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Il Cammino di Dante: tutte le tappe da Ravenna a Firenze

Anche grazie alle difficili condizioni imposte da una disastrosa pandemia, il popolo italiano si è scoperto essere una comunità di camminatori che improvvisamente hanno riscoperto le opportunità che una pratica sportiva semplice ed economica, il trekking, poteva offrire loro.

Da qualche mese abbiamo riscoperto la bellezza della nostra nazione e recuperato con un turismo lento il nostro benessere interiore e spirituale che era stato minato da una così grave situazione sociale.

E cosa c'è di meglio, per riscoprire la bellezza della nostra penisola, che mettersi in cammino sui sentieri del padre della letteratura italiana che si augurava, proprio durante i suoi viaggi di un esilio forzato, una presa di coscienza del popolo nel riunirsi in una nuova idea di nazione?

Il Cammino di Dante nasce da questa consapevolezza ed inizia dove si è concluso il viaggio terreno del Sommo Poeta: Ravenna. Da qui compie un percorso circolare in 20 tappe, che possono diventare 21 se si aggiunge un “mini loop” finale che consente di raggiungere il Mare Adriatico. Circa 380 km di cammino, ma in questo articolo affronteremo solamente la prima parte del percorso e cioè le 10 tappe che conducono da Ravenna alla città natale di Dante Alighieri, Firenze.

Si tratta di un trekking impegnativo, oltre 200 km, segnato da tappe costellate di dislivelli importanti, ma al contempo spettacolare, vario e stimolante: dopo una prima fase pianeggiante, ma ricca di storia, ci si addentra gradualmente all'interno dell'Appennino Tosco-Romagnolo con alcuni tratti veramente esaltanti dal punto di vista panoramico.
L'arrivo poi a Firenze è struggente, con la vista dall'alto della meta accompagnati dal digradare dolce delle colline toscane. Ma vediamo in cosa consiste la prima parte del Cammino di Dante!

Prima Tappa: da Ravenna a Ponte di Passo Vico, 19 km


La partenza è ne cuore del centro storico di Ravenna, più precisamente dalla Tomba di Dante dove apprenderete della rocambolesca storia delle spoglie mortali del Sommo Poeta. Il percorso si muove tra insigni monumenti e i vari luoghi danteschi di Ravenna, ed è quindi meglio considerare i tempi delle visite ai monumenti nel computo della propria tabella di marcia. Da non perdere la visita alla Basilica di San Francesco, sul percorso del cammino, ma con brevi deviazioni si può dare una sbirciata agli altri monumenti del centro storico, prima di proseguire verso sud fino all'argine sinistro del Montone. Si rimane sull'argine fino all'arrivo della tappa. Il percorso tocca la Chiusa di San Marco, passa a fianco delle località di San Pancrazio e Chiesuola e termina a Ponte di Passo Vico nel bel mezzo della pianura romagnola. Il percorso risulta spettacolare in primavera durante il periodo della fioritura, mentre in estate la tappa è resa impegnativa dal caldo e il sole cocente.

Dati in breve della 1a tappa

Lunghezza: 19 km
Dislivello: praticamente nullo se si escludono gli argini dei fiumi
Fondo: 1/8 asfalto
Durata senza soste: 5 ore
Difficoltà: facile (aumentano le difficoltà se le temperature superano i 32°C)
Punti acqua: si
Dove dormire e mangiare all'arrivo: Trattoria Luciano tel. 0544-581314 Ponte di Passo Vico
Periodo migliore: da marzo a maggio e da settembre a novembre

Seconda tappa: da Ponte Vico a Oriolo dei Fichi, 18,4 km


Il cammino riprende sull'argine sinistro del fiume Montone, supera l'Autostrada A 14 e si avvicina gradualmente alle colline fino ad arrivare alla via Emilia. Prima di raggiungere la SS 9. si può fare una deviazione sulla destra per visitare la Pieve di S.Stefano in Corleto, anche se la cosa comporta un aggravio di quasi 2 km. Al chilometro 14 si inizia dolcemente a salire e superando vigneti e placide colline compare il piccolo borgo di Oriolo, ben riconoscibile dalla grande Torre (© Foto Umberto Paganini Paganelli) affiancata da pini spettacolari. Siete arrivati a fine tappa.

