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L'autobus magico di Into the Wild verrą rimosso?

Ogni generazione ha i suoi miti, grandi o piccoli che siano. Ed anche questo inizio di terzo millennio non ne è esente. In questi anni tecnologici, sono molti i giovani che stanno riscoprendo la storia essenziale, affascinante ma sfortunata di questo ragazzo americano. Questo grazie al libro di Krakauer del 1996, ma anche grazie alla pellicola di Sean Penn, Into the Wild, che ha infiammato le nuove generazioni , rivelandoci la straordinaria storia di Christopher McCandless.

La ricerca della semplicità della natura, il rifiuto di piegarsi alla mentalità moderna e materialista, hanno caratterizzanto il pensiero e la vita di Alexander Supertramp, lo pseudonimo scelto da Mc Candless per vivere la sua vita randagia, prima viaggiando per gli Stati Uniti più classici, fino alle strade del west, ma poi fino a spingersi nei paesaggi sconfinati e selvaggi dell'Alaska. Qui il 6 settembre 1992, il suo corpo, malnutrito, venne ritrovato da alcuni cacciatori, dentro ad un sacco a pelo, all'interno della carcassa di un autobus abbandonato.
Il sogno di una vita libera, nella natura, si era addormentato per sempre.

Oggi questo autobus, che si trova ancora lì, nel nulla, è divenuto una sorta di santuario, e sono tantissimi i viaggiatori che affrontano le difficoltà della natura dell'Alaska e del suo stupendo parco Denali, per venire a rendere omaggio a Chris McCandless.
Il bus di questa storia possiede molti nomi, c'è chi lo chiama The Magic Bus (autobus magico), o semplicemente l'autobus 142 o di Fairbanks, o come il bus dello Stampede Trail. Ma raggiungerlo non è facile, siamo nei pressi della montagna più alta dell'America, il McKinley, famosa per il suo clima difficile, e bisogna attraversare un paio di fiumi pericolosi, tra cui il Teklanika River, lo stesso fiume che, ingrossatosi, tagliò fuori dal mondo Alexander Supertramp, impedendogli di raggiungere nuovamente la “civiltà”.

E anche oggi il Teklanika River richiama il suo tributo di vite umane, in troppi tentano di attraversarlo, sia con mezzi tecnici insufficienti, oppure in periodi in cui la corrente è troppo forte, con conseguenze a volte tragiche. Oggi il sentiero Stampede Trail che si percorre dalla Stampede rd. fino all' autobus n°142 è una meta escursionistica popolare, ma era praticamente sconosciuta fino al 2007, quando venne rilasciato il film di Sean Penn. Luoghi affascinanti, di bellezza selvaggia, ma pericolosi: oltre al guado difficile c'è il rischio di imbattersi nei Grizzly, gli enormi orsi bruni americani. Molti, troppi incidenti si stanno verificando le autorità stanno valutando se spostare la carcassa dell'autobus in una zona meno remota, per evitare che altri lutti si verifichino lungo il sentiero dello Stampede Trail. Si tratta però ancora di una idea, ma non c'è certezza nè sui tempi nè se la decisione verrà mai presa dalle autorità.

I ranger sono comunque preoccupati, anche perchè grazie ad una nuova pubblicazione, che include gli scatti orginali del ragazzo americano, dal titolo “Back to the Wild: le fotografie e gli scritti inediti di Chris McCandlessil mito di Alexander Supertramp è stato nuovamente ravvivato, e sono tornati a crescere i curiosi che decidono di affrontare questo percorso difficile, mettendo a repentaglio la loro stessa vita. Forse quindi, un giorno, un elicottero andrà a prendere il bus 142, lo solleverà in cielo e lo poserà nel villaggio di Healy, dove pullman di turisti giapponesi lo circonderanno di flash e in milioni si faranno i selfie con questa icona del viaggio d'avventura...Non è detto, il trasferimento è solo una ipotesi, per ora, ma se succederà siamo sicuri che lo spirito di Chris McCandless continuerà a soffiare tra le foreste del parco Denali, lontano dalla pubblicità e le contraddizioni socio-economiche di questo stressante mondo moderno.
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