fuori dal centro, si susseguono ville, residenze, giardini e curatissimi vigneti e frutteti. Tornando in piazza Duomo, merita più di uno sguardo la moderna fontana in bronzo di Martin Rainer, collocata in quella sede dopo il recente rifacimento della piazza. Una visita molto interessante è quella della Collezione di Presepi, sezione del Museo Diocesano. Aperta in occasione delle festività e del Mercatino di Natale. Sono in mostra presepi panoramici e scenografici. Quello di Nissl, che intagliò scene della natività e della Passione, e quello di Probst (fine ‘700) sono i più preziosi: quest’ultimo, conta ben 3500 figurine. In tutto la collezione di presepi annovera circa 10.000 pezzi. Da non dimenticare negli immediati dintorni la famosa Abbazia di Novacella e il centro medievale di Chiusa, con lo spettacolare monastero di Sabiona. E ancora, Castel Rodengo, Castel Velturno, Castel Forte...(aperti però dalla primavera all’autunno).


...E visitiamo Vipiteno, la città dove stili e culture si fondono..
L’Alta Valle Isarco ha un aspetto più severo e alpestre, ma la conca di Vipiteno è ampia, assolata e pianeggiante. Il centro storico di Vipiteno colpisce per l’armoniosa fusione di stili: insegne in ferro battuto, Erker (sporti), davanzali fioriti, cornicioni merlati e portici, con il loro gioco di pieno-vuoto, luce-ombra. Gli elementi di stile nordico si alternano con quelli italiani-rinascimentali. La costruzione di palazzi signorili e il fervore artistico nei secoli erano testimonianza della ricchezza legata alle attività estrattive. La via “Città nuova” presenta edifici del secolo XV e XVI, ricostruiti dopo un furioso incendio. Uno dopo l’altro, come in una sorta di “galleria”, qui si susseguono gli elementi architettonici più vari. Continua nella “Città vecchia” (meno “eclatante” nell’aspetto, più raccolta e sempre molto caratteristica). Si inizia la visita dalla torre delle Dodici, 46 m, emblema di Vipiteno in piazza Città, e dal palazzo Comunale, con sporti merlati lungo tutta l’altezza. Di fronte alla torre è la chiesa dello Spirito Santo. Il ciclo di affreschi di Hans von Bruneck, all’interno, è un gioiello. L’opera risale al 1415 e gli studiosi ne fanno notare la fusione tra gli influssi veneti e lo stile “cortese” di Boemia e Borgogna. Dopo si passa alla residenza-torre Jöchlsthurn, con la graziosa chiesetta di San Pietro e Paolo, gotica. Si arriva poi in via della Commenda e alla casa dell’Ordine Teutonico (museo civico); da vedere qui in esposizione alcune parti di un prezioso altare tardogotico a portelle di Hans Multscher, montato nel 1458 nella chiesa Parrocchiale. L’altare, alto ben 12 metri, influenzò fortemente l’arte tirolese e contribuì alla diffusione delle stile neogotico. Nei secoli successivi fu poi oggetto di furti, rimaneggiamenti e incredibili peripezie (anche recenti!). Via della Commenda conduce alla Chiesa Parrocchiale, una delle più grandi del Tirolo, curiosamente situata tra i prati anziché come solito nel centro del paese. Ecco poi Castel Tasso (Reifenstein), poco fuori, un luogo davvero molto romantico. Sorge su uno sperone roccioso, quasi un monolito nella piana (aperto però da Pasqua a novembre).
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