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Vacanze accessibili per disabili, ecco le città migliori

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Purtroppo il problema dell'accessibilità di una città, di un monumento è molto importante, e spesso in Italia non siamo all'avanguardia a gestire queste situazioni, vuoi per le difficoltà intrinseche dei nostri centri storici, ma anche, certamente, per palesi inadempienze della pubblica amministrazione. Fatto sta che chi ha problemi di mobilità si trova spesso in difficoltà, e se nella propria attività quotidiana ci si abitua ad affrontare i disagi sulla base dell'esperienza, quando si è in vacanza tutto diventa più difficile ed imprevedibile, e la barriera architettonica si trasforma in un frustrante, insuperabile ostacolo.

Il mondo di oggi conta più di 1 miliardo di persone (fonte OMS) con qualche disabilità fisica, molti dei quali interessati a viaggiare, se ne avessero le opportunità. Se si considera anche le loro famiglie e gli amici, il totale di questo potenziale mercato del turismo accessibile arriva a circa 2 miliardi di persone. Le semplici statistiche ci rivelano inoltre che questo specifico settore demografico possiede quasi 6.000 miliardi di euro, come reddito disponibile annualmente. E le previsioni sono ancora più impressionanti: entro il 2020 , ben il 25 per cento del mercato del turismo sarà controllato da turisti portatori di handicap, anche per l'effetto di invecchiamento della popolazione occidentale.

Per stimolare una sensibilità superiore su questi problemi, l'Unione Europea ha stabilito l'Access City Award, un riconoscimento che premia quelle città che si dimostrano sensibili ai problemi dei diversamente abili, e che quindi adeguano le proprie infrastrutture anche nell'ottica di un turismo attento ai portatori di handicap. L'Europa è quindi il continente che primo di altri si è accorto del potenziale di questo nuovo settore turistico, che va oltre l'ovvio aspetto umanitario, ma diventa occasione di crescita economica e di sviluppo complessivo.

Ecco allora i risultati dell'Access City Award 2013, che ci ha rivelato quali siano le città migliori per una vacanza accessibile in Europa. La scelta è stata fatta sulla candidatura di 99 città provenienti da 20 Stati membri della UE. Emerge dal podio che nazioni come Germania, Francia e Svezia siano all'avanguardia su queste importanti tematiche sociali

Berlino è risultata la città più libera dalle barriere architettoniche: con una popolazione di 3,5 milioni di abitanti e diversi sistemi di trasporto disponibili , la capitale della Germania ha fatto molta strada nel vincere le sfide e rendere la città libera da ogni tipo di barriera. Dal 2000 si è lavorato molto per rimuovere tutti gli ostacoli alla mobilità, dai luoghi pubblici come musei e mostre, ai palazzi istituzionali, ma anche agli alberghi, dalla strutture di lusso fino agli alberghi più economici. Nel 2011 sono stati inseriti i sistemi tattili di orientamento agli incroci stradali, sui tram e sugli autobus, e si trovano ora segnali per i non vedenti in tutti i semafori pedonali. Per gli ipovedenti sono stati inseriti sistemi di informazione audio, addirittura con le descrizione audio delle partite di calcio allo stadio Olympia. Molto è stato fatto anche se ancora tanto rimane da fare: entro il 2020 tutte le stazioni della metropolitana di Berlino avranno una accessibilità totale
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Nantes, in Francia è risultata la seconda città più accessibile d'Europa, considerata una delle più libere da barriere di tutto il vecchio continente. Su queste tematiche Nantes si muove da parecchi anni e molte delle sue strutture culturali sono oggi accessibili ai disabili. Il castello Château des Ducs de Bretagne ha vinto un premio (Musei per Tutti ) per i suoi sforzi compiuti per rendere benvenute tutte le persone affette da disabilità. Per il 2015 l'amministrazione pubblica spera che il 90% degli autobus saranno accessibili a coloro che sono affetti da problemi di ridotta mobilità, e nel frattempo si sta lavorando per migliorare le problematiche relative all'alloggio dei turisti disabili in città.

A chiudere il podio troviamo la capitale della Svezia, Stoccolma, che si estende su ben 14 isole, cosa che certamente rende più difficile e costosa l'accessibilità per tutti i turisti disabili. Per raggiungere questo risultato Stoccolma sta seguendo un innovativo progetto, chiamato come “Stoccolma, una città per tutti”: dal 2011 e fino al 2016 si stanno applicando interventi atti a garantire la mobilità per chi arriva in visita nella cosiddetta “Venezia del nord”: tutti gli aeroporti della città già dispongono di accesso per disabili e ausili per gli ipovedenti e per chi soffre di problemi all'udito. Gli hotel accessibili sono in crescita e ad oggi hanno toccato le 80 unità. Ben il 65% degli attraversamenti pedonali è stato modificato, e le toilettes pubbliche sono ora usufruibili da tutti i portatori di handicap.

Altre città menzionate dalla giurai per i loro sforzi a rendere più accessibile le proprie città sono state Pamplona in Spagna, relativamente alla propria gestione del verde pubblico, la città irlandese di Tallaght, Gdynia in Polonia per il suo efficiente servizio di trasporto pubblico e Bilbao, all'avanguardia per il sistema di informazioni e l'utilizzo delle nuove tecnologie

Maggiori informazioni: Sito ufficiale Access City Award
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