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L'Abbazia di Montecassino: storia e curiosità

In posizione dominante sulla valle del fiume Liri sorge questo complesso benedettino, fondato nel sesto secolo dallo stesso San Benedetto da Norcia. La sua storia l'ha visto protagonista di continue distruzioni e ricostruzioni.

Considerata la culla del monachesimo occidentale, l’abbazia di Montecassino è uno dei più importanti luoghi di culto del Lazio e d’Italia nonché il più antico monastero italiano assieme a quello di Santa Scolastica.

La storia

Fondato nel 529 da San Benedetto da Norcia per ospitare lui e i monaci che lo seguivano da Subiaco, questo edificio sacro sorge su una collina a 519 metri di altezza, a Cassino, in provincia di Frosinone, sul luogo in cui anticamente erano stati edificati una torre e un tempio dedicato alla divinità greca di Apollo.

Protagonista suo malgrado nel corso della sua storia di continue distruzioni, saccheggi, terremoti e ricostruzioni (fu distrutto attorno al 580 dai longobardi di Setone, nell’883 dai saraceni e ancora da un terremoto nel 1349), per l’intero Medioevo Montecassino si rivelò un importante centro di cultura grazie ai suoi abati, alla biblioteca e alle scuole scrittorie che permisero di conservare e tramandare opere dell’antichità.

Divenuta monumento tipico del barocco napoletano nel corso del XVII° secolo, per via delle decorazioni pittoriche di artisti come Luca Giordano, Francesco de Mura e Paolo de Matteis, negli anni fra il 1930 e il 1943, l’abbazia fu raggiungibile tramite la funivia di Cassino, andata distrutta durante il secondo conflitto mondiale. Fu proprio nel febbraio del ’44 che un bombardamento delle forze alleate, ritenendo (per errore) che nell’abbazia si trovassero reparti tedeschi, distrusse nuovamente il monastero. La ricostruzione avvenne fra il 1948 e il 1956, sotto la direzione dell’ingegnere Giuseppe Breccia Fretadocchi, e la consacrazione ufficiale nel 1964 da parte di papa Paolo VI°.

La visita del Complesso monastico e della chiesa

La visita dell’abbazia di Montecassino, gestita dal Polo Museale del Lazio, parte dal chiostro situato davanti a uno dei due ingressi dell’edificio religioso (l’altro è sotto la Torre Romana che all’ultimo piano ospita l’appartamento papale) per poi attraversare il corridoio degli Ospiti e proseguire alla porta del chiostro del Bramante. Quest’ultimo, detto anche di Sant’Anna, è in stile rinascimentale e risale al 1595 su struttura ideata e disegnata dal Bramante stesso; qui si possono inoltre osservare due statue che raffigurano San Benedetto e Santa Scolastica. Il loggiato affacciato sulla Valle del Liri, noto come Loggia del Paradiso, è del 1513 ed è opera di Antonio da Sangallo il Giovane. Procedendo si raggiunge il chiostro dei Benefattori con gruppi scultorei che raffigurano papi e sovrani (24 statue in totale).

All’interno dell’abbazia si possono invece ammirare il coro ligneo posto dietro l’altare maggiore assieme all’organo a canne, la volta che sovrasta il coro dipinta da Stefanelli nel 1984 con affreschi su San Benedetto intento a predicare, la tomba di Piero de’ Medici, una porta bronzea dell’XI° secolo, numerose croci e il sepolcro di San Benedetto e Santa Scolastica. Altrettanto preziosa è la cripta, posta sotto l’altare maggiore, con mosaici dorati. Non mancano inoltre intagli, tarsie marmoree e affreschi straordinari che rendono quest’abbazia un’opera d’arte.