Dati in breve della 2a tappa

Lunghezza: 18,4 km
Dislivello: +140 m circa
Fondo: 1/3 asfalto
Durata senza soste: 5 ore
Difficoltà: facile (aumentano le difficoltà se le temperature superano i 32°C)
Punti acqua: no
Dove dormire all'arrivo: Cà Vincenzona , via S. Mamante 125 Faenza tel. 351-8248254
Dove mangiare: ristorante la Taverna, Oriolo dei Fichi tel. 0546-642207
Periodo migliore: da marzo a maggio e da settembre a novembre

Terza tappa: da Oriolo a Brisighella, 17 km


La terza tappa prevede due alternative: il percorso è il medesimo per i primi 2 km, poi si biforca: a dx inizia la variante che passa da Faenza e da li si innesta sullo spettacolare sentiero 505. Il dazio da pagare sono però i 12 km in più richiesti per raggiungere Brisighella. Se si sceglie questa opzione il livello difficoltà sale da medio-facile a difficile, specie se fa molto caldo. Proseguendo diritto si segue il percorso ufficiale arriva più velocemente a Brisighella ed anche in questo caso il panorama ripaga delle brevi salite che si devono affrontare, circondati da vigneti e calanchi. Man mano ci si avvicina alla meta si è ripagati dalle vedute su Brisighella, caratteristica per i sui 3 colli che sorgono su altrettante rupi di gesso.

Dati in breve della 3a tappa

Lunghezza: 17 km (29 km con variante via Faenza)
Dislivello: +305 m -330 m
Fondo: 2/5 asfalto
Durata senza soste: 5,5 ore (9,5 ore con variante)
Difficoltà: media-facile
Punti acqua: no
Dove dormire all'arrivo: Albergo la Rocca, via delle Volte 10 tel. 0546-81180
Dove mangiare: Trattoria la Casetta, via G. Ugonia 6 tel. 0546-80250
Periodo migliore: da marzo a maggio e da settembre a novembre

Quarta tappa: da Brisighella a Monte Romano, 18,5 km


E' sicuramente una delle tappe più spettacolari di tutto il Cammino di Dante, grazie ai paesaggi mutevoli e panoramici che salgono con una serie di saliscendi infiniti fino all'altopiano di Monte Romano, da dove si gode di un panorama notevole che dall'Appennino si spinge fino al mare. La partenza da Brisighella è subito ripida: dalla piazza Marconi (sormontata dalla celebre via degli Asini) si sale verso la Chiesa di S. Francesco e da qui alla Rocca dei Veneziani. Poi si arriva al Parco Museo Geologico della Cava di Monticino (prenotabili visite guidate: Enrico tel. 348-1200347). Da qui si sale aggirando il Monte Rontana scoprendo passo dopo passo i magnifici scenari del Parco della Vena del Gesso, fino ad arrivare al rifugio di Cà Carnè, ultimo punto di rifornimento acqua, importante fare scorta. Da qui seguendo le indicazioni del Cammino si raggiunge il sentiero 505 che non lasceremo fino alla meta d'arrivo. Seguendo il percorso in cresta si apriranno magnifici panorami che consoleranno della fatica. Poco dopo il km 16 si raggiunge Cà di Malanca, dove si trova il Museo Storico della Resistenza (per info tel. 348-1200347) e dopo un tratto spettacolare in cresta di 2 km di lunghezza si raggiunge Croce Daniele, meta della tappa.

Dati in breve della 4a tappa

Lunghezza: 18,5 km
Dislivello: +930 m -400 m
Fondo: 1/4 asfalto
Durata senza soste: 7 ore
Difficoltà: impegnativa
Punti acqua: si ma solo al 3° km, rifugio Carnè
Dove dormire all'arrivo: Cà le Stelle sul Cammino di Dante, 6 posti letto, circa 2 km oltre l'arrivo (si risparmiano 1,2 km il giorno dopo) ma con servizio gratuito di navetta, attività in loco, osservazioni astronomiche, timbro disponibile (tel. 348-1200347).
Dove mangiare: Trattoria Croce Daniele 0546-87019, Fornazzano.
Periodo migliore: da marzo a novembre

Quinta tappa: da Monte Romano a Marradi, 14, 2 km


Si parte da Monte Romano e in corrispondenza dell'Osservatorio Astronomico il panorama diventa sconfinato. Si continua a seguire il sentiero 505 in cresta che tra sali e scendi raggiunge la Chiesuola e poi al km 5 raggiunge il borgo di Gamberaldi. Si può decidere di vederlo dall'alto, rimanendo in quota oppure scendere fino al borghetto di case in pietre e poi risalire. Poco prima del km 9 si lascia il sentiero 505 per il sentiero 519 che dopo una fase in quota precipita rapidamente verso Marradi. Fate attenzione perché la discesa è a tratti ripida.
Alcuni pellegrini decidono di proseguire per altri 8,5 km fino all'eremo di Gamogna e pernottare grazie all'accoglienza fornita dal monastero (tel. 055-804866). Attenzione in alcuni periodi dell'anno l'accoglienza è sospesa.

