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Il Promontorio di Dyrholaey a Vik i Myrdal in Islanda

Un luogo magico dove la natura esprime tutta la sua forza e potenza: tra spiagge nere e scogliere flagellate dal vento dove nidificano le pulcinelle di mare, qui i turisti si sentono in balia dei 4 elementi e possono ammirare formazioni rocciose uniche.

Sulla costa meridionale dell’Islanda, nella regione del Suðurland, ai piedi del ghiacciaio Mýrdalsjökull, il quale occupa la vetta del vulcano Katla, la natura ha modellato la terra con forme stravaganti e suggestive.

La capitale Reykjavík dista circa 187 km e, in zona, il principale paese è Vík í Mýrdal, villaggio di appena 320 abitanti che è però un importante punto di riferimento turistico.
Uno di questi è il promontorio di Dyrhólaey, situato pochi km più a ovest in linea d’aria, che diventano 19 km viaggiando sull’unico percorso possibile in auto, ovvero la Ring Road 1 e poi la Road 218.

Questa formazione naturale è una penisola di origine vulcanica che si inoltra nell’Oceano Atlantico formando due archi; quello più vicino a terra ha dimensioni ridotte, mentre quello più esterno è più grande e spettacolare. Per gli amanti delle scogliere, la sagoma del promontorio ricorda quella del celebre London Bridge che si poteva ammirare in Australia lungo la Great Ocean Road prima del parziale crollo.

Il faro di Dyrhólaey

Tornando sulla scogliera islandese, invece, troviamo anche un faro, il Dyrhólaeyjarviti, la cui torre, costruita nel 1927, è alta 13 metri, visibile solo dall‘esterno. Precedentemente qui esisteva un‘altra stazione luminosa, realizzata nel 1910. Il Dyrhólaey Lighthouse indica il punto più meridionale della terraferma d‘Islanda.
Le scogliera del faro di Dyrhólaey raggiunge un‘altezza di 115 metri a strapiombo sul mare.

La costa e la spiaggia

Nel'oceano antistante la penisola rocciosa si ergono dall‘acqua alcuni faraglioni, alcuni molto vicini alla costa (il Kambur e il Litlidrangur) e altri più al largo (il Lundadrangur e il Mávadrangur), mentre il più alto sperone tocca i 56 metri ed è chiamato Háidrangur.
Alle spalle, guardando verso nord, si può ammirare un panorama opposto come aspetto, ma altrettanto straordinario, come quello del ghiacciaio Mýrdalsjökull.

La costa, con le sue ripide scogliere, costituisce l’habitat perfetto per numerose specie di uccelli, tra cui la pulcinella di mare. È per tale ragione che nel periodo di nidificazione (circa da metà maggio a fine giugno), è possibile che la riserva sia chiusa al pubblico.
Ai piedi del Dyrhólaey una spiaggia, la Kirkjufjara Beach, è un luogo spettacolare per ammirare la forza della natura. L’accesso è chiuso dal 2017 per ragioni di sicurezza, ma rimane visibile dall’alto della scogliera.
I pericoli non derivano solo dalle onde – ogni 15/20 onde ce n’è solitamente una molto più forte che può davvero non lasciare scampo – ma anche da possibili frane. La vista è comunque straordinaria anche dall’alto, dove si trova il parcheggio e da dove si possono fare stupende foto in tutta tranquillità.

La spiaggia nera di Reynisfjara e i faraglioni di Reynisdrangar

I turisti che raggiungono Vík e Dyrhólaey non si limitano a vedere gli archi del promontorio o a fare birdwatching, ma completano l’escursione visitando anche la vicina ed enorme spiaggia nera di Reynisfjara. Tanto grande quanto impressionante, è delimitata alle due estremità da altrettanti promontori rocciosi: sul lato ovest è quello di Dyrhólaey, di cui abbiamo parlato, mentre sul versante orientale il Monte Reynisfjall è una scogliera ai piedi della quale sono visibili colonne di basalto che circondano la grotta di Hálsanefshellir.
Anche qui, altri faraglioni spuntano dal mare e prendono il nome di Reynisdrangar. Alle spalle della spiaggia, invece, l’acqua di una laguna contribuisce a disorientare e a rendere se possibile ancora più suggestiva l’esperienza della visita.

Dyrhólaey e Game of Thrones

Tra le curiosità riguardanti questo tratto di costa, segnaliamo che data la sua spettacolarità, gli archi di Dyrhólaey e la spiaggia di Reynisfjara sono stati scelti come location cinematografiche per le riprese di Game of Thrones e compaiono in alcune scene degli episodi n°5 e n°6 della settima stagione.

Ricordiamo infine che, appena 25 km più a ovest del promontorio di Dyrhólaey, i viaggiatori possono visitare anche la località di Skogar, famosa per la splendida cascata di Skógafoss.

Dove dormire a Dyrhólaey

Non è possibile campeggiare a Dyrhólaey, ma nei dintorni esistono diverse sistemazioni come hotel, guesthouse, lodge e cottage che accolgono i visitatori durante tutto l’anno.
Anche nella vicina Vík c’è una buona possibilità di scelta (che comprende un campeggio), ma in entrambi i casi gli alloggi sono generalmente pieni in estate, per cui conviene prenotare in anticipo.

Come arrivare a Dyrhólaey

È molto semplice raggiungere il promontorio di Dyrhólaey, sia provenendo da Reykjavík (187 km) che dalla vicina Vík í Mýrdal (19 km).
Percorrendo la Ring Road 1 (Hringvegur), infatti, basta svoltare verso sud sulla Dyrhólavegur Road 218, che conduce ai due parcheggi, rispettivamente quello del faro e quello di Kirkjufjara beach.
Per quanti si spostano in bus, segnaliamo che a Vík fermano gli autobus in viaggio tra Reykjavík e Höfn.

 Pubblicato da il 28/05/2019 - 8.349 letture - ® Riproduzione vietata

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