Uscendo dalla cattedrale si trova l’ingresso del museo, disposto su due piani, in cui sono esposti oggetti e reperti di vario genere (paramenti sacri, argenti italiani, avori, sculture, frammenti della basilica…). La sezione archeologica permette di ammirare reperti portati alla luce durante gli scavi nei pressi del monastero mentre quella medievale accoglie parti dell’antico luogo di culto andato distrutto nei secoli. La sezione delle miniature e delle stampe, infine, contiene alcuni esemplari di grande pregio. Riaperta da poco, la Sala della Natività espone, fra le altre tele, anche la tavola di Sandro Botticelli raffigurante la nascita di Gesù.

Come curiosità vi segnaliamo che qui è custodito uno dei primi testi in volgare italiano della storia, il Palcito Capuane che fa parte dei Placiti Cassinesi, che inizia con "Sao ko kelle terre...".

Nei pressi dell’abbazia si può poi visitare il cimitero militare polacco (si trova qualche centinaia di metri più in basso, sulla strada che porta al centro abitato di Cassino); se si ha tempo a disposizione, percorrendo la litoranea SR 630 una sosta la meritano anche Formia con il lungomare e Gaeta con il centro storico, il duomo di Sant’Erasmo, il santuario della Montagna Spaccata e la grotta del Turco.

Informazioni utili, orari, costo del biglietto per visitare l'Abbazia

Prenotare una visita guidata: all’interno del monastero, all’ufficio informazioni, si può richiedere una visita guidata dell’abbazia che comprende i chiostri, la basilica e la parte antica del monastero oppure un tour parziale che riguarda solo la zona vecchia del monastero. In entrambe le soluzioni è necessario il biglietto d’ingresso al museo dell’abbazia. Visite disponibili in italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo e portoghese sia per gruppi che per singoli visitatori.

Prezzo ingresso. Visita completa: da 1 a 5 persone 30€ in totale; gruppi da 6 persone in su 5€ caduno. Visita parziale: da 1 a 5 persone 20€ in totale; gruppi da 6 persone in su 4€ ognuno (museo incluso).

Orario di apertura biblioteca (per studiosi, studenti e ricercatori): da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12. Per accedere all’archivio dell’abbazia è necessario contattare il recapito telefonico +39 0776 311529.

Museo dell’abbazia: da fine marzo a fine ottobre, aperto tutti i giorni in orario continuato dalle 8.45 alle 19; da fine ottobre a fine marzo solo domenica e giorni di festa dalle 9 alle 17. Chiuso il 25 dicembre. Ingresso: 5€ singolo; 4€ adulti e 2€ ragazzi (tariffa famiglia); 3€ ridotto (gruppi a partire da 10 persone e ragazzi in età scolare).

Ospitalità a Montecassino: per chi volesse fare un'esperienza spirituale a Montecassino, sono organizzati dai monaci dei ritiri spirituali. Per partecipare (ricordatevi, si iniza al mattino alle 5:00 e tutta la giornata è scandita dall preghier e dal silenzio fino alla compieta delle 21) bisogna contattare il Padre foresterario: centralino del monastero +39 0776 311529 / email foresteria@abbaziamontecassino.org

Per raggiungere l’abbazia: in auto, viaggiando sull’autostrada A1, il monastero è solitamente visibile da lontano e si trova facilmente l’uscita Cassino; da qui, seguire le indicazioni sino alla base della montagna e poi procedere per circa 8 chilometri. In treno: Cassino è raggiungibile dalle principali città; dalla stazione ferroviaria un autobus parte alle 10, 12.35 e 15.20 e riparte dal monastero alle 10.20, 12.50 e 17.10 (orari indicativi). In aereo: l’abbazia si trova a 1 ora e 30 di distanza dall’aeroporto di Roma Fiumicino e circa 1 ora da quello di Napoli Capodichino.

Indirizzo: via Montecassino 03043 Cassino (Fr) – recapito telefonico +39 0776311529 oppure info@abbaziamontecassino.org

Sito ufficiale www.abbaziamontecassino.org

 Pubblicato da il 13/04/2019 - 14.985 letture - ® Riproduzione vietata

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