Dati in breve della 5a tappa

Lunghezza: 14,2 km
Dislivello: +350 -700
Fondo: 1/9 asfalto
Durata senza soste: 4 ore
Difficoltà: media
Punti acqua: si a Gamberaldi
Dove dormire all'arrivo: B&B Maretti Marco tel. 347-1871421
Dove mangiare: Al Cantuccio, via Talenti 5 Marrasi (tel. 366-1956800)
Periodo migliore: da marzo a novembre

Sesta tappa: da Marradi a San Benedetto in Alpe, 23,7 km


E' una delle tappe più spettacolari del Cammino di Dante, ma anche una delle più impegnative, vuoi per la lunghezza di oltre 23 km che per i dislivelli impegnativi con più di 1000 metri in salita. I primi 15 km sono in prevalente ascesa, resa più piacevole per l'ombra fornita dai boschi di carpino, faggio e castagni e per alcune attrazioni imperdibili: poco dopo l'ottavo km si arriva all'Eremo di Gamogna, antichissimo monastero fondato da S, Pier Damiani quasi 1000 anni fa. E' una specie di oasi dello spirito, in un luogo isolato che invita al silenzio e alla meditazione. E poi il percorso si addentra nel territorio del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi raggiungendo la spettacolare Cascata dell'Acquacheta (foto, km 19 circa), luogo dantesco per eccellenza. Da qui in circa 90 minuti si raggiunge San Benedetto in Alpe.

Dati in breve della 6a tappa

Lunghezza: 23, 7 km
Dislivello: +1060 -890
Fondo: 1/30 asfalto
Durata senza soste: 8,5 ore
Difficoltà: molto impegnativa
Punti acqua: si (Gamogna)
Dove dormire e mangiare all'arrivo: Il Vignale Ostello Ristorante tel. 347-5999078
Periodo migliore: da marzo a novembre (a marzo e novembre possibili tratti innevati)

Settima tappa: San Benedetto in Alpe - San Godenzo, 13,2 km


Una tappa breve, necessaria dopo il tappone del giorno prima, ma comunque spettacolare grazie agli scenari naturali che s'attraversano.
Si parte in salita in direzione dell'Eremo dei Toschi, deviazione consigliata poco dopo al 5° km. Attenzione il sentiero 409 è considerato difficile perché interessato da fenomeni franosi. L'eremo dei Toschi è un luogo dalla lunga storia che merita i 3 km aggiuntivi alla tappa. Proseguendo il percorso si muove tra le faggete a 1000 m di altitudine prima di iniziare una progressiva discesa che vi conduce a San Godenzo. Prima è consigliabile una deviazione al ponte in pietra di Cicaleto, su cui, sappiamo con certezza, camminò lo stesso Dante Alighieri. La deviazione comporta ulteriori 1,6 km di cammino.

Dati in breve della 7a tappa

Lunghezza: 13,2 km (18 circa con deviazioni)
Dislivello: +760 -870
Fondo: 1/4 asfalto
Durata senza soste: 4,5 ore (6,5 ore con deviazioni)
Difficoltà: media (fare attenzione nel primo tratto del sentiero 409)
Punti acqua: si
Dove dormire e mangiare all'arrivo: Albergo - Ristorante Agnoletti tel. 055-8374016
Periodo migliore: da marzo a novembre (a marzo e novembre possibili tratti innevati)

Ottava tappa: da San Godenzo a Dicomano, 16,6 km


Continua l'avvicinamento a Firenze e il percorso prevede più discese che salite, anche se la prima parte tendenzialmente si sviluppa tutta in ascesa. Si passa da ambienti montani e boschivi a paesaggi più marcatamente collinari ed anche un antico tratto di strada Etrusca. Da vedere sul percorso la Cappella della Maestà di Tizzano, al km 7 e il sito archeologico di Frascole poco dopo il km 13. Un'altra ora di cammino si raggiunge Dicomano dove trovate anche un piccolo Museo Archeologico.

Dati in breve della 8a tappa

Lunghezza: 16,6 km
Dislivello: +690 -940
Fondo: 1/3 asfalto
Durata senza soste: 5,5 ore
Difficoltà: media
Punti acqua: si, tra il 2° e 3* chilometro
Dove dormire all'arrivo: B&B Pino del Capitano tel. 055-8385038
Dove mangiare: Ristorante da Sergio tel. 055-838075
Periodo migliore: da marzo a novembre

Nona tappa: da Dicomano a Pontassieve, 21 km


La partenza di questa tappa è in salita, fino al Poggio della Croce, ma i dislivelli non appesantiranno più di tanto la vostra tabella di marcia, e il vostro cammino risulterà piacevole per i dolci paesaggi collinari toscani che circondano il fiume Sieve. Uno dei momenti più interessanti della giornata è l'arrivo a Montebonello dopo il km 12, caratterizzata da una bella e slanciata Casa Torre. Si prosegue poi in leggera e costante discesa fino alla valle del fiume Arno che s'incontra all'arrivo a Pontassieve (© Foto Herbert Weber).

Dati in breve della 9a tappa

Lunghezza: 21 km
Dislivello: +480 -540
Fondo: 2/3 asfalto
Durata senza soste: 7,5 ore
Difficoltà: media
Punti acqua: si a Montebonello
Dove dormire all'arrivo: Albergo i Villini Viale A. Diaz 28 tel. 055-8368140
Dove mangiare: La Tana Di Ugo, via ghiberti 15 tel. 055-8392929
Periodo migliore: da febbraio a novembre

Decima tappa: da Pontassieve a Firenze 20,7 km


L'ultima tappa di questa prima parte del Cammino di Dante prevede un'ultima salita, non difficile ma che ci consente di avere una fantastica vista di Firenze dall'alto, momento indimenticabile che abbiamo cullato nei precedenti 200 km! Il punto si trova poco dopo al km 8 dove si trova il Convento dell'Incontro. Una foto ricordo di Firenze con il placido corso del fiume Arno e poi la lunga discesa che tra la poesia del passaggio toscano ci conduce alla città Natale di Dante, con l'arrivo presso il Museo Casa di Dante, luogo della nascita del Sommo Poeta, dove si chiude idealmente un cammino a ritroso partito da Ravenna, la città ove è sepolto.

Dati in breve della 10a tappa

Lunghezza: 20,7 km
Dislivello: +490 -530
Fondo: 2/3 asfalto
Durata senza soste: 7 ore
Difficoltà: media
Punti acqua: no
Dove dormire all'arrivo: Hotel Alinari, largo Alinari 15 tel. 055-284289
Dove mangiare: Osteria dell'Agnolo, Borgo San Lorenzo 24, Firenze tel. 055-285923
Periodo migliore: tutto l'anno

Consigli utili per chi vuole intraprendere il Cammino di Dante

Il Cammino di Dante è un percorso tecnicamente facile ma piuttosto impegnativo, che può anche risultare proibitivo se affrontato senza l'attrezzatura adeguata.
Di fondamentale importanza le calzature che devono essere ideali per il trekking e con buon fondo idoneo a camminare su fondo sassoso e scivoloso. Le ghette sono raccomandabili se si cammina dopo un periodo di piogge intense. Se siete abituati a portarvi un secondo paio allora potete pensare a delle calzature pià leggere, sempre da sterrato, ma che potrebbero essere la soluzione migliore nelle prime due tappe iniziali e in quelle due finali, prive di pendenze.

Molto importanti anche i bastoncini da camminata che riducono il rischio di scivolare nelle discese, che possono presentare tratti fangosi. E' importante avere più di una borraccia e, considerando che alcune tappe non prevedono punti ristoro, è consigliabile avere almeno 2,5 litri d'acqua con sé.
Accessori consigliatissimi sono anche un abbigliamento tecnico a strati, un copricapo e occhiali da sole. Cercate di contenere il peso dello zaino intorno ai 6-8 kg e comunque non oltre il 15% del vostro peso: ricordatevi che avrete con voi, ogni giorno, anche circa 3 kg di acqua

Il Cammino si snoda in aree rurali scarsamente abitate. Per questo motivo le strutture che accolgono non sono molte e specie nelle tappe appenniniche è consigliabile prenotare gli alloggi con almeno 2 settimane d'anticipo.
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 Pubblicato da il 21/01/2022 - - ® Riproduzione vietata

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